Visitare New York: ispirazioni, consigli utili e curiosità per vivere ed organizzare al meglio la scoperta della Statua della Libertà.
Visitare New York, un viaggio ed un’emozione senza fine!
Una città dal fascino irresistibile, che appassiona e cattura l’attenzione del visitatore come poche altre al mondo, lasciandolo andar via già con la promessa di un ritorno.
New York è una vera e propria calamita, e non è difficile comprenderne il motivo: la sua è una bellezza a dir poco singolare, fatta di tante sfumature, i grattacieli, i musei, i parchi, i quartieri ed i locali tipici, che non possono non essere visti, o forse sarebbe meglio dire “vissuti”, almeno una volta nella vita.
È vero, è anche una città caotica, ma una volta arrivati si finirà per amarla anche per quello, perché elemento fondamentale della sua speciale magia che cattura, coinvolge e travolge il visitatore, rendendolo parte integrante di essa.
Inutile – allora – cercare gli aggettivi migliori per una descrizione che risulti quanto più fedele possibile, e che possa preparare il viaggiatore a ciò che lo attenderà. New York non può essere spiegata, ma solo vissuta, prendendo parte al grande spettacolo che è in grado di offrire in qualsiasi periodo dell’anno ed in ogni suo singolo luogo, percorso, quartiere e distretto.
New York è una città dai mille volti ed anime, e dunque dalle tante opportunità, sia per chi desidera vivere la metropoli nella sua interezza, sia per chi, invece, predilige luoghi di maggiore pace e relax, per fermarsi a godere con calma della sua bellezza più “discreta”.
Ecco, dunque, che non potrà mancare all’appello Times Square, negli anni divenuta il simbolo della metropoli americana, con lo scintillio delle sue luci, gli artisti di strada, i negozi alla moda, i taxi ed i cartelloni pubblicitari, che costituisce il nucleo primario da cui si sprigiona l’energia di Manhattan, e tappa imperdibile per chi vuole calarsi nel vivo della metropoli stessa respirandone la sua più caratteristica essenza.
Ma non potranno – analogamente – essere trascurate attrazioni come l’Empire State Building, il grattacielo più famoso di New York con le sue due terrazze panoramiche, o il Top of the Rock, l’osservatorio panoramico situato in cima al GE Building, il principale grattacielo del Rockefeller Center, la Freedom Tower che ha preso il posto delle Twin Towers, o i nuovissimi The Edge, la cui terrazza panoramica esterna, la più alta dell’emisfero occidentale, è stata inaugurata ad ottobre 2021 nell’ultimo complesso architettonico di Hudson Yards, e l’osservatorio esperienziale SUMMIT One Vanderbilt adiacente alla storica Grand Central Terminal.
E potrei davvero continuare con un elenco infinito di cose da fare e vedere in città!
Se si desidera, invece, andare via dalla calca e dai posti più affollati per beneficiare di quiete e tranquillità, nessun problema: Central Park è il luogo giusto, da percorrere a piedi o servendosi di una bici a noleggio.
E che dire, parlando ad esempio di luoghi più insoliti, di Pomander Walk? Un sito probabilmente poco conosciuto, perché non aperto al pubblico, ma visitabile solo su invito o con tour guidati. Un insieme di appartamenti nell’Upper West Side di Manhattan, tra la Broadway e West End Avenue, che per lo stile che li caratterizza, fatto di case dalle finestre colorate e di giardini curati meticolosamente, ricorda tanto l’universo lontano dell’Inghilterra vittoriana.
Indipendentemente dalle passioni e dalle singole inclinazioni non può in ogni caso assolutamente mancare nel proprio itinerario una visita alla Statua della Libertà, uno dei luoghi-simbolo più rappresentativi della città. Scopriamo allora come raggiungerla, non senza prima averla conosciuta un po’ più da vicino.
La Statua della Libertà accoglie i visitatori provenienti da tutto il mondo, con i suoi 93 metri di altezza – 46 metri senza il piedistallo – la struttura interna d’acciaio e quella esterna in rame.
