Organizzare un viaggio in America.
Quali sono i primi consigli e le informazioni realmente utili da dare per creare un itinerario “su misura”?
Perché non iniziare dalla scelta della destinazione, dalla selezione dei voli e dai mezzi di trasporto da utilizzare una volta atterrati?
Gli Stati Uniti sono un paese immenso, 50 stati, 10 milioni di km quadrati, 300 milioni di abitanti ed un variegato mix di climi, fusi, paesaggi, meraviglie naturali, tradizioni e culture.
Difficile riuscire a vedere tutto, anche in più volte. Io stessa dopo tanti anni e viaggi ancora mi meraviglio nel constatare la varietà e la ricchezza dei luoghi sorprendenti che questo immenso paese ha da offrire dal punto di vista turistico.
Da uno spunto, da un articolo letto, da un luogo visto in tv o raccontato da qualche amico che ha particolarmente colpito la vostra immaginazione. E’ così che sono nati i miei itinerari più belli e seguiti.
E’ l’emozione nel pensare ad una nuova destinazione che nella maggior parte dei casi rende poi il viaggio stesso unico ed indimenticabile.
Non abbiate paura di puntare il dito su un piccolo luogo segnato sulla mappa che sognate da tempo, anche se poco “gettonato” o poco turistico non vuol dire che non sia altrettanto fattibile ed interessante.
Che siano i grandi parchi dell’ovest, le capitali della musica americana, le città del vecchio sud, quelle storiche della east coast, o un piccolo sperduto villaggio indiano del Sud Dakota che tanto ricorda un vecchio film visto in tv.
Di solito individuo una singola destinazione che mi ha particolarmente incuriosita – spesso per i motivi più disparati – ed attorno a quella costruisco il mio itinerario.
Come, per farvi un esempio, nell’ultimo viaggio in New Mexico. Desideravo visitare per bene le White Sands National Monument e studiando la mappa e gli spostamenti giornalieri con l’auto é venuto fuori uno splendido itinerario di tre giorni che ho poi collegato ad un altro percorso in Texas e successivamente in Louisiana.
Quindi ricapitolando, nulla di più semplice che aprire una cartina degli USA, individuare la nostra meta principale ed iniziare a studiare i luoghi vicini cercando di farli rientrare all’interno di un itinerario ben preciso, calcolando i giorni a disposizione, gli spostamenti (auto, treno, bus) e le città più vicine per l’arrivo e la partenza con aeroporto internazionale, per evitare inutili e lunghi scali.
Ecco, una volta stabilito il percorso, o una parte importante di esso, potrete pensare ai voli intercontinentali e a come ottimizzare i tempi per gli spostamenti.
Dunque, una volta creato l’itinerario e/o individuate le città su cui arrivare e/o ripartire, conviene dedicarsi subito alla ricerca dei voli, e nel farlo é opportuno tenere presente alcune cose.
I voli diretti, che nel caso degli Stati Uniti sono operati solo sulle destinazioni più importanti, sono sicuramente i più comodi ma quasi sempre i meno convenienti.
In termini economici ma anche di ottimizzazione dei tempi conviene sempre tenere presente la durata totale del volo. Mi spiego meglio, è inutile fare un solo scalo per poi magari aspettare 6/7 ore il volo successivo, meglio allora effettuare due scali intermedi con tempi di interconnessione più veloci e convenienti.
Valutate sempre i tempi delle coincidenze. Spesso un volo con una buona quotazione può nascondere una tempistica di scalo o troppo lunga (ed allora conviene valutare l’opzione sopra) o troppo corta con il conseguente rischio di perdere la coincidenza (in tal caso la compagnia dovrebbe procedere ad una “riprotezione” sul primo volo disponibile) o il bagaglio.
Controllate sempre, una volta trovata un’offerta A/R molto vantaggiosa, gli aeroporti di arrivo e partenza, talvolta sono lontanissimi dai centri cittadini e una volta acquistato il volo impongono un‘ulteriore spesa non prevista sul come raggiungerli, specie se non avete valutato di noleggiare un’auto.
Calcolate che avere una certa flessibilità di date permette di risparmiare parecchio.
In tal caso l’ideale sarebbe prenotare fino a 3/4 mesi prima della data di partenza: muovendovi troppo presto potreste trovare ancora poche informazioni sulle date in cui il volo costa meno mentre arrivando troppo sotto data potreste non trovare più disponibilità di posti.
Inoltre se si ha flessibilità con le date potrete cercare – tanto sui siti delle compagnie quanto sui motori di ricerca ad hoc – i voli per differenza di prezzo.
E’ importante sapere che i costi medi di un volo per gli Stati Uniti variano notevolmente in base alla destinazione – di solito quelli verso la East Coast sono più economici – ed al periodo. Valutate, laddove possibile e compatibilmente con le vostre esigenze, la possibilità di muovervi in bassa stagione sulla destinazione prescelta.
