In Inglese
“New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine.
Per quanto la esplorasse, arrivando a conoscerne a fondo strade e quartieri, la città lo lasciava sempre
con la sensazione di essersi perduto.”
(Paul Auster)
New York insolita.
Quasi un universo parallelo fatto di luoghi, aneddoti, storie, personaggi.
Frammenti sparsi di una città vera, vissuta, se possibile ancora più sorprendente, che talvolta rende il meglio di sé al di fuori dei soliti – sempre splendidi certo, specie per chi arriva qui per la prima volta – itinerari turistici.
Ci vuole passione ed un pizzico di curiosità per andare oltre le prime impressioni e riuscire ad intravedere le dinamiche, le potenzialità e la sorprendente offerta di un luogo unico al mondo, un variegato microcosmo di culture, tradizioni, persone (e personaggi), avvenimenti, vita.
Così ho pensato – basandomi sempre sulla mia esperienza diretta – di raccontarvi e mostrarvi alcuni dei luoghi (in realtà ce ne sono molti altri ancora di cui val la pena parlare, e lo farò presto) più originali che la città, a mio parere, ha da offrire.
Si tratta di piccole curiosità, di percorsi di cui io stessa fino a poco tempo fa ignoravo l’esistenza, di locations cinematografiche, letterarie, di memorie storiche e siti legati ad aneddoti ed episodi decisamente inusuali eppure sorprendentemente connessi nei modi più bizzarri ed originali.
Leggete e decidete cosa fa al caso vostro (ce n’è davvero per tutti i gusti), le informazioni dettagliate vi consentiranno di raggiungere questi luoghi in totale autonomia, e se avete altri siti inusuali da segnalare non esitate a lasciare un commento… un sicuro valore aggiunto a questo post!
Contattaci per il tuo viaggio negli USA
Avevo letto tempo fa dell’edificio in Art Decò del vecchio Daily News e così nel corso della mia ultima visita in città sono andata a curiosare. Lo stabile si trova sulla 42h street, a poche centinaia di metri da Grand Central Terminal.
Nell’atrio – visibile dall’esterno grazie ad un’ampia vetrata ed accessibile a tutti – è ancora possibile ammirare il vecchio globo del Daily.
Una specie di curioso mappamondo gigante costruito negli anni ’30, dipinto a mano, che ruota seguendo i tempi ed i gradi dell’inclinazione terrestre.
Nei raggi del pavimento sono segnate le distanze in miglia da tutte le città del mondo verso New York… beh nessuna meraviglia, negli anni ’30 Ny iniziava davvero ad essere il centro del mondo!
Piccola chicca per gli appassionati di cinema.
Lo sapevate che fu proprio questo giornale ad ispirare il Daily Planet del personaggio dei fumetti di Superman!?
E che qui furono girate alcune scene del film del 1978 con Christopher Reeve nei panni del giornalista Clark Kent?
Io fossi in voi un giretto lo farei, l’indirizzo esatto é 220 42h east, poco distante da uno dei grattacieli più belli di New York, il Chrysler Building (se avete tempo entrate a dare un’occhiata anche qui, nell’atrio scoprirete degli splendidi murales anni ’30).
Quanti di voi ricordano il film “Quando la moglie é in vacanza“, con Marylin Monroe?
Avete presente il momento in cui l’attrice si ferma su una griglia della metropolitana sfruttando il vento fresco per rinfrescarsi dalla calura estiva, cercando di tenere a bada la gonna che si solleva?
La scena – che ha consacrato la Monroe a star del cinema – é stata girata a Manhattan nell’estate del 1954, in una delle strade più conosciute della città, oggi la famosa griglia esiste ancora anche se il contorno (edifici e negozi soprattutto) é un po’ cambiato. Il punto esatto, per chi fosse interessato, si trova sulla Lexington tra la 52th e la 51th street.
Come ho fatto a trovarla?
