In Inglese
Visitare St. Croix per godere del primo, indimenticabile tramonto sugli States.
Per nuotare attraverso una delle più suggestive barriere coralline del Mar dei Caraibi.
Per rivivere – nel più fedele cruzan style – l’epoca coloniale e l’armonia delle sue costruzioni, per assaporare gusti e aromi di un mix irresistibile di culture e tradizioni.
Per ascoltare storie dal passato, passeggiare su spiagge di sabbia bianchissima, secondo punto d’approdo di Cristoforo Colombo, e partecipare al Crucian Christmas Festival uno dei Carnevali più suggestivi, quello che anima l’intera isola da Natale all’Epifania.
Un’esperienza unica e speciale e la scoperta di un mondo a sé stante, differente, inaspettato.
Quello dei Caraibi (americani) che proprio non ti aspetti.
A differenza delle altre due isole principali delle U.S. Virgin Islands – St. Thomas e St. John – che sono vicine e affacciano da un lato sul Mar dei Caraibi e dall’altro sull’Oceano, St. Croix si trova circa 80 km più a sud, completamente circondata dal Mar dei Caraibi.
Ci si può arrivare da numerose città americane, Miami (da cui dista due ore scarse) ed Atlanta in primis, e, essendo l’isola ex colonia danese, anche con volo diretto da Copenaghen.
Se tuttavia siete in procinto di programmare un viaggio itinerante attraverso le Isole Vergini USA non posso che consigliarvi di spostarvi da St. Thomas (l’isola principale) a St. Croix a bordo di un idrovolante della Seaborn Airlines.
Un’esperienza unica che vi permetterà di decollare direttamente dal golfo di Charlotte Amalie, volare per 25 minuti circa a pochi metri d’altezza dal livello del mare e avere la possibilità durante il tragitto di ammirare sullo sfondo la barriera corallina, le piccole isole dell’arcipelago (tra queste lo scoglio che ispirò l’Isola del Tesoro) e le sagome delle navi (pirata e non) affondate in quest’area nel corso dei secoli.
E se vi dicessi che una volta non basta?
Provate ad immaginare giornate calde e soleggiate, trascorse tra mare ed esplorazione, intervallate dalla tiepida brezza marina e da una serie di scoperte ed attività da renderle piene, intense, ricche, interminabili.
Dalla natura incontaminata del Buck Island Reef National Monument – un’isolotto a largo di Christansted regalato da John Fitzgerald Kennedy alle Isole Vergini, trasformato poi in Monumento Nazionale con l’intento di preservarne la bellezza – al turchese del suo mare, delle sue spiagge da sogno, allo snorkeling ed alle immersione di scuba diving in uno dei fondali più spettacolari al mondo.
Dalla visita al Salt River Bay National Historical Park & Ecological Preserve, per ritrovarsi come per magia a camminare sulla stessa spiaggia in cui Colombo sbarcò nel 1493.
Alla scoperta di Christiansted, uno dei più affascinanti distretti storici dei Caraibi, con la sua spettacolare architettura coloniale danese, i portici, le case colorate, il Forte in cui venivano ammassati gli schiavi in arrivo dall’Africa e persino il mercato (perfettamente conservato) in cui venivano esposti e venduti.
Passando per la storia, i sapori e le tradizioni delle piantagioni di canna da zucchero attraverso l’Heritage Trail – imperdibile una sosta con “assaggio” di dolci tipici alla Whim Plantation – e la degustazione di uno dei migliori rum caraibici, quello della Cruzan Rum Distillery.
Fino ad arrivare a Fredricksted, splendida cittadina coloniale Danese dai colori, dal ritmo e dai sapori tipicamente caraibici.
Il mercato locale del sabato mattina, il Farmers & Fish Market del distretto di Christiansted. Un’esplosione di colori e sapori, tra frutta e verdura freschissime, dolci, pagnotte, stuzzichini di canna da zucchero e pescato di giornata.
E la zona più selvaggia dell’isola, quella che fa capo al promontorio di Point Udall, il punto più ad est degli USA, in cui fermarsi ad ammirare la prima spettacolare alba su tutti gli States.
St. Croix garantisce un’offerta variegata – e per tutte le tasche – tanto per il soggiorno quanto per la gustosa e ricca gastronomia.
Dai resort extra lusso ai b&b incastonati nelle cittadine storiche o nella foresta tropicale, ai ristoranti a conduzione familiare che seguono la più tipica tradizione culinaria isolana, fino a quelli gourmet che “giocano” a mescolare sapientemente i sapori del passato con sperimentazioni “moderne”.
Di seguito qualche indirizzo utile.
Duggan’s Reef – direttamente sulla Teague bay, sulla strada per Point Udall.
Ristorante tipico con una variegata scelta di piatti locali a base di pescato del giorno, riso, fagioli e verdure. Una valida alternativa ai locali di Christiansted e Frederiksted, prezzi medi.
Lunch’s at Harvey’s Restaurant – Christiansted, centro storico.
Assolutamente da provare, cucina che più locale non si può, pesce fresco, molluschi, pollo e stufato di capra in un ambiente estremamente semplice e caratteristico, prezzi bassi.
Balter – Christiansted, centro storico.
Il meglio del meglio per chi ama la cucina stellata e le sperimentazioni gastronomiche di alto livello. Piatti della tradizione isolana rielaborati con abilità e bravura dal mitico chef Digby Stidiron.
Roses’s Dream Cuisine – Frederiksted, centro storico.
I piatti a base di pollo, capra, pesce riso e verdure cotte della mitica Rose sono semplicemente favolosi ed i prezzi sono più che abbordabili.
Chicken Shack – distretto di Christiansted.
Il miglior pollo allo spiedo dell’isola in una sorta di fast food locale che serve anche pesce e contorni. La scelta giusta se volete mangiare in abbondanza, con gusto e spendere pochissimo.
The Buccaneer – distretto di Christiansted.
Uno dei più suggestivi, rinomati e raffinati resort dell’isola con accesso alla spettacolare Buccaneer Beach. I campi da golf ed una serie di attività incluse nell’area privata lo rendono molto richiesto dalla ricca clientela americana e danese, prezzi medio-alti.
The Arawak Bay, The Inn at Salt River – St. Croix, North Shore.
Un b&b a conduzione familiare immerso nella foresta tropicale, pace e relax assicurati. Ottima colazione (dolce/salato) preparata sul momento dalla gentilissima proprietaria, prezzi medio-bassi.