“Questa è New York”, il saggio di E. B. White da leggere per (ri)scoprire luoghi, percorsi e persone della vecchia Nyc.
Questa è New York!
La firma è quella di Elwyn Brooks “E. B.” White, noto scrittore e giornalista statunitense che lavorò a lungo per il The New Yorker. E fu anche autore di alcuni notevoli romanzi per ragazzi tra cui Le Avventure di Stuart Little e La Tela di Carlotta. Oltre che del (sempre attuale ed apprezzato) The Elements of Style. Una sorta di manuale per aspiranti giornalisti e scrittori sull’uso del linguaggio, degli stili, delle forme espressive e delle regole grammaticali.
Un intenso e brevissimo saggio (poco più di 60 pagine) sulla “New York che non c’è più”. Pubblicato nel 1949 come articolo per la rivista Holiday e trasformatosi poi l’anno successivo in un piccolo libro sulla Nyc di ieri e sui continui cambiamenti in atto.
Una lettura – lo stesso White si rifiutò di aggiornare il pezzo nel 1950 sostenendo che era “dovere del lettore e non dell’autore, ridurre New York al passo con l’attualità” – che a 70 anni dalla sua pubblicazione, resta incredibilmente attuale nella sua narrazione e lungimiranza.
Un libricino che si legge d’un fiato, e per tutti.
Chi conosce (ed ama) New York avrà la sensazione di seguire passo passo l’autore nel suo racconto-itinerario, arrivando a scoprire luoghi dimenticati di cui ignorava l’esistenza. Ed il confronto con la Nyc di oggi alla fine sarà per lui meno “drammatico” di quanto si sarebbe potuto immaginare.
Chi non la conosce, e magari si accinge a visitarla ex novo, troverà una chiave di lettura diversa ed accattivante. Che lo spingerà ad approfondire e a volgere il suo sguardo dove solitamente quello del visitatore alla prima (e talvolta anche seconda) esperienza non arriva.
“Molti dei luoghi evocati non esistono più: la ferrovia sopraelevata della Terza Avenue e il carbonaio di quartiere che vendeva anche ghiaccio e legna. I saliscendi con i libri della Public Library e la vecchia sede della Metropolitan Opera. La Queen Mary con la sua lugubre sirena e il molo da cui salpava.
Ma agli occhi del lettore di oggi questa vera e propria dichiarazione d’amore alla città simbolo dell’Occidente contemporaneo non potrà che suonare profetica e dunque attualissima. Perché White sembra aver saputo esattamente quali quartieri della città sarebbero fioriti. Quali invece scomparsi. Come sarebbe insomma cambiata, per rimanere in fondo sempre la stessa, la sua New York.”
(Roger Angell)
La prefazione di è di Roger Angell, noto saggista e figliastro di White.
Roger racconta e presenta al lettore (con non pochi riferimenti personali) E. B. White, personaggio pragmatico, poco incline alla socialità, non a caso aveva scelto di lasciare Nyc per vivere nel Maine, ed attento osservatore che riesce in “poco più di 7500 parole” (cit.) a consegnare al lettore l’essenza dell’autentica New York.
Il resto è un racconto intenso ed emozionante che attraversa in buona parte Manhattan tra strade, luoghi, aneddoti, riflessioni, critiche pungenti e nostalgia del passato, con un’incredibile capacità di intravedere ed anticipare tra le righe quella che sarebbe poi diventata la New York che noi tutti oggi conosciamo.
Potete acquistare il libro cliccando qui.
Questa è New York è edito da Garzanti, nella collana dei “Piccoli Grandi Libri”.
Tra i tanti titoli pubblicati nella raccolta, sempre per quel che concerne la letteratura americana, troverete anche Truman Capote con Una casa a Brooklyn Heights e Un Natale, di cui avevo già scritto qui.
Washington Irving con La Leggenda di Sleepy Hollow, qui un articolo per scoprire i luoghi del libro e le ambientazioni del film nella Hudson Valley (NY). E Zelda Fitzgerald, moglie di Francis Scott Fitzgerald, con Sei per me la sola cosa al mondo.
Di seguito l’episodio del podcast dedicato ai libri di Truman Capote ed alle ispirazioni di viaggio tra New York e gli States.
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