Semplice, avevo letto tempo fa della location in un articolo del The Newyorker, anche se non era specificato l’incrocio preciso. E’ bastato riguardare un vecchio video del dietro le quinte del film per individuare il numero civico corrispondente e riportare la posizione sulla google map, nulla di complicato insomma.
E chi lo ha detto che a New York gli allestimenti e le esposizioni artistiche sono solo nei musei!
Avete mai sentito parlare di “Life Underground”? Provate a fare un giro della metro della 14h street.
Curiosi e panciuti personaggi in bronzo raccontano i contrasti di una città in cui vivere non è semplice ma da cui separarsi, probabilmente, non solo è più difficile ma addirittura impossibile.
Spicca tra tutti Moneybags, l’omino simbolo dell’esposizione, la caricatura di un famoso “boss” della finanza – che a fine ‘800 sottrasse un numero considerevole di dollari agli investitori – che domina e cattura l’attenzione di tutti.
La “mostra” (permanente) si estende lungo i binari – e sotto le scale di accesso – della linea L della metro 14th street/8thAve.
Si tratta di un vero e proprio set cinematografico a cielo aperto, una piccola traversa tra la Broadway e Lafayette St. accessibile sia da Canal street che dall’opposta White street.
Edifici in mattoni con scale antincendio logorate dal tempo e dalle intemperie, graffiti ovunque, porte sbarrate che celano chissà quali misteri e spazzatura un po’ ovunque, il set ideale per un numero indefinito di scene di film girate guarda caso proprio qui.. spesso infatti capita di non poter accedere a causa dei divieti per “riprese in corso”.
Non si sa mai che vi ritroviate nel bel mezzo di un’importante produzione hollywoodiana.
Un doveroso “salto” nel Lower East Side per raccontarvi un luogo – forte, intenso ed autentico – che difficilmente troverete nelle guide o nei post di viaggio su New York, la St.Augustine’s Episcopal Church, risalente al 1829.
Al suo interno è preservata con estrema cura una delle ultime “Slave Gallery” esistenti.
Si tratta di una balconata in legno, invisibile alla platea dei “bianchi”, dove per buona parte dell’800 durante le funzioni domenicali venivamo letteralmente stipati gli schiavi neri avvicinatisi al cristianesimo.
Salire quelle anguste scale, ritrovarsi in una soffocante soffitta, in un luogo immutato per più di 200 anni e percepire l’angoscia ed il dolore ed allo stesso tempo la speranza e la fiducia nella preghiera delle migliaia di persone passate di qui nel corso del tempo è qualcosa di indescrivibile a parole.
La Galleria degli Schiavi non è accessibile senza prenotazione, bisogna contattare William Gordon (il numero per fissare una visita guidata é 212 673 53100), il gentile custode che funge anche da guida – sembra che i suoi bisnonni da schiavi abbiano frequentato questo luogo per diverso tempo – una persona splendida ed appassionata nel raccontare la storia della chiesa e la vita e le sofferenze dei suoi antenati.
La St. Augustine’s Church si trova al 333 di Madison St. nel Lower East Side. Conviene raggiungere la fermata della metro East Broadway (linea F arancione) e proseguire lungo Madison Street per circa un km fino a raggiungere la chiesa, inglobata nell’omonimo complesso scolastico. La visita é gratuita ma é comunque gradita un’offerta.
Mi dicono – io non ho avuto modo di assistere – che il Gospel domenicale sia davvero incredibile, motivo in più per visitarla di domenica, se possibile!
Una tipica e deliziosa cittadina americana “di provincia” con una storia affascinante che risale ai tempi della colonizzazione olandese.
Famosa per aver dato i natali a Frank Sinatra e per “ospitare” la Carlo’s Bakery (al 95 di Washington St.), la pasticceria di Buddy Valastro, il cosiddetto “Re delle torte”.
Ok sfatiamo il mito, in giro per New York si trovano cupcake, red velvet e cannoli ripieni decisamente migliori, però vuoi mettere il gusto di visitare uno dei locali più famosi della real tv!?
