Viaggio alla scoperta di una Firenze inedita, meno nota ma non per questo meno affascinante e suggestiva. Vi racconto 5 luoghi, percorsi ed esperienze (anche gastronomiche) da non perdere, oltre a qualche utile consiglio per organizzare al meglio il soggiorno e godersi la città in maniera più autentica e rilassata.
Perché scegliere di dedicare una visita proprio a questo Palazzo tra i tanti luoghi e percorsi museali che la capitale toscana ha da offrire?
Perché è esattamente qui che è nato il mito di Firenze,
Un mito – che l’ha resa poi famosa ed ammirata nei secoli e che ancora oggi la rende una delle città più amate al mondo – creato dall’opera geniale e visionaria dei Medici, famiglia di mercanti prima e abili banchieri poi, divenuta a cavallo tra 1400 e 1500 “signora” della città, che rese Firenze grande, florida e prospera nei commerci, nelle arti, nella letteratura e nella poesia.
Palazzo Medici Riccardi fu costruito da Cosimo il vecchio (colui che volle e finanziò la Cupola del Brunelleschi) su progetto di Michelozzo.
Qui visse lui stesso, suo figlio Piero ed i suoi ancor più celebri nipoti Lorenzo e Giuliano de Medici.
In queste stanze transitarono artisti, poeti e letterati del calibro di Donatello, Michelangelo, Poliziano, Botticelli ed è qui che è ancora possibile ammirare lo splendido cortile rinascimentale, il giardino mediceo con la Limonaia e la Cappella dei Magi – la cappella privata dei Medici – con il trionfo della famiglia in processione con i Magi, interamente affrescata da Benozzo Gozzoli nel 1459 e adornata con un meraviglioso coro ligneo di Giuliano da Sangallo.
A metà del 1600 il Palazzo fu venduto alla famiglia Riccardi, e fu successivamente ampliato e ristrutturato. A questo periodo risale la Sala Luca Giordano, affrescata dal pittore napoletano con un’apoteosi della famiglia Medici, ed impreziosita con specchi, stucchi ed armadi con tagli dorati.
Palazzo Medici Riccardi è oggi un museo, oltre che sede di Città Metropolitana e della Prefettura di Firenze, ed è stato utilizzato recentemente come location per alcune riprese delle serie tv I Medici ed I Medici 2.
Un consiglio in più!
Poco distante da Palazzo Medici Riccardi, proseguendo lungo Via de’ Martelli, fermatevi a dare un’occhiata alla Libreria Giorni, la trovate al civico 35.
Si tratta di una storica libreria fiorentina – amatissima da Giovanni Spadolini – dove è possibile letteralmente “perdersi negli autori del passato” e scovare dei veri e propri gioielli, in libri antichi, biografie, mappe e stampe d’epoca.
Le Cappelle Medicee, site nel complesso monumentale della Basilica di San Lorenzo, sono di per sé un luogo unico al mondo.
Qui sono sepolti quasi tutti i membri della famiglia Medici, suddivisi tra la Cappella dei Principi, dove riposano i Granduchi di Toscana, e l’ancora più spettacolare Sagrestia Nuova dove si trovano le tombe di Lorenzo il Magnifico e di suo fratello Giuliano, impreziosite da statue di Michelangelo.
Ma non è finita qui!
Sapevate che proprio al di sotto della Sagrestia esiste un piccolo ed angusto ambiente – a cui si accede da una botola in legno posta in un ambiente adiacente – noto oggi come la Stanza Segreta di Michelangelo?
La storia narra che, durante l’assedio di Firenze da parte degli Spagnoli, l’artista si sia rifugiato in questo luogo per ben tre mesi per sfuggire all’ira di Alessandro dè Medici, provocata dal suo sostegno alla Repubblica. Scoperta per caso durante i lavori di ristrutturazione degli ambienti nel 1975, la stanza ha riservato delle incredibili sorprese. Nel corso del suo confino qui Michelangelo aveva utilizzato le pareti immacolate della stanza come una sorta di “quaderno d’appunti” e con l’ausilio di carboncini aveva disegnato le bozze di alcune di quelle che poi sarebbero diventate le sue opere più famose.
Si riconoscono dei busti riconducibili al Giudizio Universale della Cappella Sistina, delle “teste” che fanno pensare al suo Lacoonte, delle “modifiche” (mai apportate poi nella realtà) al David, un vero e proprio tesoro per gli studiosi che hanno dovuto penare non poco per recuperare i disegni, considerato che lo stesso Michelangelo per cancellare le tracce della sua permanenza nella piccola stanza aveva imbiancato le pareti.
A causa della precarietà della scala d’accesso al piccolo ambiente e per evitare che il flusso turistico possa compromettere in qualche modo i disegni, l’ingresso é consentito solo agli addetti ai lavori. Esiste tuttavia proprio nella Sagrestia, nella cappella verso la Basilica, un monitor touchscreen – nascosto dietro un piccolo altare – che permette di esplorare la stanza in 3D ed ammirare i disegni sulle pareti.
Prima di andare via volgete lo sguardo alla porta a sinistra dell’altare, quasi sempre aperta, per scorgere l’originale botola in legno del’500 che conduce alla Stanza Segreta di Michelangelo.
Per i fiorentini é il Diladdarno, ovvero la parte della città altrettanto ricca di gioielli storici ed artistici che si trova sulla sponda sinistra dell’Arno.
Un quartiere dove passeggiare con calma, non solo per sfuggire almeno per un pò alla ressa turistica del Lungarno, sulla sponda destra del fiume dove si concentrano la maggior parte dei monumenti, ma anche e soprattutto per andare alla scoperta delle sue innumerevoli bellezze. Dalle antiche botteghe artigiane, molte delle quali ancora in attività, alle piccole vie acciottolate, alle piazzette, alle chiese, custodi di tesori inestimabili e in alcuni casi ancora poco noti.
