Storie e curiosità su New York: vi racconto dell’Hotel Algonquin e della nascita della Tavola Rotonda dell’Algonquin, il “circolo vizioso” della Jazz Age in cui i più quotati scrittori, critici, attori e letterati si riunivano nella Nyc degli anni’20. Da Dorothy Parker a Edna Ferber ad Alexander Wollcott, 10 anni di scritti e “pezzi” memorabili, pièce teatrali, battute graffianti e vignette satiriche che segnarono l’epoca della sperimentazione e del Proibizionismo.
È il 1920. Gli Stati Uniti sono in fermento.
Vivono a pieno – in un’altalena di emozioni, privazioni, decadenza, teatrale tragicità e progresso – quella che passerà alla storia come The Jazz Age, il decennio 1918-1928 che dalla fine della Prima Guerra Mondiale, attraverso i ruggenti anni ’20, condurrà alla Grande Depressione.
Sono gli anni del Proibizionismo, dei gangster e delle vite vissute all’eccesso, della sperimentazione in ogni campo dello scibile umano e della nascita del Futurismo, gli anni della musica di George Gershwin e della consacrazione del Jazz, il genere musicale proveniente da New Orleans che incanterà Chicago e New York e che darà poi il nome all’intero decennio.
Anni che Francis Scott Fitzgerald immortalerà nella sua opera più famosa, Il Grande Gatsby, e nei suoi Tales of the Jazz Age.
Gli stessi anni in cui a New York City, alcuni scrittori, giornalisti, editori, attori, musicisti, immersi in una nuvola di fumo e alcool, prendono l’abitudine di incontrarsi a pranzo all’Algonquin Hotel, nei pressi di Times Square, per scambiarsi idee, pensieri (più o meno) brillanti, insulti, giochi di parole, umorismo e citazioni graffianti, senza alcun rispetto tanto per le convenzioni sociali quanto per essi stessi.
Nasce così la Tavola Rotonda dell’Algonquin, detta anche Il Circolo Vizioso.
Un sodalizio di “Algonquin Wits”, i cosiddetti “arguti dell’Algonquin”, fatto di pranzi, bevute, viaggi, articoli irriverenti e di bozze vere e proprie opere teatrali, che durerà per tutto il decennio.
Chi furono realmente gli “Algonquin Wits”?
Personaggi del calibro di Dorothy Parker, Robert Benchley, Alexander Woollcott, George S. Kaufman, Harold Ross. Ma anche personalità inizialmente meno conosciute, come Edna Ferber, che – anche grazie all’esperienza del Circolo Vizioso – vinceranno poi premi Pulitzer, Academy Awards, O. Henry Awards e lauree honoris causa.
“Questo è il bello di New York.
È sempre un pò più di quanto avessi sperato.
Ogni giorno, lì, è decisamente un nuovo giorno”.
(Dorothy Parker – New York, 1928)
La leggenda metropolitana racconta che la Tavola Rotonda dell’Algonquin nacque per una situazione del tutto fortuita, nel 1919.
L’agente teatrale John Peter Toohey, contrariato dall’operato del critico teatrale del New York Times, Alexander Woollcott, lo invitò a pranzo nella Pergola Room dell’Hotel Algonquin, con la scusa di farsi raccontare l’esperienza come inviato in Europa sul fronte della Prima Guerra Mondiale, finendo poi in realtà con attaccarlo con battute graffianti e sottili insinuazioni.
Contrariamente alla previsione di Toohey, Alexander Woollcott fu talmente divertito dalle sue esternazioni da suggerire di incontrarsi a pranzo con una certa frequenza per dare libero sfogo non solo alle critiche ed alle battute feroci ma anche ai progetti ed alle idee brillanti. I due progressivamente coinvolsero altri critici, agenti, artisti e letterati della loro cerchia, tuttavia aumentati di numero furono costretti a spostarsi nel grande tavolo rotondo della Rose Room, dando vita così ufficialmente al Circolo Vizioso della Tavola Rotonda dell’Algonquin.
La scelta del nome fu ispirata dal vignettista Edmund Duffy del Brooklyn Eagle, che aveva disegnato una caricatura con i membri del gruppo vestiti da cavalieri medievali seduti a una tavola rotonda.
Tra i membri più rappresentativi del gruppo figuravano il giornalista Franklin Pierce Adams, Robert Benchley, caporedattore di Vanity Fair e successivamente attore, Dorothy Parker, critica, autrice di racconti e scrittrice per Vanity Fair e Vogue, la giornalista ed attivista per i diritti delle donne, Ruth Hale, assieme a suo marito Heywood Broun, giornalista sportivo. Ed ancora George S. Kaufman, drammaturgo e regista, Harold Ross, editore del The New Yorker, l’attrice Peggy Wood, la scrittrice Edna Ferber, autrice de Il Gigante (da cui poi fu tratto il film con James Dean) e vincitrice del Pulitzer per So Big, oltre naturalmente ai fondatori John Peter Toohey ed Alexander Woollcott.
Per circa dieci anni i membri del circolo segnarono l’epoca della Jazz Age, condividendo non solo pranzi, poker e giochi, ma anche idee, viaggi – soprattutto quelli frequenti a Neshobe Island, un’isola nel bel mezzo del Lago Bomoseen in Vermont, di proprietà di Woollcott – libri, editoriali ed articoli sui maggiori giornali dell’epoca, trovando persino il tempo di scrivere una commedia, No Sirree!, divenuta poi una pièce teatrale di successo.
Al principio degli anni’30, così come era inspiegabilmente nato, il Circolo Vizioso si sciolse, naturalmente, anche se alcuni membri rimasero amici per molto tempo dopo la sua fine.
Nel 1994 esce negli Stati Uniti il film Mrs. Parker and the Vicious Circle, di Alan Rudolph e Robert Altman.
Di seguito il trailer in inglese.
Non c’è alcun dubbio che il Circolo Vizioso della Tavola Rotonda dell’Algonquin ha segnato in maniere indelebile non solo la Jazz Age ma anche l’evoluzione culturale, artistica e letteraria che New York ha subito poi lungo tutto il corso del 1900, contribuendo non poco a renderla quella città accattivante, magnetica ed unica al mondo che è oggi.
E se volessimo ripercorrere a modo nostro, oggi, i luoghi del Circolo Vizioso dell’Algonquin?!
Potremmo muoverci a piedi tra City Hall Park, in Lower Manhattan, dove all’epoca sorgeva la vera City economica ed editoriale della Jazz Age, molti dei suoi vecchi edifici sono ancora lì a testimoniare quell’affascinante passato, Times Square ed i suoi dintorni, per rivivere l’epopea di Vogue, del New Yorker e del NY Times, e naturalmente l’Hotel Algonquin.
The Algonquin Hotel, oggi completamente rinnovato come Autograph Collection, si trova ancora nella sua posizione storica, nei pressi di Times Square, tra la 59h W e la 44th St.
Potete chiedere di vedere gli interni e la famosa Rose Room, o decidere di pernottare qui e prenotare – per tempo, l’attesa è decisamente lunga – il vostro pranzo al tavolo rotondo della Rose Room, proprio come ai tempi del Circolo Vizioso.