Nelle High Sierras, l’impressionante catena montuosa delle Sierra Nevada Mountains divisa a metà tra California e Nevada, nella zona ad ovest a poche decine di miglia dal confine con il Nevada, nel bel mezzo di un complesso di montagne rocciose formatesi più di tre milioni di anni fà che arrivano a sfiorare i 4500m di altezza, si estende uno dei Parchi Nazionali più spettacolari ed interessanti, specie a livello naturastico, degli Stati Uniti.
Lo Yosemite National Park.
Confesso che arrivando dai grandi parchi del sud-est incastrati tra California, Arizona e Utah, apparentemente sazia di bellezze paesaggistiche e spettacolari formazioni rocciose dai colori più disparati, complici i racconti poco entusiasti di chi c’era stato prima di me, non mi aspettavo poi molto.
Ed invece dopo averlo girato per circa un giorno e mezzo ed averne visto una piccola porzione (impossibile pensare di attraversarlo tutto in breve tempo considerata la sua estensione, circa 3000 km quadrati) posso affermare con una certa cognizione di causa che lo Yosemite National Park è un’esplosione di natura in tutti i sensi e merita assolutamente una visita.
A differenza della Death Valley, del Bryce Canyon o meglio ancora del Gran Canyon e della Monument Valley (tanto per citare i più famosi) che al primo impatto lasciano letteralmente senza fiato, lo Yosemite inizialmente dà l’idea di qualcosa di “già visto” (alcuni scenari ricordano molto da vicino le nostre Dolomiti), poi però man mano che lo si esplora, conquista ed affascina con gli scorci mozzafiato, le pareti monolitiche, le cascate, i percorsi da trekking, gli alberi enormi, gli animali che lo popolano e quell’aria frizzante e pulita che permette di respirare a pieni polmoni.
Muoversi al suo interno é molto semplice grazie ai 300 km di strade percorribili sia con l’auto che con un comodo ed ecologico servizio di navette gratuite.
Considerata l’estensione dell’area ed i collegamenti con le grandi città della California e del Nevada, il parco dispone di ben 4 accessi. Due per chi proviene da San Francisco, Big Oak Flat e Arch Rock, uno per chi arriva da Los Angeles, Oakhurst, ed il Tioga Pass Entrance (che però a causa della neve può essere chiuso dalla fine di ottobre all’inizio di aprile) per chi proviene da Las Vegas.
I rangers all’ingresso, sempre molto gentili e disponibili, forniscono cartine e depliant illustrativi per organizzare al meglio gli spostamenti.
In base alla mia esperienza il periodo migliore per visitare il Parco é senza dubbio la tarda primavera, quando i consistenti ammassi di neve sulle vette sciogliendosi alimentano i getti delle cascate ed il corso dei torrenti, quando la vegetazione letteralmente esplode regalando scenari di una bellezza quasi commovente e soprattutto quando la ressa turistica non é ancora tale da rendere impossibile la visita delle aree più gettonate in tutta tranquillità.
Per semplificare l’organizzazione di un itinerario, ottimizzando i tempi nel marasma di sentieri, percorsi, punti d’osservazione, cascate e fiumi che popolano il Parco ecco una piccola guida di quelli che, a parer mio, sono i luoghi da non perdere.
Si tratta delle cascate più alte e scenografiche del parco. Raggiungono un’altezza di 750m con un salto d’acqua superiore ai 400m.
Si dividono, in base alla posizione ed al getto, in Upper Falls, Cascades e Lower Falls.
La mia preferita in assoluto, un colpo d’occhio impressionante, é la Bridal Veil, meglio conosciuta come Il velo della sposa, una cascata la cui gettata assume i contorni di un lungo velo bianco che si riversa direttamente nella valle.
La più grande parete rocciosa al mondo, un vero paradiso per gli alpinisti che a fine primavera e per tutta l’estate arrivano quì da ogni dove per scalare The Nose (il naso), così viene chiamato il tratto verticale utilizzato per l’arrampicata .
Un’altezza di 900m, un monolite argentato che si staglia verso il cielo contrastando con il verde acceso della vallata sottostante con una serie di sentieri, più o meno impegnativi, per raggiungere la sommità.
Un luogo sacro per i nativi americani, che popolavano questa zona molto prima dell’arrivo dei conquistadores spagnoli, legato all’epopea di un grande capo indiano, da qui la traduzione in spagnolo di El Capitan.
In assoluto il punto più panoramico del Parco, il luogo da cui si ha la più ampia prospettiva sulla valle, sulle cascate e sugli altipiani della Sierra Nevada, Glacier Point.
Un’altezza di 2100m ed una vista spettacolare sull’Half Dome, la roccia granitica più alta del mondo che svetta su tutta la vallata con i suoi 2700m.
Nella ricca area boschiva di Mariposa Grove, a circa 60 km da Yosemite Valley, si trova un’area completamente ricoperta da gigantesche sequoie secolari che raggiungono i 70/90m di altezza, i 6m di diametro e i 2500 anni circa di età.
Alcune di queste sono divenute nel corso del tempo una vera e propria istituzione.
E’ il caso di Grizzly Giant, la più grande del parco, e della Fallen Monarch, una sequoia di 70 metri caduta in seguito ad una frana che mostra le sue sorprendenti radici.
Olmsted Point, uno splendido punto di osservazione sulla route 120 per Tuolumne Meadows, un promontorio da cui si può ammirare in lontananza l’Half Domel e più avanti lo scenografico lago Tenaja, formatosi, ad un’altezza di 2400m, dallo scioglimento del ghiacciaio Tuolumne.
Nel paesino di Yosemite Valley, un piccolo centro sviluppatosi in seguito all’afflusso turistico, si trova lo Yosemite Museum con un’interessante esposizione permanente sugli indiani originari della vallata, i Miwok ed i Paiute. Poco distante merita una veloce visita la graziosa Yosemite Chapel l’ultimo edificio in legno originale del vecchio villaggio, risalente al 1879.
Il parco é frequentato, nella stagione che va da maggio ad ottobre da moltissimi animali (orsi, lupi, marmotte e scoiattoli), molti dei quali risvegliatisi dal letargo girano indisturbati alla ricerca di cibo.
Non lasciate avanzi commestibili in giro, ci sono appositi contenitori in ogni area del parco, evitate di dar da mangiare agli scoiattoli, anche se arrivano vicini alla vostra area picnic, e soprattutto non lasciate cibo o cose molto profumate nelle vostre auto, gli orsi attratti dall’odore potrebbero salirci sopra o, come minimo, rompere i finestrini.
Il biglietto di accesso al Parco é di 20$ per veicolo o 10$ persona, controllate sempre sul sito ufficiale del parco l’eventuale variazione delle tariffe.
E’ accettato, e decisamente più conveniente, il National Pass che comprende l’accesso a molti parchi, ha la validità di un anno ed ha un costo di circa 80$.
Enjoy Yosemite National Park
6 Comments
Che meraviglia, lo descrivi talmente bene questo parco che sembra di vederli davvero quei posti.
Brava complimenti con te viaggio da casa.
Anna
Grazie Anna, scrivo di quello che vedo, che mi colpisce, che mi impressiona e che credo possa essere utile per chi desidera saperne di più.
Su questo spettacolare parco un consiglio semplice, ma fondamentale: MAI andarci nel weekend! 🙂
Non posso che darti ragione, c’e’ la ressa del “locali” (e dei turisti) provenienti da San Francisco e da Vegas 😉
faremo una passaggio veloce anche a questo parco.. utili le tue informazioni,grazie
Mi fa piacere!
Grazie Elisa