Mostre a Firenze: American Art 1961-2001. 40 anni di arte americana raccontati in una speciale esposizione – in collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis – a Palazzo Strozzi. Impressioni ed informazioni sulla visita e sul percorso espositivo.
“Non è forse la vita una serie d’immagini, che nell’arte cambiano solo nel modo di ripetersi?”
Andy Warhol e la sua visione della vita in connessione con l’arte, per lui da sempre e per sempre, in ogni sua manifestazione, origine e fonte d’ispirazione di qualsiasi espressione artistica.
Una riflessione che trova conferma – oltre ad un’insolita narrazione – in una delle ultime e più originali mostre a Firenze, American Art 1961-2001, a cura di Vincenzo de Bellis e Arturo Galansino.
Un percorso espositivo che prova a raccontare attraverso installazioni, disegni, sculture, immagini e video le influenze storiche e sociali – inclusi alcuni eventi epocali che hanno oltrepassato i confini americani arrivando a scuotere l’opinione pubblica mondiale – che hanno ispirato ed influito non poco sulla produzione artistica americana dagli anni ’60 al nuovo millennio.
Un viaggio nelle ispirazioni, nelle percezioni e nelle sensazioni degli artisti e dei movimenti artistici che si sono succeduti a partire dal 1961, anno in cui John Fitzgerald kennedy diventa Presidente degli Stati Uniti, fino all’attacco terroristico delle Twin Towers del 2001 con la conseguente entrata in guerra degli USA contro l’Afganistan.
Nel mezzo l’assassinio Kennedy e l’ascesa dell’icona di Jackie Kennedy, la Guerra del Vietnam, il boom del consumismo, il femminismo, i movimenti per i diritti civili, e tanto altro ancora.
Una bella sfida!
“American Art, 1961-2001”, Palazzo Strozzi, Firenze.
Direttamente dalle collezioni del Walker Art Center di Minneapolis, un percorso espositivo – oltre 80 opere di ben 53 differenti artisti – che passa attraverso la cultura pop e l’arte moderna americana, nello specifico dalla Pop Art e dal mito del Sogno Americano al Minimalismo, dalla Conceptual Art alla Pictures Generation fino alle espressioni più accese ed ardite degli anni ’90 e inizi 2000.
Si parte da alcune tra le figure artistiche di riferimento più riconosciute ed apprezzate a livello mondiale come Andy Warhol, presente con più opere tra cui l’icona Sixteen Jackies, oltre a Mark Rothko, Donald Judd, Robert Morris e Robert Indiana, e si prosegue con le riflessioni sulla condizione delle donne di Cindy Sherman, sull’evoluzione e l’interpretazione del mondo della pubblicità di Richard Prince e Barbara Kruger, sull’identità americana di Paul McCarthey e sulla provocatoria ed a tratti inquietante narrazione della situazione delle comunità afroamericane di Kara Walker e KerryJames Marshall.
La mostra, curata da Arturo Galansino con il supporto di Vincenzo de Bellis, direttore del Walker Art Center di Minneapolis, segue il la linea tracciata da due precedenti esposizioni di Palazzo Strozzi sempre dedicate all’universo artistico a stelle e strisce, Americani a Firenze del 2012 e La grande arte dei Guggenheim del 2016.
La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 14 alle 21, il sabato e la domenica dalle 10 alle 21, fino al 29 Agosto 2021.
La prenotazione non è obbligatoria anche se considerato il periodo e gli eventuali accessi contingentati è altamente consigliata.
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Articolo scritto in collaborazione con Destination Florence.
2 Comments
Sembra interessantissima! Un pezzo di States difficile da raccontare, sono molto curiosa. Un abbraccio!
Molto particolare Elena, consigliata a chi è appassionato di arte moderna americana e anche a chi vuol saperne qualcosa di più. Grazie!