In base alla mia esperienza é sempre meglio, se non avete già un’agenzia di fiducia a cui rivolgervi, monitorare i siti delle compagnie aeree più quotate (e non tanto per una questione economica ma anche e soprattutto per l’affidabilità in caso imprevisti, che purtroppo possono capitare) e magari iscriversi alle loro newsletter di modo da essere sempre al corrente sulle eventuali offerte e promozioni.
Per quanto mi riguarda da tempo volo negli USA principalmente con Lufthansa, una scelta dettata dall’esperienza e dal buon senso.
In caso di imprevisti (dipendenti o meno dalla compagnia) ho sempre ricevuto un’ottima assistenza, ho avuto modo di acquistare numerosi voli in promozione (grazie anche alla newsletter) ed utilizzando la carta miglia miles and more ho usufruito già di diversi voli gratuiti A/R in Europa.
Una volta stabilito l’itinerario ed acquistati i voli resta da decidere come muoversi all’interno del percorso segnato.
Esistono diverse opzioni, le elencherò una ad una con pregi e difetti affinché voi possiate valutare quella o quelle (non é detto che non se ne possa utilizzare più di una nel medesimo percorso) più adatte alle vostre esigenze.
Di sicuro il mezzo di trasporto più utilizzato, e gettonato, in un lungo on the road americano.
Noleggiare un’auto consente una certa libertà di movimento e la possibilità di decidere, dietro ad un’indicazione, un cartello visto per caso o un consiglio ricevuto sul posto, di aggiungere o variare una tappa senza troppi problemi.
E’ importante valutare bene il fattore tempo ed ottimizzarlo in base agli spostamenti ed ai rifornimenti: considerate soprattutto le lunghe distanze tra una tappa e l’altra, specie nei grandi spazi del Mid e South West e della West Coast.
Per noleggiare un auto é necessario essere in possesso di patente italiana in corso di validità, di patente internazionale nel caso di passaggio negli stati americani che la consigliano (a personale discrezione la scelta di farla o meno) e di una carta di credito, non ricaricabile, intestata al titolare del noleggio.
Non é obbligatoria ma vivamente consigliabile una buona copertura assicurativa per il/i guidatori, considerato il ferreo rispetto delle regole negli USA e la totale assenza di copertura medica gratuita in caso di bisogno. Meglio andare sul sicuro.
Quello dell’on the road americano fatto rigorosamente in auto é ormai un mito tutto europeo, mi spiego meglio.
Oggi gli americani non si sognerebbero mai di noleggiare o prendere un auto per spostarsi, per il puro gusto di farlo, da New York a Los Angeles per circa 4500 km perdendo una gran quantità di tempo.
E’ un loro retaggio storico/culturale che é rimasto nel nostro immaginario collettivo, quell’America di una volta dei film e delle serie tv che spinge ogni anno milioni di visitatori e appassionati a ripercorrere in auto le tratte rese celebri dalla letteratura americana, tipo la Route 66, la Lincoln Hwy, la Pacific Highway o la Great River Road.
Un’esperienza emozionante che consiglio di fare almeno una volta ma che, in base alla mia esperienza di travel writer specializzata in viaggi negli States, purtroppo non piace a tutti.
Insomma esistono persone che non se la sentono di muoversi in auto e che preferiscono spostarsi in maniera differente senza impegnarsi troppo nella guida o nei percorsi stradali.
Una valida alternativa in questo caso é costituita da una ricca rete di treni ed autobus, particolarmente presente nel sud e nella east coast del paese, che collegano buona parte delle città americane tra loro.
Si tratta dei treni Amtrak (e delle piccole compagnie locali recuperabili nei vari siti delle stazioni ferroviarie) e degli autobus Greyhound e Megabus. Le tratte (e le multi-tratte, nel caso si voglia creare un itinerario predefinito) sono facilmente prenotabili, spesso a prezzi molto convenienti, sui siti ufficiali delle singole compagnie.
Considerata l’impressionante estensione degli Stati Uniti d’America, per facilitare gli spostamenti agli stessi americani tra i vari stati e città, diverse compagnie tra cui non solo American Airlines, United e Delta ma anche varie low cost locali hanno creato tutta una rete di tratte e di tariffe spesso interessanti per volare con facilità da una parte all’altra del paese. Qui troverete tutti i collegamenti e le relative compagnie e prezzi.
Se devo essere sincera a me piace molto variare durante i miei viaggi ed alternare le tratte in auto nei territori più selvaggi e curiosi del west e del sud, a quelle in bus e treno sugli storici percorsi della east coast, le stazioni tra l’altro sono quasi sempre centralissime e comode.
Talvolta utilizzo qualche volo interno per risparmiare anche un’intera giornata di viaggio, magari saltando un percorso in cui so che non c’é poi molto da vedere o che conosco già molto bene.
Con la cifra risparmiata con il volo in offerta riesco a coprire l’eventuale spesa extra del drop off, ovvero la riconsegna a pagamento dell’auto in un luogo differente da cui l’ho noleggiata.