Estate nelle Marche.
Tempo di pomeriggi assolati trascorsi tra paesaggi fiabeschi e borghi storici, di passeggiate nella natura, di spiagge, mare e relax, di arte, di storia e tradizioni, e di indimenticabili tramonti tra colline e vallate, campi di grano e girasoli.
Perchè non regalarsi un lungo weekend in questa terra antica e bellissima?
La scelta di percorsi tra costa e colline è estremamente ricca e variegata, vi avevo già raccontato di Urbino, Urbania e dei piccoli centri limitrofi, delle sagre tipiche autunnali, di Gradara e dell’entroterra della costa marchigiano-romagnola, della suggestiva zona dei Monti Sibillini e di quella al confine con l’Umbria.
Questa volta voglio portarvi virtualmente con me a scoprire un itinerario particolarissimo – che ho appena testato personalmente, accompagnata dalla più grande esperta local della regione, Nadia Stacchiotti di Racconti di Marche – tra borghi storici, musei, gastronomia locale, spiagge da sogno e mare cristallino, da effettuare nel cuore dell’estate nelle Marche Centrali, partendo da Filottrano, passando per Macerata ed alcuni piccoli comuni vicini e terminando con una giornata interamente dedicata al relax sulla splendida spiaggia di San Michele a Sirolo.
3 giorni, e 100 km circa, trascorsi on the road tra Filottrano, Macerata e Sirolo.
Un percorso che inizia proprio dall’antica Filottrano, piccolo comune collinare delle Marche centrali che affonda le sue origini nell’alto medioevo.
Potete partire proprio da una rilassante passeggiata nel vivace centro storico, un breve itinerario a piedi da Piazza Garibaldi percorrendo un tratto di Corso del Popolo fino a deviare per Via Roma per raggiungere l’angolo cosiddetto “delle 5 Chiese”.
Sistemandovi a fianco alla piccola targa d’ottone che ne segna il punto esatto potrete scorgere 5 tra le chiese più belle ed antiche del paese, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa delle Sacre Stimmate, la Chiesa di Santa Chiara delle Monache di Clausura, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e quella di San Francesco.
Un paese capace di regalare e raccontare storie forti e bellissime al tempo stesso, partendo dalle sue origini contadine e dal folklore locale con la scoperta del suo interessantissimo Museo del Biroccio Marchigiano, una collezione permanente – estremamente curata e variegata – dedicata ad uno dei mezzi di trasporto più importanti della cultura contadina locale tra ‘800 e ‘900, il carro di famiglia, comunemente detto Biroccio.
Un tipico mezzo di trasporto utilizzato per il lavoro quotidiano, per gli spostamenti e per gli eventi più importanti (matrimoni, funerali, etc..) e decorato ad arte in base alla moda del periodo ed alle tradizioni delle varie province, immancabile su entrambi i lati del carro la rappresentazione della cosiddetta “Pupa del Biroccio”, una figura femminile debitamente agghindata e dotata di una coloritura “naturale” – labbra rosse, gote paffute, etc.. – simbolo di salute, fertilità e gioia di vivere.
Qui maggiori informazioni per la visita.
Nello stesso edificio – il Palazzo Beltrami-Lucchetti – sorge un museo dedicato alla figura di un grande esploratore italiano Giacomo Costantino Beltrami, che per primo risalì le sorgenti del fiume Mississippi entrando in contatto con molte comunità di Nativi Americani.
L’esposizione, al momento chiusa per restauro, è ricca di oggetti d’arte provenienti dalle differenti culture incontrate nei suoi viaggi, con una particolare collezione di manufatti originali dei Nativi del Minnesota.
Una visita della città non può dirsi completa senza una sosta al Museo della Battaglia di Filottrano, fortemente voluto e curato dal suo ideatore Giovanni Santarelli, per raccontare attraverso un’ampia collezione di cimeli d’epoca, le difficili giornate del luglio del 1944 quando la città – sulla strada degli alleati verso Ancona – si trovò coinvolta in una lunga e dolorosa battaglia tra i tedeschi in ritirata e le truppe alleate, composte dalla Divisione Paracadutisti “Nembo” del Corpo Italiano di Liberazione ed il 2° Corpo d’armata polacco.