Una grandezza che la rende visibile già a 40 chilometri di distanza, quale segno di buon auspicio per i viaggiatori che la scorgevano dal mare, e che vedevano in essa la possibilità di ricominciare la propria vita in un posto nuovo, dando seguito ai sogni coltivati.
Sita all’entrata del porto verso l’Hudson River, al centro della baia di Manhattan, la Statua della Libertà fu realizzata dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, in collaborazione con Gustave Eiffel, il creatore dell’omonima torre, che ne progettò la struttura interna.
Donata dalla Francia agli Stati Uniti in occasione del centenario della Dichiarazione di Indipendenza, quale segno di amicizia tra i due popoli, questo iconico monumento fu aperto al pubblico solo nel 1886. Ma come visitarlo? Pensare di escluderlo dal proprio itinerario è pressoché impensabile… è anche vero, però, che raggiungerlo non è propriamente agevole. La soluzione ottimale, allora, è quella di una Crociera alla Statua della Libertà, soluzione che permetterà una visita rapida e confortevole al tempo stesso, beneficiando – tra l’altro – di spettacolari vedute panoramiche su Manhattan e sulle altre isole della New York Bay.
Un’occasione imperdibile per contemplare la magnificenza di Lady Liberty, o, con il suo nome per esteso, Liberty Enlightening The World ovvero “La Libertà che illumina il mondo”. Raffigurante una donna dal capo incoronato e dalla lunga toga, che sorregge con fierezza nella mano destra una fiaccola, simbolo del fuoco eterno della libertà, e nella sinistra una tavola con inciso in numeri romani il giorno dell’Indipendenza Americana, il 4 Luglio 1776. Ai piedi, invece, le catene spezzate sono l’emblema della fine del potere monarchico europeo, mentre le punte della corona simboleggiano i sette mari e i sette continenti.
Tante sono le curiosità legate alla Statua della Libertà, tanti i retroscena che aggiungono ancor più valore – se possibile – al monumento simbolo di New York.
Come già detto, essa fu un dono dei Francesi, ma il cammino per giungere in America fu tutt’altro che agevole: smontata in 300 pezzi contenuti in ben 214 casse, essa viaggiò sulla piccola nave mercantile Isère, che rischiò di naufragare a causa di una tempesta.
Sin dalla sua inaugurazione la Statua della Libertà fungeva da faro che segnalava l’accesso alle navi nella New York Bay aiutandole a raggiungere i moli di approdo.
Il suo colore originario era un brillante rossastro/marrone, tipico dei pannelli di rame sagomati, con cui è rivestita tutta la struttura. Con il trascorrere del tempo però, il rame si è ossidato a causa della costante esposizione agli agenti climatici ed atmosferici, conferendo alla Statua l’attuale e caratteristica colorazione grigio-verdognola.
E che dire poi del volto della Statua stessa? Sembra che lo scultore Bartholdi si sia ispirato nella sua realizzazione ai lineamenti della madre Charlotte, mentre per quel che riguarda l’intera figura sono le dee dell’antichità – la dea egizia Iside, la babilonese Semiramide e la romana Libertas – ad aver fornito l’ispirazione.
Non molti sanno inoltre che la fiaccola originale fu danneggiata durante la prima guerra mondiale, e sostituita definitivamente nel 1986, l’originale la si può ammirare nell’attiguo, nuovissimo museo dedicato alla storia di Lady Liberty. Così come è interessante sapere che per accedere alla corona della Statua della Libertà – punto più alto per godere di una vista mozzafiato – bisogna cimentarsi in ben 354 gradini! Una sfida certamente non alla portata di tutti, specie se si soffre di vertigini o di claustrofobia.
Non resta, allora, che definire i dettagli, organizzando la propria visita e preparandosi alle splendide foto che si scatteranno e a tutte le emozioni che la crociera regalerà per un’esperienza coinvolgente ed unica nel suo genere, perché unica è la città di New York, con la sua bellezza e le tante “sfaccettature” che la rappresentano, con i suoi panorami variegati e le tante anime che conquistano sempre, inevitabilmente.
Articolo scritto in collaborazione con hellotickets.it