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I Tesori Nascosti: Tino di Camaino, Caravaggio, Gemito.. una mostra che in realtà è un museo.
E’ con queste parole che Vittorio Sgarbi lo scorso 6 dicembre nel cuore del centro storico di Napoli ha inaugurato – visibilmente soddisfatto – un’originale, ed unica a mio avviso, esposizione artistica che ha fortemente voluto e personalmente curato coinvolgendo fondazioni, istituzioni bancarie e collezioni private.
Un progetto innovativo che solleva delicatamente il velo sull’enigmatico e talvolta complesso mondo del collezionismo – che Sgarbi definisce l’interesse per ciò che non c’è – per raccontare l’immensità del patrimonio artistico italiano e nel farlo offrire al pubblico una cornice altrettanto spettacolare, uno dei tanti tesori nascosti napoletani che meritano di essere riportati alla luce, la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta.
Come un gioco di scatole cinesi, tra pubblico e privato, un museo nel museo.
La caccia ai quadri non ha regole, non ha obiettivi, non ha approdi, è imprevedibile.
Non si trova quello che si cerca, si cerca quello che si trova,
talvolta molto oltre il desiderio e le aspettative
(Vittorio Sgarbi)
Provate a pensare ad una storica Basilica – chiusa al pubblico da anni – sorta su uno dei luoghi di culto più antichi della città partenopea e depositaria, a partire dai suoi “preziosi” sotterranei, delle complesse vicende e dell’evoluzione storica e culturale di quest’area, dall’epoca greco-romana ai giorni nostri.
Immaginate di riportarla al suo originale splendore e di riaprirla al pubblico, adornandola con 150 capolavori dell’arte italiana (provenienti per lo più da collezioni private e da diverse regioni italiane) che coprono un arco temporale che va dal 1200 ai giorni nostri.
Qualche nome?
Mattia Preti, Luca Giordano, Franceso Solimena, Gemito ed poi artisti emiliani del calibro di Guercino e Guido Reni, veneti come Tiziano e Veronese, e lombardi come Bernardino Luini. Fino ad arrivare a De Pisis, De Chirico e Morandi.
Ed ancora un inedito Caravaggio, fulcro della mostra, risalente al 1605/1606 e raffigurante La Maddalena addolorata. Ed un curatore d’eccezione, Vittorio Sgarbi.
Un gioco di contrasti, luci e prospettive, di impressioni, sensazioni ed emozioni.
Una sorprendente passeggiata nell’arte italiana, avvolti dai colori, dalle sfumature e dalle pennellate degli artisti a noi più vicini o congeniali ed immersi negli sguardi, nei sorrisi enigmatici e nella gestualità dei loro personaggi immortali.
Una tale varietà geografica, stilistica e temporale di opere da incantare il visitatore più attento ed esigente e catturare l’attenzione – passatemi i termini – di curiosi e profani.
Il risultato?!
I Tesori Nascosti, un perfetto connubio tra arte, storia, passione e tradizione nel cuore – e nell’anima – di una delle città più belle al mondo.
Un consiglio, non perdetevela!
La mostra-museo rimarrà aperta fino al 28 maggio 2017 – tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 23.
Per informazioni e prenotazioni singole o di gruppo potete consultare il sito ufficiale dell’esposizione, inviare una mail a info@itesorinascosti.it o visiteguidate@itesorinascosti.it o telefonare al numero 3669391437.
Una volta entrati ricordatevi di scaricare sul vostro smartphone l’App I Tesori Nascosti studiata appositamente per la mostra, per consentire a chi lo desidera di essere accompagnato nella visita dai commenti alle opere e dalle parole di Vittorio Sgarbi.
La basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta si trova nella Piazzetta Pietrasanta che affaccia direttamente su Via dei tribunali, al numero civico 17/18.
Ci si arriva comodamente a piedi in pochissimi minuti dalla fermata della metropolitana di Piazza Dante, all’inizio di Via Toledo.
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