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Perché scoprire Oxford in Mississippi?!
Ed inserirla magari in un road trip attraverso questo affascinante stato del Sud.
Per la sua vivace vita culturale e musicale, nessun dubbio. Qui storia, blues e letteratura si intersecano senza alcun apparente nesso logico dando poi vita a qualcosa di speciale ed unico, difficile da rendere a parole, un’esperienza che da sola merita almeno la sosta di una notte da trascorrere nei locali del piccolo downtown.
Per le sue splendide dimore storiche – molte delle quali risalenti al periodo antebellum ed abitate ancora dai discendenti dei primi coloni arrivati qui all’inizio dell’800 – e per gli idilliaci viali alberati, per le strade acciottolate, i campanili delle chiese e le librerie che profumano di caffè, muffin al cioccolato e pagine ingiallite dal tempo.
Per la sua famosa Università – ribattezzata Ole Miss – creata nel 1848 dai padri fondatori della cittadina con l’idea di farne un polo di studi paragonabile per prestigio, importanza e formazione a quello della più conosciuta Oxford d’oltremanica.
Per il suo cittadino più illustre, il Premio Nobel per la Letteratura William Faulkner, che qui visse per più di 30 anni raccontando in una serie di indimenticabili opere, la vita, i contrasti, i personaggi, i drammi e le unicità del vecchio Sud, legato indissolubilmente alle sue tradizioni ed alla sua storia.
Il piccolo downtown cittadino si sviluppa attorno alla centralissima Courthouse Square, tra Van Buren Ave e Jackson Ave.
Qui è possibile assaporare i ritmi lenti e piacevoli di una tipica cittadina del sud, girare per negozi e librerie, scoprire le affascinanti dimore d’epoca tra Jackson e Jefferson Ave e magari decidere di pernottare in un autentico Inn storico – dopo essersi muniti di cartina ed informazioni nel vicino Visitor’s Center, al 415 di South Lamar Blv – e perché no di fermarsi ad ascoltare una music live session improvvisata nel bel mezzo della piazza principale.
Immancabile poi la sosta in una delle più famose librerie indipendenti degli Stati Uniti, la Square Books, al 160 di Courthouse Square. Per curiosare nella ricchissima sezione dedicata a William Faulkner e ad altri illustri scrittori del Sud e godersi un gustoso caffè nero con muffin al cioccolato fatto in casa al piano superiore.
La prestigiosa Università del Mississippi, soprannominata Ole Miss, seconda dello stato per estensione, ben 5 campus, e numero, circa 24.000 iscritti l’anno.
Il campus principale, che si trova ad un km dal centro di Oxford, si sviluppa come una vera e propria città con tanto di regole e tradizioni da osservare rigorosamente.
Come quella di non superare il limite di 18 miglia all’interno del polo universitario per onorare il numero di maglia di uno dei quarterback più famosi della storia della Ole Miss, Archie Manning III. O come quella di assistere alla tradizionale Messa Pasquale nella rotonda centrale del campus, muniti di plaid, cibo, dolci e bevande per pranzare poi tutti assieme.
E’ possibile entrare all’interno dell’area universitaria con l’auto ed esplorarla in autonomia, attraversare la Fraternity Row dove sorgono le varie confraternite universitarie e visitare il Museo dell’Università, l‘University of Mississippi Museum. L’ingresso è gratuito e la raccolta di oggetti relativi alla storia dello stato è davvero sorprendente.
La sua statua si trova nel giardino dell‘Oxford City Hall in Courthouse Square.
Seduto con il suo inseparabile cappello su una panchina in ferro, William Faulkner sembra osservare compiaciuto la vita che, immutata ed imperturbabile, scorre lenta e cadenzata tra le strade della sua cittadina, la stessa “vita” che ha ispirato i suoi racconti più famosi, quelli della cosiddetta provincia di Yoknapatawpha.
Una comunità immaginaria frutto dei ricordi e delle esperienze di Faulkner, esperienze vissute in un Mississippi ancora legato alle memorie ed alle tradizioni del vecchio sud confederato, conseguenze della Guerra Civile e dell’abolizione dello schiavismo inclusi.
William Faulkner – scrittore, poeta, sceneggiatore (curò tante produzioni holliwoodiane), drammaturgo – è considerato oggi uno degli artisti più significativi della letteratura americana del ‘900, al pari di Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald ed Eudora Welty.
Rowan Oak, la casa in cui visse con la moglie Estelle per 30 anni, si trova a poca distanza dal centro, al 916 di Old Taylor Road. Si tratta di un’antica dimora del 1844 acquistata da Faulkner nel 1930 e successivamente ristrutturata.
Rowan Oak racconta – non senza emozione – il mondo di William Faulkner.
Il luogo dove realtà e immaginazione, frammenti di vita privata, storie familiari e vita pubblica si sono intrecciati per anni per poi trasformarsi nel corso del tempo nelle parole, nelle espressioni e nei racconti delle sue opere più famose.
The Sanctuary, Luce d’Agosto, The Hamlet, The Town, The Mansion, A Fable (La favola) di cui è possibile leggere tutt’oggi alcuni passi autografi sulle pareti del suo studio al primo piano.
Fu qui che Faulkner ricevette la notizia del Premio Nobel per la letteratura nel 1949 e del Premio Pulitzer nel 1954, e fu qui che in un profondo stato di depressione, ormai dipendente da alcol e farmaci ebbe l’infarto che causò il ricovero nel Sanatorio di Byhalia e la successiva morte il 6 luglio del 1962.
Il suo sepolcro si trova nel vicino St. Peter’s Cemetery, come dice il segnale che ne indica la sepoltura… twenty steps east of this marker.
Sulla sua tomba penne, matite, biglietti di scrittori in erba ed ammiratori da ogni parte del mondo.
E l’immancabile “compagna” di vita e di lavoro, la sua bottiglia di whiskey Jack Daniel’s.
“La mia esperienza mi ha portato alla conclusione che gli strumenti fondamentali per il mio lavoro
sono carta, tabacco, cibo ed un po’ di whiskey”
(William Faulkner)