Perchè decidere di visitare Belfast, bella ed affascinante capitale dell’Irlanda del Nord, ahimè poco conosciuta al turismo internazionale a causa del suo recente passato burrascoso?!
Il desiderio di andarci é nato ad essere sincera unicamente dal voler visitare il nuovissimo e tecnologico Museo del Titanic, inaugurato proprio ad Aprile 2012 in occasione del centenario della nascita e dell’affondamento del famoso transatlantico.
E poi ho pensato di documentarmi sulla sua storia e, avendo un’intera giornata a disposizione, su tutto ciò che valeva la pena visitare, e mi si é letteralmente aperto un mondo.
Belfast é una città diversa, ricca si di storia ma provata purtroppo da anni di sanguinose e violente lotte interne.
Tra Lealisti fedeli alla Gran Bretagna e Nazionalisti fedeli all’idea di riunire l’Irlanda sotto un’unica bandiera.
Desiderosa nonostante ciò di ripartire e di farsi conoscere al mondo intero non solo per questo ma anche e soprattutto per la gentilezza e l’accoglienza dei suoi cittadini, per la sua florida industria navale, per i suoi splendidi edifici di epoca vittoriana, per le affollate ed eleganti vie dello shopping, per le gradevoli passeggiate sullo storico lungofiume, mirabilmente restaurato, per il sopracitato Museo del Titanic e per molto, molto altro ancora.
Partendo da Dublino in treno in circa due ore e mezza di viaggio, prenotato comodamente e convenientemente a casa tramite il sito della Irish Rail, si arriva alla stazione di Belfast Central, da dove in pochi minuti a piedi si raggiunge facilmente Donegall Square, il cuore della città.
Questa grande e bella piazza, punto di partenza privilegiato per una visita di Belfast, ospita alcuni dei suoi più grandiosi edifici.
Tra tutti spicca il City Hall, gigantesco Municipio di epoca Edoardiana simbolo, nella sua tipica architettura e nelle pregiatissime statue della Regina Vittoria e di Lord Dufferin, dello stretto legame tra la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord. Ai lati della piazza sorgono altri incantevoli edifici come lo Scottish Provident ricoperto di sculture, il palazzo di arenaria rossa di Marks and Spencer di stile tipicamente italiano e l’eccentrica Linen Hall Library, nota per la sua Member’s Room, luogo “sacro” dove i membri più anziani della città si recano a leggere i quotidiani nel più assoluto silenzio, come stabilisce una rigorosissima ed antica regola.
Allontanandosi dalla piazza in direzione di Great Victoria Street, passando davanti alla Grand Opera House mirabile teatro di fine ‘800, si arriva a quella che potrei definire una vera e propria istituzione per gli abitanti locali, il Crown Liquor Saloon un tipico pub di epoca vittoriana con una curiosissima storia, che in maniera più che leggera riassume la sanguinosa questione politica dell’Irlanda del Nord.
Sembra che intorno al 1895 il pub, il cui nome originario era Railway Tavern, fosse stato restaurato dai proprietari dell’epoca i signori Flanagan e, sempre a quanto mi raccontano, sembra che la signora fedele da sempre alla corona britannica richiese che il pub fosse ribattezzato Old Crown Liquor ed introdotta appunto come omaggio alla Regina un’immagine della corona.
Il marito, convinto nazionalista, per accontentare la sua consorte senza rinunciare alle sue convinzioni pose l’immagine della corona sul pavimento dell’ingresso di modo che chiunque entrando finisse col calpestarla… a voi le dovute conclusioni!
Allungandosi a sud del centro si può visitare la famosa e prestigiosa Queen’s University e regalarsi un’istruttiva passeggiata attraverso i Reali Giardini Botanici, qui tutto ovviamente riporta allo stile e ai fasti del periodo vittoriano.
Andando a nord del centro in direzione vecchia Belfast, dove pullulano storici e polverosi pub dal gusto tipicamente irlandese, non si può non soffermarsi ad ammirare i 35 metri di altezza della Albert Memorial Clock Tower, moumento in onore del principe Albert amatissimo marito della Regina Vittoria, una torre con orologio pendente che, a causa del terreno paludoso, si é meritata la simpatica definizione da parte dei locali… Albert ha il tempo e l’inclinazione!
Impossibile e davvero difficile resistere poi alla tentazione di fermarsi a mangiare qualcosa al St George’s Market.
Un classico edificio dai mattoni rossi con all’interno un variopinto mercato di alimentari, gustosi cibi cotti sul momento, dolci e prelibatezze irlandesi, vecchie foto e cimeli di un lontano passato, il tutto “condito” da allegre e ritmate ballate irlandesi, suonate dal vivo nello spiazzo centrale del mercato.
Per comprendere a fondo la problematica situazione politica di questa citta si può intraprendere, e lo consiglio vivamente, una visita nelle zone cosiddette “a rischio” di Belfast.
Nelle strade periferiche dove i quartieri protestanti e cattolici sono ancora divisi da un muro, dove fino a poco tempo fa ci si sparava contro senza pensarci due volte, dove colorati ed al tempo stesso angoscianti Murales illustrano da un lato e dall’altro l’evoluzione di questa vera e propria faida fratricida denominata Troubles che contrappone da decine di anni ormai Lealisti e Nazionalisti che sfociano nelle loro tristemenete famose frange estremiste Ulster ed Ira.
Qui le visite del Papa o della Regina d’Inghilterra devono obbligatoriamente svolgersi nei territori, cattolici e protestanti, di rispettiva competenza.
E’ consigliabile affrontare questo percorso con un caratteristico Black Taxi (lo stazionamento é proprio in Donegall Square), il vostro autista, nel mio caso il bravo, preparato e simpatico Bobby, dietro vostra richiesta spieghera la storia di questo eterno conflitto, portandovi alla scoperta delle due zone di frontiera, raccontandovi delle storie e fornendovi la sua originale visione sui fatti.
Incredibile constatare a fine giornata quanto questa sorprendente e singolare città possa catturare la vostra attenzione, tanto da desiderare di ritornare per esplorarla ancora.