Io – lo ammetto – l’ho apprezzata molto di più per l’architettura ed il suo stile “vecchia America”, per i tempi “rilassati”, per i caffè con angoli lettura, per i vecchi edifici in mattoncini rossi con le tipiche scale antincendio e per la meravigliosa vista sull’Hudson River e Manhattan dal Pier 6.
Ci si arriva facilmente con il PATH Train che parte nei pressi di Penn Station (sulla 33th street), 4$ il costo del biglietto A/R e circa 15 minuti di percorrenza.
Se avete un paio d’ore a disposizione, magari verso il tramonto (garantisco foto spettacolari), fateci un salto.
Se volete farvi un’idea di come doveva essere Ny a cavallo tra ‘800 e ‘900 allora dovete recarvi ad Harlem, più precisamente in Washington Heights per visitare uno dei distretti storici più antichi e perfettamente preservati sino ad oggi.
Si tratta delle 50 case a schiera in legno e mattoni rossi della piccola strada acciottolata di Sylvan Terrace, un complesso di abitazioni costruite dai Morris-Jumel, facoltosi proprietari terrieri della vicina Morris Jumel Terrace & Mansion (la casa più antica di New York, ad oggi accessibile ai visitatori) per i loro dipendenti e subordinati e successivamente vendute.
Oggi l’intera area, considerata uno dei luoghi più preziosi per la memoria storica della città, é inserita (e debitamente preservata) nel National Register of Historic Places di New York.
Per raggiungere Sylvan Terrace scendete alla fermata metro 163th St. Amsterdam Ave, linea blu, Harlem. Proseguite lungo St. Nicholas Ave fino ad imboccare sulla sinistra la scalinata per Sylvan Terrace.
Una New York insolita che non smette mai di stupire e sorprendere, e non é certo finita qui.
C’é ancora tanto da mostrare e raccontare, magari anche in maniera più approfondita con post specifici e mirati per rendere la vostra esperienza newyorkese ancora più ricca, intensa e vera.
So, stay tuned and… enjoy the city!
Contattaci per il tuo viaggio negli USA
12 Comments
Grazie Simona, bellissimo articolo ! Quello che scrivi è molto originale e mi interessa moltissimo, io sono innamorata di New York e a breve sarò lì per la prima volta!!! Sono, appunto alla ricerca di questi particolari che tu ben descrivi . Vorrei scoprire New York nella sua vera essenza . Grazie continuerò a leggerti con grande curiosità.
A presto, con stima
Antonella
Grazie a te Antonella, per le parole e per essere passata di qui 🙂
Buonissima New York, vedrai ti sorprenderà…
Grazie per l’articolo Simona!
Favoloso come sempre.
Mi rendi sempre più curiosa e affascinata dagli Stati Uniti!
A presto
Valeria
Grazie a te Valeria!
Il mio obiettivo è proprio quello di raccontare l’universo Stati Uniti nella sua impressionante varietà, e studio tanto x questo.
Un caro saluto,
Simona
Io da amante alla follia di Ny (15 volte in 10 anni) non sapevo dell’esistenza di questa meraviglia e sono curiosissimo di scoprire questa perla nel mio prossimo travel spero questo autunno non vedo l’ora grazie 1000 Simona ti seguirò con attenzione ti ho scoperto ora!!! Grazie!!!!!
Grazie a te Andrea e benvenuto!!
Come sempre articolo utile e originale 🙂 grazie sarò nuovamente a Maggio prossimo a New York e alcune cose stavolta non voglio perderle.. La St. Augustine’s Church sarà una di queste 🙂
Mi fa piacere, Giada!
L’idea e’ proprio quella di offrire nuovi spunti su Ny, al di la’ delle solite attrazioni 🙂
Bellissime immagini,non sono mai stata a New York.
Saluti
Grazie Mariangela!
Ti auguro di andarci presto…
Complimenti, sono indicazioni molto molto interessanti e fuori dall’ordinario, grazie mille
Grazie Alessandro!