Cosa vedere nel centro storico di Napoli, viaggio insolito, e bellissimo, attraverso i secoli. Dall’antica Corporazione della Nobile Arte della Seta alla sottostante Cripta quattrocentesca in cui venivano sepolti – secondo l’antica procedura della “scolatura” – poveri e corporati, fino a raggiungere la “Napoli di sotto” e gli scavi archeologici di epoca greco-romana.
Da napoletana, quando mi si chiedono informazioni sulla città e nello specifico su cosa vedere nel centro storico di Napoli, il suo vitale, meraviglioso ed affascinante cuore pulsante, non posso che rispondere stilando una lunga lista di luoghi poco noti ed incredibili per storia, cultura, tradizioni ed originalità.
Luoghi che poco hanno a che vedere con le tappe di quegli itinerari fin troppo turistici e zeppi di luoghi comuni – i vicoli con “i panni appesi”, le bancarelle di venditori urlanti, la pizza, le sfogliatelle, etc. – che certo riempiono la città nei weekend e nelle festività ma che ben poco raccontano della vera grande bellezza di Napoli.
Voglio raccontarvi ancora una volta di un altro frammento di questa grande bellezza, la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo ed il Complesso Museale dell’Arte della Seta, e di Respiriamo Arte, un’associazione di giovani ed entusiasti napoletani, specializzati in campo artistico e letterario che con orgoglio e passione si impegnano quotidianamente nel recuperare e promuovere il patrimonio storico e culturale della città
“Spaccanapoli e i vicoli che la circondano sono l’unico mezzo a nostra disposizione per capire sul vivo che cosa fosse una metropoli del mondo classico.
Si volge lo sguardo, si scorgono sotto scorci strani o in cannocchiali sghembi scale, tabernacoli, chiese, obelischi barocchi. I tabernacoli risplendono anche nel fondo dei cortili delle case d’abitazione, tra i festoni della biancheria.
E’ un popolo, come tutti sanno, che ha confidenza con il sacro”
(Guido Piovene)
Respiriamo Arte è un’associazione no-profit nata nel 2013 dalla volontà e dal talento di 5 giovani laureati partenopei determinati ad investire tempo, passioni e competenze per recuperare e promuovere quella parte del patrimonio culturale della città di Napoli letteralmente dimenticata nel corso del tempo, soprattutto a causa dell’incuria e del degrado urbano.
Un’iniziativa bellissima e degna di lode che ho avuto modo di testare personalmente seguendo un’interessante visita guidata nella bellissima Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo – chiusa in precedenza da decenni – effettuata dal bravo e preparato Massimo Faella, Presidente dell’Associazione.
Supportare Respiriamo Arte prendendo parte alle iniziative proposte, agli eventi, alle visite guidate e condividendo le singole esperienze attraverso i social network (utilizzando l’hashtag #respiriamoarte) o anche il semplice passaparola permette di contribuire in maniera significativa al recupero, alla tutela ed alla valorizzazione di molti luoghi storici napoletani diversamente perduti.
Il mio consiglio spassionato è di consultare il sito ufficiale dell’associazione – potete iscrivervi alla newsletter inserendo la vostra email nel form alla fine della home page – e programmare una visita guidata nel cuore del centro storico di Napoli assieme ai ragazzi di Respiriamo Arte per rendere ancora più speciale ed unico il vostro soggiorno in città.
Una visita guidata esclusiva che celebra i luoghi della seta restituiti al pubblico dall’Associazione Respiriamo Arte per custodire quella Napoli descritta nelle fonti come:
“ Brulicante di filatoi, botteghe di setaioli, tinte, tessitorie, fondaci di mercanti, di numerosissime presenze di stranieri, di attività finanziarie e commerciali collegate al commercio e alla lavorazione di stoffe e di altri prodotti in seta”
(Introduzione alla visita – Respiriamo Arte)
La visita della Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo e dell’annesso Complesso Museale dell’Arte della seta consente di vivere un affascinante viaggio a ritroso nel tempo.
A partire dal 1477 anno in cui il Re Ferrante d’Aragona diede origine alla Corporazione della Seta, una vera e propria istituzione con tanto di Consolato – costituito da tre mercanti esperti, due napoletani ed uno “straniero” – e di un Collegio Monastico in cui le orfane venivano cresciute, istruite all’arte della seta e successivamente date in sposa ai mercanti della zona per consentire di tramandarne la tradizione di generazione in generazione.
Dalla Chiesa si passa poi agli affreschi cinquecenteschi della Clausura in cui venivano educate le orfane ed alla Sagrestia Settecentesca che ospita il Museo della Corporazione e che include pregiati filati di seta, argenti, maioliche, statue e l’antico altare maggiore realizzato nel 1712 dal maestro intagliatore Marco Antonio Tibaldi e dedicato ai Santi Filippo e Giacomo.
La visita prosegue nelle viscere della Chiesa, nella suggestiva Cripta in cui sono sepolti i membri della Corporazione e nei sottostanti scavi archeologici dove è possibile ammirare i resti di una Domus Romana e ancora più in basso di costruzioni perimetrali di epoca greca.
La Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo si trova nel cuore del centro storico di Napoli, in Via San Biagio dei Librai, 118.
E’ aperta al pubblico il sabato dalle 11 alle alle 18 e la domenica dalle 12 alle 18. Sono previste speciali aperture feriali solo su prenotazione per gruppi superiori alle 10 persone.
Le visite guidate partono a ciclo continuo ogni 40/45 minuti con ultimo ingresso 30 minuti della chiusura. E’ consentito fotografare e filmare.
Il contributo da versare per la visita – necessario a supportare in minima parte il lavoro dei ragazzi di Respiriamo Arte per recuperare e mantenere aperti chiese e monumenti – è di 5 euro. Sono previste scontistiche per scolaresche (2 euro per pax) e gratuità per bambini fino a 6 anni.
Per contatti, prenotazioni ed informazioni potete scrivere una mail a respiriamoarte@gmail.com o telefonare dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 18, al numero (+ 39) 3314209045.