In Inglese
Stati Uniti on the road.
Un’infinità di scelte, itinerari, esplorazioni e scoperte.
Difficile riuscire a condensare in parole ed immagini tutta la bellezza e le piccole grandi meraviglie di un paese immenso senza perdersi nella miriade di sentieri, deviazioni e scenari possibili.
Questa volta voglio raccontarvi di una zona bellissima e poco “battuta”, quella che dalle vaste pianure del Midwest arriva fino ai Grandi Laghi, costeggiando nella parte finale la linea di confine col Canada.
Un itinerario insolito e molto particolare che (non smetterò mai di ripeterlo) non significa meno bello o suggestivo, al contrario.
Un viaggio che racchiude in sé tanti piccoli percorsi differenti, esperienze particolari ed emozioni incluse.
Un viaggio nella musica, nell’epopea delle grandi strade USA, nella storia dell’auto e dell’aviazione, nelle tradizioni locali e nella cultura dei nativi.
Sei stati – Illinois, Missouri, Indiana, Kentucky, Ohio e Michigan – diverse tappe estremamente differenti tra loro, da valutare e selezionare anche seguendo interessi ed aspettative di viaggio, e circa 2300 km di percorrenza.
Un itinerario fattibile nella sua totalità in 12/14 giorni.
Di seguito una serie di indicazioni e spunti, tappa per tappa, per costruire e/o modificare il percorso in base alle singole esigenze.
Chicago, città di grattacieli, architettura, arte pubblica, sport, blues, film cult e serie tv.
Scenograficamente adagiata sulle sponde del lago Michigan in cui si specchia regalando cartoline uniche del suo inimitabile profilo.
Una città che merita una permanenza di almeno due giorni e tre notti.
Cliccate qui per l’itinerario dettagliato, zona per zona.
Da Chicago partono due bellissime strade storiche.
La Blues Hwy che attraverso Illinois, Missouri, Tennessee, Mississippi e Louisiana raggiunge New Orleans, intersecandosi a sua volta con altre storiche, tra tutte la Great River Road e la Natchez Trace Parkway.
E la mitica Mother Road, la Route 66.
E’ possibile seguire entrambe nella prima parte di questo itinerario attraverso Illinois ed un tratto di Missouri.
Tappe imperdibili lungo il percorso: il Gemini Giant a Wilmington, uno degli ultimi Muffler Man della Mother Road perfettamente preservati, Pontiac sede della Route 66 Association e Hall of Fame, Lincoln per una foto al Giant Lincoln on Covered Wagon, Springfield, Livingston con tappa al Pink Elephant Antique Mall, e St. Louis.
Cliccate sulle varie tappe per approfondire le singole visite.
Indianapolis, affettuosamente ribattezzata Indy dai suoi abitanti, è una tappa obbligatoria per chi è appassionato di auto da corsa.
L’Indianapolis Motor Speedway ha ospitato alcune tra le competizioni sportive del settore più famose al mondo, tra tutte la Formula 1, il Moto Mondiale e la 500 miglia. Si possono effettuare diverse tipologie di visite del circuito arrivando fin sulla mitica pista. Cliccate qui per saperne di più.
Da non perdere a Indianapolis: il City Market, mercato di prodotti locali in cui è possibile pranzare, ed una passeggiata lungo il White River State Park per conoscere la storia del nativi locali.
Benvenuti in Kentucky, per un assaggio di affascinante e magnetico old south.
Louisville, la città più grande dello stato, è una tappa ricca di sorprese.
Perchè fermarsi qui per (almeno) una notte?
Per il Kentucky Derby, una delle competizione sportive più glamour del paese. Una corsa di purosangue che richiama appassionati da ogni parte del mondo ogni anno nella prima settimana di maggio. Se non riuscite ad essere in città durante il Derby Day, potete comunque fermarvi a visitare il ricchissimo Kentucky Derby Museum.
