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Il mio weekend nel Garda Trentino.
Un itinerario tra storia, tradizioni, sapori ed emozioni.
Da Arco ai piccoli e deliziosi borghi che gravitano attorno a Tenno fino a raggiungere Riva, sulla sponda nord-occidentale di uno degli “specchi d’acqua” più suggestivi ed affascinanti del nostro paese, il Lago di Garda.
Tre giorni di sorrisi ed accoglienza, di percorsi nella natura, di scoperte, di arte e di sentieri che rievocano il passaggio di poeti, letterati e pittori.
Tre giorni di salti nel tempo, immersi nei fasti del mondo asburgico (eh si, Sissi è passata anche da qui..), di gusti forti e decisi – come quelli di un fumante piatto di strangolapreti ed un’abbondante porzione di carne salada – e di tutta la magia e la sapiente manualità di un artigianato (natalizio, gastronomico e non) fatto di gesti esperti, passione ed amore incondizionato per la propria terra.
Il mio viaggio nel Garda Trentino inizia da questa deliziosa cittadina, magicamente incastonata – quasi si trattasse di un gioiello prezioso – tra le prime vette alpine ed il Lago di Garda, in un paesaggio inconsueto che spazia dalle cime innevate agli oliveti sulle prime alture fino alla vallata che degrada dolcemente, seguendo il corso del fiume Sarca, verso il lago.
Dopo un caffè caldo servitomi nella preziosa cornice di Palazzo Marchetti al cospetto dei suoi affreschi cinquecenteschi, mi fermo ad ammirare prima dall’esterno (e poi all’interno) la splendida Collegiata di Santa Maria Assunta, dal 1600 punto di riferimento della comunità.
Dopo aver curiosato per qualche ora negli stand del mercatino di Natale, che si sviluppa nelle vie che incorniciano la Collegiata, aver assaggiato qualche prelibatezza locale ed aver sognato per un pò nel salone da ballo del vecchio Casinò Municipale, luogo prediletto dagli Asburgo e frequentato a quanto pare dalla stessa Imperatrice Elisabetta di Baviera (nota come Sissi) nella seconda metà del 1800, decido di raggiungere il Castello di Arco.
Nel farlo seguo il sentiero che attraversa l’Olivaia – la zona degli ulivi ai piedi della rocca – incamminandomi poi per un tratto sulla Rilke Promenade, una sorta di passeggiata letteraria nei luoghi decantati dal poeta Rainer Maria Rilke che soggiornò proprio ad Arco per lunghi periodi verso la fine dell’800.
La vista sulla cittadina e la vallata circostante lascia letteralmente senza fiato.
“Sai a cosa pensavo in notti e notti d’ansia disteso sul mio letto?
(…) ad una valle così, d’aure odorose, vi scorre l’acqua, con passo suo lieve delle chiare colline, ecco
affiorare paesi che esalano quiete, castelli solitari..“
(Rainer Maria Rilke, Arco, 21 marzo 1897)
In pochi chilometri d’auto da Arco raggiungo la sorprendente cornice del Lago di Tenno, uno specchio d’acqua turchese incastonato nelle montagne circostanti che cambia sfumature di colore al mutare delle luci del giorno, formatosi nel 1100 circa in seguito ad una frana che bloccò il corso del Rio Secco.
D’estate il lago – annoverato tra i più puri di quelli presenti nell’area alpina – è balneabile, vengono addirittura organizzate escursioni subacquee per esplorare la foresta pietrificata sul fondo.
In circa 5 minuti d’auto, volendo anche con una piacevole passeggiata di 20 minuti, arrivo in uno dei borghi più suggestivi del Garda Trentino, non a caso annoverato nella lista dei 100 Borghi più belli d’Italia, Canale di Tenno.
Un insieme di vie acciottolate – rese ancor più magiche nel periodo natalizio dal pittoresco Mercatino di Natale – antiche case di pietra i cui portoni rivelano cortili e grotte d’altri tempi, vicoli stretti, ballatoi in legno con le tipiche decorazioni floreali che catturano l’attenzione del visitatore trasportandolo come per magia in un mondo lontano, quello dei vecchi borghi contadini della zona.
Un concentrato di storia, architettura, sapori e tradizione popolare che si integra alla perfezione con le esposizioni permanenti di strumenti agricoli e con le opere della Casa degli Artisti – situata proprio all’ingresso del borgo – dedicata al pittore Giacomo Vittone, innamoratosi a tal punto di Canale di Tenno da trasferirsi e farne il soggetto prediletto dei suoi lavori.