Il modo migliore per concludere la vostra prima giornata di questo viaggio d’estate nelle Marche è quello di concedervi una cena al tramonto con vista su Filottrano, in uno dei luoghi più suggestivi ed originali della zona – menù a base di birre artigianali ed hamburger di carne nostrana – Ca’ Vecchia Beerstrot.
La seconda giornata inizia con un breve on the road tra le colline marchigiane, da Filottrano a Macerata con qualche “deviazione gastronomica” d’obbligo!
Circa 40 km per raggiungere il delizioso comune di San Severino Marche, concedersi una passeggiata nella sua celebre piazza “ellittica”, al secolo Piazza del Popolo, ed ammirare in un solo giro alcuni degli edifici più antichi e preziosi, tra cui il Palazzo Comunale, la chiesa di San Giuseppe, il teatro Feronia, il palazzo della Gendarmeria Pontificia ed il palazzo Gentili di Rovellone.
Per pranzo tappa (10 km circa da San Severino Marche) al Ristoro da Alberto.
Da Alberto, sulla strada tra Castelraimondo e Fiuminata, più conosciuto come Alberto lu Porchettaru, offre un’esperienza di street food locale – panini con braciole, porchetta, verdure e salumi tipici, buonissimi e decisamente economici – tra le più autentiche e gustose, in un ambiente decisamente semplice ed essenziale, un furgoncino con tavoli e panche in legno a contatto con la natura. Segnate questo indirizzo sulla google map per raggiungerlo facilmente SP361, 62022 Castelraimondo MC.
Ultima tratta di 38 km tra le splendide colline marchigiane per raggiungere Macerata nel primo pomeriggio e dedicarsi alla scoperta della città.
Difficile riuscire a condensare in poche ore una visita approfondita di Macerata.
Se avete la possibilità di fermarvi qualche giorno in più avrete modo di scoprire una città vivace e colta, importante polo universitario, ricca di edifici, chiese, musei e piazze storiche.
Qui trovate alcuni ulteriori suggerimenti della “esperta local” Nadia Stacchiotti di “Racconti di Marche” per godervela al meglio.
Nel caso abbiate solo una giornata a disposizione dedicate la vostra attenzione al ricchissimo polo museale di Palazzo Buonaccorsi, mirabilmente gestito dal team di Sistema Museo.
Si parte dal Museo della Carrozza al piano interrato, un bellissimo percorso supportato da interazioni multimediali nella storia della carrozza nel mondo, con pezzi originali e perfettamente conservati, risalenti alle differenti epoche attraversate dall’esposizione.
Si prosegue poi con quello di Arte Antica al primo piano, una curatissima Pinacoteca con dipinti di Giovanni di Corraduccio, Carlo Crivelli, Giovanbattista Salvi, Michele Rocca detto il Parmigiano, oltre ad opere d’arte fiamminga, napoletana e veneta. A completare lo spettacolo il trionfo della meravigliosa “Sala dell’Eneide”.
Per poi raggiungere alla fine l’esposizione di Arte Moderna al secondo piano dedicata agli autori del Futurismo marchigiano dei primi decenni del ‘900.
Acquistando il biglietto unico di 10 euro oltre ai musei di Palazzo Buonaccorsi avrete diritto all’accesso allo Sferisterio di Macerata – sosta imperdibile a mio parere – oltre alla possibilità di prendere parte ad uno dei City Tour ad orario fisso.
Ultima giornata dell’itinerario per concedersi, nel più puro spirito di un viaggio d’estate nelle Marche, qualche ora di sole, mare splendido, relax e buon cibo sulla spiaggia di San Michele a Sirolo.
I miei consigli:
Se preferite utilizzare i servizi di uno stabilimento balneare e pranzare a base di pesce con vista sulla costa marchigiana, prenotate per tempo – soprattutto nei weekend d’estate, affollatissimi – ai Bagni Da Silvio (potete chiamare al numero 071 933 1969) e al Ristorante Da Silvio (numero di telefono 071 736 0507).
Ricordate che per raggiungere la spiaggia di San Michele dal parcheggio è necessario utilizzare la navetta (inclusa nel prezzo dello stabilimento) e poi effettuare alcune rampe di scale.
Di seguito alcuni suggerimenti su hotel, B&B ed appartamenti dove pernottare durante il vostro weekend d’estate nelle Marche.