Se siete appassionati di baseball allora è d’obbligo una sosta al Louisville Slugger Museum & Factory. Un museo interamente dedicato alla storia della produzione delle mazze da baseball con un’interessante sezione dedicata ai più grandi personaggi del settore da Joe di Maggio a Babe Ruth.
Se amate la storia potete concedervi una rigenerante passeggiata nel distretto storico di Old Louisville. E poi visitare la casa-museo di Thomas Edison.
Cincinnati – Ohio – é da sempre un crocevia di stati e di fiumi.
Nel mezzo storia, cultura, splendidi edifici di Art Decò, eleganti dimore d’epoca. Oltre a tantissimi ponti, tra cui il prototipo del più famoso al mondo. Una street art da intenditori, alcuni dei musei più originali del paese, insegne luminose incluse. Una squadra di Baseball da record ed un piatto speciale, degno della migliore tradizione gastronomica locale, per festeggiarne i successi.
Cliccate qui per l’itinerario dettagliato ed i consigli per visitare al meglio la città.
Se poi siete appassionati di aviazione e nello specifico di Air Force One, non potete perdere l’occasione di fermarvi a Dayton – la patria dei fratelli Wright – per salire (letteralmente) su un aereo presidenziale. Magari proprio quello di John Fitzgerald kennedy.
Qui trovate tutte le informazioni necessarie per accedere allo US Presidential Aircraft.
Cleveland, Ohio, sede della Rock and Roll Hall of Fame, il più grande museo dedicato ad uno dei generi musicali più famosi al mondo. E città natale di Alan Freed, il leggendario Dj a cui è attribuita proprio l’invenzione del termine rock and roll.
Solo questo basterebbe a motivare una sosta. A cui però potete aggiungere la visita del delizioso West Side Market, in cui pranzare con i locals a base di prodotti a km 0. Ed una serata a base di jazz in uno dei locali di The Flats.
Se qualche anno fa aveste chiesto ad un americano notizie di Detroit vi avrebbe sicuramente scoraggiato, parlandovi di una città insicura e pericolosa.
Oggi Detroit è decisamente cambiata, in meglio!
E’ una città completamente diversa che ha fatto del suo passato automobilistico e discografico uno dei suoi punti di forza.
Un downtown completamente rivalutato. Grazie ad una serie di interessanti percorsi pedonali sulla riverwalk che affaccia sul Detroit River, il fiume che segna il confine tra Stati Uniti e Canada.
Detroit – qui l’itinerario completo su cosa fare in due giorni – è la città della Motown. L’etichetta discografica che ha generato artisti internazionali del calibro di Stevie Wonder e Micheal Jackson. Solo per citarne alcuni tra i più famosi.
Nel quartiere di Hitsville presso il Motown Museum è ancora possibile visitare il mitico Studio A – ed ascoltare tracce inedite proprio come nel Sun Studio di Memphis – che Berry Gordie mise su nel 1959 con un prestito di 800$.
E’ la città della street art che progressivamente riqualifica i vecchi quartieri abbandonati. Del jazz e del blues suonati nei tanti locali di downtown. E dell’Eastern Market, un mercato di prodotti freschi attivo dal 1891, dove è possibile pranzare per pochi dollari completamente immersi nella cultura locale.
Ma Detroit è più di tutto la città di Henry Ford, il fondatore di una delle più importanti case automobilistiche al mondo.
Pochi chilometri fuori città, a Dearborn per l’esattezza, troverete l’Henry Ford Museum. La mecca della storia automobilistica mondiale con tantissimi cimeli. A partire dalla Lincoln in cui fu ucciso il Presidente Kennedy fino all’autobus su cui Rosa Parks si rifiutò di cedere il posto ad un bianco, dando il via al Civil Rights Movements.
Potete concludere la vostra visita in città dedicando un paio d’ore al vicino Greenfield Village. Una sorta di parco storico pubblico in cui sono stati progressivamente accumulati tutti i distretti storici d’America che diversamente sarebbero andati distrutti.
Una piacevole e suggestiva passeggiata indietro nel tempo attraverso 300 anni di storia americana.
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