Libri per chi ama viaggiare negli USA e nel Mondo: vi racconto “Cemetery Safari” il primo libro “di viaggio” di Claudia Vannucci.
La scoperta dei luoghi, dei personaggi e delle loro storie attraverso un originale, insolito, appassionato ed accattivante tour dei cimiteri, dagli States all’Europa fino a raggiungere l’estremo Oriente.
Intervista all’autrice e consigli su dove incontrarla ed acquistare il libro.
Sono sempre felice di poter scoprire, leggere, trarre spunti per i miei prossimi on the road e raccontare di nuovi libri per chi ama viaggiare, ancor di più se originali ed insoliti, e soprattutto se chi li scrive non solo viaggia tanto e davvero – cosa non sempre scontata purtroppo – ma dimostra di avere passione, curiosità, abilità nella scrittura e una gran cultura.
Come nel caso dell’autrice di Cemetery Safari, Claudia Vannucci, una persona che ho avuto modo di seguire e conoscere a fondo negli ultimi anni ed ho finito con l’apprezzare come professionista ed inevitabilmente poi anche come amica.
Claudia è laureata in architettura ed è una delle più apprezzate guide turistiche fiorentine – e lo dico con cognizione di causa visto che quando capito a Firenze cerco sempre di ritagliarmi del tempo per partecipare ad uno dei suoi tour guidati – ma è anche, e soprattutto in questo caso, una grande viaggiatrice ed una blogger, molto “letta” e seguita sul suo blog di viaggi Viaggi Verde Acido.
Ha da sempre una grande passione, i cimiteri.
Ama scoprirli e visitarli seguendo le sue passioni letterarie, studiando e confrontando architettura, tradizioni e stili artistici, scovando sepolcri di personaggi celebri e non – quelli che lei stessa definisce personaggi di “serie B” – raccontando le loro storie ed attraverso di esse, spesso e volentieri, luoghi nel mondo, eventi e fatti reali che si sono svolti nel corso dei secoli.
Cemetery Safari è il frutto di questa insolita, grande passione.
Tutto è cominciato con un altro libro su un cimitero, l’Antologia di Spoon River, che mi ha mostrato i cimiteri sotto un nuovo punto di vista, quello della narrazione di singole esistenze. E sì, dietro c’è una storia di famiglia, ma non posso raccontarti troppo perché quella storia è il prologo del mio libro e non voglio spoilerare.
Ti racconto invece un’altra storia che non è scritta nel libro, ed è quella del fratello di mia nonna, che era in Marina, ha girato il mondo e ha vissuto in paesi lontani come la Cina e il Brasile negli anni ’60 e ’70. Aveva visto ogni tipo di funerale, dai più bizzarri a quelli tradizionali di culture esotiche, e diceva spesso che prima o poi avrebbe scritto un libro sui funerali. Lui alla fine non ci è riuscito, ma io ho fatto qualcosa di simile e sono sicura che lui lo avrebbe adorato.
Sì, in un certo senso Cemetery Safari è una guida alternativa di viaggio. Ma più che proporre mete o itinerari al lettore, volevo fornirgli un punto di vista alternativo, uno spunto per viaggiare con nuovi occhi.
I cimiteri sono musei a cielo aperto di arte e di storia locale, e possono essere un modo nuovo e più intrigante per scoprire il passato di un luogo.
“Tante le aree di mondo di cui parli. Oriente, Europa ed un’ampia sezione dedicata agli Stati Uniti. Puoi spiegarci questa particolare suddivisione? E’ motivata dal tipo di narrazione che hai scelto o semplicemente dall’istinto (della scrittrice)?
La sezione sugli Stati Uniti è ampia per due motivi: il primo è che è il paese dove ho viaggiato di più, e naturalmente scrivo solo di luoghi che conosco.
Il secondo è che gli USA offrono molto materiale a chi come me è sempre a caccia degli aspetti insoliti e curiosi dei cimiteri. Gli americani sono più informali e meno tradizionali anche quando si tratta di farsi ricordare dopo la propria morte, così è facile trovare statue e sepolture veramente bizzarre che mi stuzzicano la curiosità.
La divisione per continenti mi era utile perché in America e in Europa si utilizzano modelli e linguaggi artistici diversi, e mi ha fornito l’occasione per spiegare brevemente queste differenze.
Il luogo che più amo al mondo sono le San Juan Islands nello stato di Washington. È il mio angolo di paradiso nel Pacific Northwest, tra oceano e foreste, orche e aquile. E nonostante sembri l’antitesi di un paradiso naturale e selvaggio come le San Juan, anche Chicago è uno dei miei luoghi speciali. Mi piace perché è una città in continua evoluzione che riesce a evolversi mantenendo la propria identità locale.
Sicuramente per l’Asia devo menzionare i cimiteri di Taiwan, sia perché l’arte orientale per me è totalmente nuova, esotica e tutta da scoprire, sia perché ho amato tutto di Taiwan, compresi i cimiteri. E poi perché il permesso per visitare i cimiteri taiwanesi me lo sono guadagnato sul campo!
Per l’Europa invece cito il Pére-Lachaise di Parigi, l’apoteosi di tutti i cimiteri monumentali europei, bellissimo, ricchissimo di arte e di personaggi famosi e oscure celebrità di serie B.
Tutti amano il Signor Bob! In questo libro ho scelto di raccontare soltanto i cimiteri dei miei viaggi all’estero, perché includere quelli italiani lo avrebbe reso lunghissimo e temo che nessuno voglia leggere un mattone sui cimiteri.
Invece volevo che fosse un libro divertente e che stimolasse la voglia di viaggiare e il senso di scoperta. Ma vorrei scrivere anche sui cimiteri italiani e magari tra qualche tempo lo farò!
Cemetery Safari si può acquistare su Amazon in versione ebook e cartacea.
Oppure ad una delle presentazioni letterarie che sto organizzando in giro per l’Italia per raccontare di persona il mio libro.
Articolo con link affiliati amazon.it
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E possibile guidare con la patente internazionale in Stati Uniti?
Per guidare negli Stati Uniti è necessaria la patente italiana in corso di validità, la patente internazionale è solo consigliata per alcuni stati.