Attraversato Ponte Vecchio, lungo la via Guicciardini, raggiungete Palazzo Pitti e subito dopo voltando a destra lungo la via Mazzetta la Piazza di S. Spirito, un piccolo polmone verde tra i vecchi palazzi del quartiere.
Qui una serie di vecchie costruzioni si susseguono una dopo l’altra, interrompendosi solo nella parte verso il fiume dove si staglia la Chiesa di S. Spirito, semplice ed abbagliante nella sua facciata bianca, un piccolo capolavoro disegnato da Brunelleschi in persona, sorto sulle macerie del Convento Agostiniano.
Al suo interno 40 splendide cappelle, oltre a numerose Pale, mentre nella Sagrestia avrete modo di ammirare il Crocifisso realizzato da Michelangelo per ringraziare i frati di averlo accolto esule e di avergli permesso di poter studiare l’anatomia dei cadaveri, una pratica macabra ma necessaria per la definizione muscolare delle sue opere scultoree.
Una volta usciti, fate una sosta rigenerante al Caffè Ricchi sul lato sinistro della Piazza, al suo interno sulle pareti troverete i disegni preparatori per decorare la facciata di S. Spirito, fatti da fiorenti celebri e non durante un bizzarro concorso di qualche anno fa e successivamente proiettati in notturna sulla chiesa stessa.
Continuando lungo via Sant’Agostino e poi via Santa Monica raggiungete Piazza del Carmine nel Rione di San Frediano.
Entrate nella Cappella Brancacci, all’interno della Chiesa di Santa Maria del Carmine, qui avrete modo di ammirare le pareti affrescate dai maestri del Rinascimento Italiano, Masaccio, Masolino e successivamente Filippino Lippi, imperdibile in alto a sinistra la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso di Masaccio.
La passeggiata prosegue lungo Via San Frediano fino a Via S. Spirito per l’ultima tappa di questo breve itinerario, la bottega dell’Ippogrifo dove potrete fermarvi a scoprire l’antica arte delle acqueforti, ovvero la tecnica per riprodurre i disegni nelle stampe, un mestiere vecchio più di cinquecento anni, nato e sviluppatosi proprio in questa zona.
Terminata la passeggiata alla scoperta dell’Oltrarno, non potete non fermarvi a pranzare in quello che per i fiorentini è un vero e proprio luogo di sana ed inimitabile “fiorentinità”, la trattoria da I’Raddi, uno dei ristoranti più autentici della città, ottimi i primi, i crostini ed i piatti della tradizione, fiorentina superlativa!
“La trattoria fu aperta trent’anni fa da un noto pugile e calciante di parte bianca, quel Raddi del quale porta ancora oggi il nome. Sfruttando la sua immagine e le doti culinarie della moglie, Raddi riuscì a fare la fortuna del locale proponendo una cucina semplice e tradizionale. La gestione odierna ha deciso di aprire mantenendo vivo lo spirito del passato, creando un ambiente informale e che ne conserva tutto il fascino. L’arredamento, con la presenza degli stemmi dei quartieri e del tipico soffitto in legno, richiama la tradizione fiorentina e lo stile del quartiere di San Frediano.”
(Da la storia de L’Raddi)
Trovate L’Raddi al civico 47/r di Via D’Ardiglione, la prenotazione è vivamente consigliata.
Terminato il pranzo da L’Raddi rientrate in centro attraversando Ponte Vecchio, superate Via Por Santa Maria e voltate a destra in Via Vacchereccia, vi ritroverete in Piazza della Signoria, tra Palazzo Vecchio (potete entrare e salire sulla Torre di Arnolfo per ammirare Firenze dall’alto) e la Loggia dei Lanzi.
Poco prima del tramonto imboccate Via dei Calzaiuoli, girate a sinistra per Via degli Speziali e subito dopo per Via de Medici.
Entrate al civico 6, salite al sesto piano e godetevi il tramonto sulla Cattedrale e la Cupola dalla terrazza del View on Art, per quel che mi riguarda uno dei view point più suggestivi da cui ammirare Firenze, le sue guglie, i tetti e le prospettive.
Ricordate – soprattutto se state organizzando il viaggio a Firenze in periodo di alta stagione – di prenotare per tempo il vostro tavolo con vista!
Il mio consiglio per organizzare al meglio le esperienze citate (oltre a tutte le altre che è possibile fare a Firenze) e godersi la città in maniera più autentica e rilassata è quello di affidarsi a Destination Florence, unico sito ufficiale della città che porta avanti collaborazioni dirette con i migliori operatori del territorio tra Firenze ed i suoi affascinanti e suggestivi dintorni, oltre a teatri, musei e partner del comune.
Una scelta sicura, per programmare il viaggio in totale serenità, ed etica, per entrare in contatto con le risorse umane reali del turismo locale nella prenotazione di hotel, esperienze di livello ed attività uniche ed indimenticabili.
Un consiglio in più – estremamente utile e conveniente – per il vostro soggiorno a Firenze!
Vi ricordo che sul portale di Destination Florence fino al 31 dicembre è attiva la promozione DF Plus che dà diritto a tariffe preferenziali negli hotel della città, con conseguente sconto su quasi tutte le esperienze vendute sul sito.
“La sorpresa di Firenze che si rinnova a ogni viaggio.
Il piccolo golfo dell’Arno così bene “male” illuminato la sera nei lungarni,
la linea sempre aurea dei palazzi, lo svolgersi delle strade, la nettezza dei particolari,
il nitore del cielo e dei profili”
(Ennio Flaiano)
Articolo scritto in collaborazione con Destination Florence.