Ed è proprio qui che ogni anno, durante il mese di agosto, si tiene la nota manifestazione del “Rustico Medioevo”, un evento a metà strada tra gastronomia e rievocazione storica.
Il mio weekend nel Garda Trentino termina sulle sponde del Lago di Garda, a Riva.
In una domenica di sole e luce, di decorazioni, addobbi legati alle imminenti festività e di mille e passa Babbi Natale che si preparano per l’annuale corsa di gruppo, di cielo blu che rivaleggia con le infinite sfumature del lago e di scorci e percorsi che catturano più di ogni altra cosa la mia attenzione.
Tra tutti il sentiero che mi porta alla scoperta delle vecchie case del Marocco.
Il quartiere alle pendici della Rocchetta, formato da abitazioni che inglobano i massi – le marocche in dialetto – franati dalla montagna e dalle antiche mura di Riva. Un labirinto di colori e suggestioni.
Il punto ideale in cui fermarsi è sicuramente Piazza Marocco dove si presuppone che una volta ci fosse l’antico castello poi sostituito dalla Rocca. Qui è possibile ammirare un prezioso lavatoio del 1600, un’edicola votiva installata in seguito alla peste del 1630 ed il cosiddetto Palazzo del Vescovo.
Un weekend nel Garda Trentino è fattibile in qualsiasi periodo dell’anno.
La mia visita in questa splendida zona è avvenuta nel clou del periodo natalizio, questo mi ha dato la possibilità di esplorare i famosi mercatini di Natale di Arco, Riva e Canale di Tenno.
Belli e coinvolgenti non soltanto per le suggestive location e la varietà di manufatti e prodotti esposti ma anche per la notevole qualità artigianale, considerato che ogni singolo espositore viene valutato e scelto in seguito ad una rigida selezione. Un’esperienza da vivere, ideale soprattutto per famiglie con bambini e coppie in cerca di luoghi autentici e speciali in cui assaporare tutta la magia ed il fascino dell’attesa dell’Avvento.
Da non perdere a Riva del Garda, solitamente nel periodo che va dal 3 dicembre all’8 gennaio, una sosta a base di degustazioni eno-gastronomiche negli stand (che partono da Piazza Garibaldi ed arrivano fino al Viale Roma) di Di gusto in gusto, un’iniziativa curata dal Villaggio del Gusto per promuovere la ricchezza, i sapori, le eccellenze e la varietà culinaria locale.
Per ottimizzare al meglio la visita nel Garda Trentino è consigliabile scaricare l’App Tesori Nascosti disponibile sia per Android che iOS.
Durante il mio soggiorno ho seguito molti degli itinerari suggeriti, utilizzando le mappe digitali e le indicazioni incluse in ogni singolo percorso. Un servizio estremamente utile e totalmente gratuito che permette di organizzare l’esplorazione dell’area in base ai propri gusti e/o al tempo a disposizione.
Tutte le destinazioni indicate nell’itinerario sono inserite in un circuito di circa 20 km effettuabile tranquillamente in auto.
Agritur Vin e Amor – il luogo ideale dove pernottare durante la visita del Garda Trentino.
Si tratta di un B&B di recente apertura, situato all’ingresso del paesino di Dro a pochissimi km da Arco, gestito da una coppia di giovani e gentilissimi ragazzi del posto. Le camere sono arredate in stile moderno e sono provviste di tutti i comfort, è inclusa nel prezzo una deliziosa ed abbondante colazione dolce/salata. Durante il giorno è possibile dietro richiesta effettuare degustazioni di vini locali.
L’Agritur è dotato anche di piscina e solarium.
Ristorante da Alfio – non si può dire di essere stati nel Garda Trentino se non si è provato almeno uno dei menu di degustazioni locali di questo ristorante. Io ho scelto il Tipico Trentino con strangolapreti alla trentina, carne salada e fasoi e strudel di mele.
Accoglienza, servizio, gentilezza e qualità assolutamente al di sopra della media.
Acetaia del Balsamico Trentino – più che un ristorante, un’esperienza di gusto, sapori e nuove sperimentazioni.
Un ristorante, che poi è anche un’acetaia ed un B&B, nei pressi di Tenno, con splendida vista sulla vallata e sul Lago di Garda, in cui gustare i sapori della tradizione del Garda Trentino (giardiniera e carne salada in primis) e le sue connessioni con i prodotti della casa, il pregiato aceto balsamico, i vini, gli spumanti ed i formaggi.
Imperdibile la visita dell’acetaia con il simpatico e disponibilissimo propietario, Ivo Bombardelli.