Riuscire a visitare Firenze in un giorno è praticamente impossibile.
Parliamo di una delle più ricche ed affascinanti città d’arte d’Italia, probabilmente del mondo, non credo basterebbe una settimana per godersi con calma almeno i suoi highlights.
Tuttavia il tempo è spesso tiranno e per molti la possibilità di visitare Firenze si restringe ad una, massimo due giornate in cui condensare l’impossibile, gli Uffizi, il Museo dell’Opera del Duomo, Palazzo della Signoria, il Bargello, l’Oltrarno, e tutta una serie di luoghi, percorsi e musei assolutamente imperdibili.
Questo breve itinerario – sperimentato come sempre in prima persona e dedicato a chi ha solo poche ore da trascorrere in città – consente di effettuare una passeggiata abbastanza completa attraverso Firenze, privilegiando la visita di luoghi e percorsi un pò più insoliti (musei, chiese, librerie, terrazze “d’arte”, location cinematografiche) anche se ugualmente affascinanti, riuscendo anche a gustare la vera cucina toscana fuori dai percorsi prettamente turistici.
Usciti dalla stazione di Santa Maria Novella imboccate la Via degli Avelli, costeggiando la fiancata della splendida Basilica di Santa Maria Novella fino a girare a sinistra per Via dei Banchi.
Proseguite dritto fino ad imbucare la Via de’ Cerretani, incontrerete sulla vostra destra la Chiesa di Santa Maria Maggiore e continuando si aprirà progressivamente davanti a voi la visuale sul Battistero ed immediatamente dopo sulla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, sul Campanile di Giotto e spostandovi lateralmente sulla spettacolare Cupola del Brunelleschi, simbolo indiscusso di Firenze.
Se avete tempo, e la fila lo consente, potete provare ad entrare nel Duomo per una veloce visita, diversamente svoltate a sinistra lungo Via de’ Martelli e fermatevi a dare un’occhiata presso la vecchia Libreria Giorni, al civico 35.
Si tratta di una storica libreria fiorentina – amatissima da Giovanni Spadolini – dove è possibile letteralmente “perdersi nel passato” e scovare dei veri e propri gioielli, in libri antichi, biografie, mappe e stampe d’epoca.
“Quasi confinante con l’antico palazzo conventuale espropriato che ospitava allora
come ospita oggi il Galileo, c’era una libreria: cui si accedeva attraverso certe scale scomode e oscure.
Quella specie di sottoscala o di mezza cantina, era il rifugio preferito delle mie ore di riposo o di ricerche da bibliofilo…”
(Giovanni Spadolini – Gli uomini che fecero l’Italia)
Una volta usciti continuate a camminare lungo Via de’ Martelli fino all’incrocio con Via de’ Pucci – di tanto in tanto voltatevi a destra e volgete lo sguardo verso l’alto per catturare qualche suggestiva angolazione della Cupola – e raggiungete l’ingresso di Palazzo Medici Riccardi in via Camillo Cavour 3.
Perchè scegliere di dedicare una visita proprio a questo Palazzo?
Perchè è qui che è nata una certa idea di Firenze, quell’idea che l’ha resa poi famosa ed ammirata nei secoli e che ancora oggi la rende una delle città più amate ed ammirate al mondo.
L‘idea geniale e visionaria dei Medici, famiglia di mercanti prima e abili banchieri poi, divenuta a cavallo tra 1400 e 1500 “signora” della città, famiglia che rese Firenze grande, florida e prospera nei commerci, nelle arti, nella letteratura e nella poesia.
Palazzo Medici Riccardi fu costruito da Cosimo il vecchio (colui che volle fortemente e finanziò la Cupola del Brunelleschi) su progetto di Michelozzo.
Qui visse lui stesso, suo figlio Piero ed i suoi ancor più celebri nipoti Lorenzo e Giuliano de Medici.
In queste stanze transitarono artisti, poeti e letterati del calibro di Donatello, Michelangelo, Poliziano, Botticelli ed è qui che è ancora possibile ammirare il cortile rinascimentale, il giardino mediceo con la Limonaia e la Cappella dei Magi – la cappella privata dei Medici – con il trionfo della famiglia in processione con i Magi, interamente affrescata da Benozzo Gozzoli nel 1459 e adornata con un meraviglioso coro ligneo di Giuliano da Sangallo.
Nel 1659 il Palazzo fu venduto alla famiglia Riccardi, ampliato e ristrutturato. A questo periodo risale la bellissima Sala Luca Giordano, affrescata dal pittore napoletano con un’apoteosi della famiglia Medici, ed impreziosita con specchi, stucchi ed armadi con tagli dorati.
Palazzo Medici Riccardi è oggi sede di Città Metropolitana e della Prefettura di Firenze ed è stato utilizzato recentemente come location per alcune riprese delle serie tv I Medici ed I Medici 2.
Il mio consiglio è di organizzare la visita del palazzo con una guida fiorentina professionista – potete contattare direttamente la bravissima Claudia Vannucci di Ti Porto a Firenze – per godervi a pieno la storia, i personaggi e le sfumature artistiche.
Usciti dal palazzo Medici Riccardi ritornate su Via de’ Pucci e proseguite verso sinistra lungo Via Sant’Egidio fino a raggiungere Piazza dei Ciompi per un giro nei suoi negozi d’antiquariato e nell’adiacente Mercato delle Pulci. Se siete appassionati del genere qui si possono fare veri e propri affari.
Attraverso Via Buonarroti passate davanti la Basilica di Santa Croce – per la visita interna valutate almeno un’ora se decidete di fermarvi – e quindi raggiungete il Lungarno.
Superate il Ponte delle Grazie, Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita e raggiungete il Ponte alla Carraia, godendovi le spettacolari vedute sull’Arno. Attraversatelo ed imboccate Via dei Serragli – siete nel cuore dell’Oltrarno, cliccate qui per la visita dettagliata della zona – per poi girare in Via D’Ardiglione.
Al civico 47/r troverete uno dei ristoranti più autentici e gustosi della città (ricordatevi di prenotare per tempo), straconsigliato per primi e fiorentina, I’Raddi.
Terminato il pranzo rientrate in centro attraversando Ponte Vecchio, superate Via Por Santa Maria e voltate a destra in Via Vacchereccia, vi ritroverete in Piazza della Signoria, tra Palazzo Vecchio (potete entrare e salire sulla Torre di Arnolfo per ammirare Firenze dall’alto) e la Loggia dei Lanzi.
Per concludere il pomeriggio in bellezza imboccate Via dei Calzaiuoli, girate a sinistra per Via degli Speziali e subito dopo per Via de Medici.
Entrate al civico 6, salite al sesto piano e godetevi il tramonto sulla Cattedrale e la Cupola dalla terrazza del View on Art, il modo migliore per salutare la città e prometterle di tornare presto per esplorarla ancora, ed ancora.
“La sorpresa di Firenze che si rinnova a ogni viaggio.
Il piccolo golfo dell’Arno così bene “male” illuminato la sera nei lungarni,
la linea sempre aurea dei palazzi, lo svolgersi delle strade, la nettezza dei particolari,
il nitore del cielo e dei profili”
(Ennio Flaiano)