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I luoghi storici di New York.
Portali spazio-temporali da attraversare per riscoprire la città nelle sue epoche passate e ritrovarsi al fianco di uomini, donne e grandi personaggi del passato ad ascoltare i racconti e le idee folli e visionarie su quella che sarebbe stata la “loro” New York del futuro.
Un modo differente, accattivante ed insolito di esplorare e conoscere ancora più approfonditamente Nyc.
Come nel caso del Woolworth Building, uno dei più preziosi, affascinanti ed importanti edifici storici di Lower Manhattan.
Vi parlo di un periodo – quello a cavallo di due secoli – in cui Lower Manhattan (e non Midtown) era davvero considerata il centro del mondo.
Di quello che tra fine ‘800 ed inizio ‘900 rappresentava il cuore e l’anima degli edifici commerciali, finanziari, governativi e delle maggiori testate giornalistiche di tutti gli States.
Del primo affascinante edificio che ospitò il New York Times, del maestoso City Hall, di Wall Street, della Federal Hall – la prima “Casa Bianca” della storia – dei lingotti della Federal Reserve, ed ancora dei grandi architetti, dell’art decò, dei magnati, dei collezionisti, delle prime corse in subway dell’high society newyorkese, da quella raccontata benissimo ne “L’età dell’innocenza” a quella – in parte colata letteralmente a picco – del Titanic.
E dello splendido ed imponente Woolworth Building che ebbe a partire dal 1913 e per ben 17 anni il primato di edificio più alto al mondo, molto prima dell’Empire State Building.
Un tripudio di arte gotica, romanica ed ingegneria d’avanguardia.
Quando il Woolworth Building fu completato – ed inaugurato con un’impressionante spettacolo di luci e suoni – nel 1913, divenne a tutti gli effetti il grattacielo più alto e tecnologico al mondo.
Un’edificio spettacolare per l’epoca, osannato dai giornali e dagli stessi cittadini per il suo profilo gotico, per le bellissime vedute dall’osservatorio (aperto al pubblico purtroppo solo fino al 1941, definito dalla critica “uno dei più spettacolari view point su Lower Manhattan”) e, soprattutto, per la sua imponente torre centrale con vertiginose verticali sincopate che rilanciava il dinamismo della New York moderna, legata visceralmente al suo passato ma inevitabilmente aperta al suo luminoso futuro.
I piani superiori dell’edificio richiamavano le grandi cattedrali europee mentre dall’ingresso principale un imponente portale in stile Tudor apriva l’accesso ad una hall immensa che ricordava una navata romanica, impreziosita da mosaici bizantini, cornici dorate e murales.
Al suo interno una delle prime gallerie dedicate allo shopping “self-service” dove i clienti potessero servirsi da soli senza il supporto di addetti alle vendite, con annessi ristoranti, ascensori ultra moderni ad alta velocità, appartamenti di lusso con relativi impianti per produrre energia elettrica, riscaldamento, raffreddamento, approvvigionamento idrico ed un innovativo ed ingegnoso sistema antincendio, oltre ad una piscina con centro benessere a al primato di essere il primo edificio nell’intera Manhattan ad avere un ingresso diretto alla linea della metropolitana.
Il Woolworth Building fu costruito da uno degli architetti più famosi dell’epoca, Cass Gilbert, su commissione dell’imprenditore Frank W. Woolworth, amministratore delegato della FW Woolworth Company e proprietario di ben 318 negozi “Five and Dimes” (dove tutto era in vendita a cinque e dieci centesimi) distribuito tra Stati Uniti, Canada e Inghilterra.
Per Frank Woolworth il nuovo grattacielo, quartier generale della sua società, avrebbe dovuto rappresentare per i newyorkesi una vera e propria “Cattedrale del Commercio” eclissando in altezza la Singer Tower, recentemente completata, per pubblicizzare il suo marchio e la sua catena di negozi in tutto il mondo.
Con la costruzione dell’Empire State Building e Chrysler Building negli anni ’30 ed il progressivo spostamento d’interesse verso i nuovi edifici di Midtown, l’edificio perse lentamente attenzione da parte dei newyorkesi, fino a chiudere tutte le sue attività interne.
Nel 1966 il Woolworth Building è stato nominato National Historic Landmark e nel 1983 New York City Landmark.
Decidere di visitare il Woolworth Building vuol dire intraprendere un emozionante viaggio a ritroso nel tempo, nei dettagli, nelle curiosità, nei nomi e nelle storie legate indissolubilmente alla vecchia New York.
Avrete modo di ascoltare dalla voce di guide appassionate i racconti relativi alla nascita dell’edificio ed alle geniali intuizioni di Frank W. Woolworth, di scoprire che l’idea di “grande magazzino” come lo intendiamo noi oggi, nacque esattamente qui, così come quella di introdurre le decorazioni natalizie negli esercizi commerciali, quelle decorazioni natalizie che oggi fanno di New York – nel periodo dell’Avvento – un luogo unico al mondo.
Avrete modo di esplorare la grande Hall, i suoi murales, i mosaici, il bellissimo soffitto a vetrate Tiffany, di prendere i vecchi ascensori ed accedere al Lower Level dove sono conservati alcuni bellissimi schizzi di New York ai primi del ‘900.
Di scoprire i simboli e le sculture introdotte da Gilbert per ricordare alle generazioni successive la storia, gli aneddoti ed i personaggi del Woolworth Building.
Il Woolworth Building si trova al n.233 della Broadway, proprio davanti al City Hall Park.
E’ possibile – previa prenotazione, da effettuare direttamente sul sito ufficiale, cliccando qui – partecipare a tre tipologie differenti di tour, tutti in lingua inglese.
Le guide sono estremamente motivate e preparate.
All’interno dell’edificio non ci sono guardaroba dove lasciare cappotti, zaini e giacche, è consigliabile presentarsi il più “leggeri” possibile, niente borse grandi o giacche voluminose, che toccherebbe comunque portare con sé per tutto il tour.
2 Comments
WOW! la prossima volta che vado a NYC devo assolutamente visitare il Woolworth Building e, appena ho un po’ di tempo, leggere quello che sarà il tuo reportage e organizzare un viaggetto per il South West USA!
Grande Francesca!!
SE hai bisogno di altro, son qui ^_^