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Cosa vedere nel Queens e soprattutto perchè scegliere di visitarlo, considerata la vasta offerta turistica di Manhattan ed il crescente interesse per le emergentie più battute Brooklyn ed Harlem. E riguardo la sicurezza, si potrà girare da soli in tranquillità?
Si tratta di quesiti (giustificati, ovvio, per chi non ha mai messo piede a New York) ai quali mi trovo spesso a dover dare una spiegazione, specie quando mi si chiedono spunti ed indicazioni per costruire itinerari newyorkesi abbastanza variegati da includere anche locations “insolite”.
Di solito rispondo così.
Per la diversità culturale, che qui più che negli altri borough di New York è così vera, ricca ed autentica, come ritrovarsi a fare il giro del mondo in una giornata.
Per l’impressionante varietà ed offerta culinaria, una diretta conseguenza della diversità citata sopra.
Nel Queens é davvero possibile assaggiare ogni forma di street food o fermarsi con calma a pranzare in qualche ristorantino greco, asiatico, italiano o messicano (e potrei continuare con almeno un’altra decina di cucine tipiche) ad intavolare gustose discussioni con i rispettivi proprietari sui loro paesi d’origine e sulle storie che li hanno condotti fin qui.
Per l’offerta culturale e “sociale” (passatemi il termine), sorprendentemente ampia e differenziata.
Visitare musei di vario genere, ammirare opere d’arte a cielo aperto (di artisti del calibro di Warhol e Dalì), rimanere sorpresi dalla presenza di intere aree dedicate dalla street art alla riqualificazione di quartieri un tempo inaccessibili, scoprire la quotidianità ed i racconti legati a personaggi indimenticabili come Louis Armstrong o semplicemente sedersi a riposare su una panchina lungo l’East River per ritrovarsi d’incanto come nel finale di un film di Woody Allen.
Il tutto senza paure o timori immotivati, la zona non é più quella poco sicura e problematica di dieci anni fa. Basterà semplicemente fare, come in qualsiasi altro luogo al mondo, un pò di attenzione.
Ecco perchè ho pensato ad un itinerario, fermate metro e consigli inclusi, che vi permetterà di scoprire (ed assaporare) in totale tranquillità una buona fetta di Queens… abitanti, abitudini ed originali stili di vita (inimmaginabili per molti in una città come New York) compresi.
Requisiti essenziali?
Una giornata di break da Manhattan, scarpe comode e tanta curiosità.
“La città vista dal Queensboro Bridge è sempre la città vista per la prima volta, nella sua prima,
selvaggia promessa di tutto il mistero e di tutta la bellezza del mondo.”
(Francis Scott Fitzgerald)
Raggiungete la fermata della metro 7 (quella indicata di solito in viola nelle mappe) Mets Willets Points, la linea per chi proviene da Midtown é diretta da Bryant Park e Times Square.
Una volta usciti vi ritroverete nel sottopassaggio di Roosevelt Ave che separa il mitico Citi Field dei Mets (se avete tempo fermatevi per qualche foto ricordo accanto alla gigantesca mela rossa simbolo dello stadio) dal Flushing Meadows Corona Park, un bellissimo parco di quasi 500 ettari costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1939, facilmente riconoscibile ed individuabile grazie al simbolo indiscusso del Queens, l’Unisphere, il più grande globo d’acciaio al mondo.
Una volta superato il ponte pedonale che conduce al parco fermatevi per dare un’occhiata ai mosaici ai piedi della scalinata, nel piazzale d’ingresso.
Nei due cerchi centrali troverete (debitamente indicati) quelli creati da Warhol e Dalì riproducenti rispettivamente il famoso urbanista Robert Moses, che progettò l’intero complesso dell’Esposizione Universale, ed una bizzarra Venere dalla coda a due punte.
Proseguendo verso l’Unisphere vi troverete ad attraversare un lungo viale alberato con a sinistra gli impianti sportivi degli US Open di Tennis e a destra un’ampia radura con la grande fontana sullo sfondo, un’area frequentatissima nei week end estivi da famiglie e comitive di giovani in cerca di relax e refrigerio dalla calura cittadina.
Superata l’Unisphere uscite dal parco passando per il New York Hall of Science ed immettetevi sulla 108th st.
Il consiglio é quello di proseguire a piedi per un pò, condizione ideale per poter osservare le dinamiche sociali e l’affascinante varietà etnico-culturale di Corona.
Una volta superata Roosevelt Ave proseguite sempre sulla 108th fino ad incrociare la 37th Ave, svoltate a sinistra e e poi subito a destra nella 107th st. (seguite scrupolosamente le indicazioni perchè la segnaletica presente non facilita l’orientamento), vi ritroverete davanti la casa-museo di una delle leggende del Jazz del ventesimo secolo, Louis Armstrong.
Le visite guidate partono ogni 50 minuti, durano più o meno lo stesso tempo, costano 12$ e sono, credetemi sulla parola, un vero spasso.
Conoscerete il Louis Armstrong privato, simpatico ed irriverente, altruista e benefattore, avrete modo di scoprire divertenti aneddoti sulla sua vita e sulle sue esibizioni, potrete ascoltare in più occasioni la sua voce graffiante ed ammirare alcune delle sue specialissime trombe.
Ne uscirete con il sorriso stampato sulle labbra (é una promessa) e l’ennesima constatazione di quanto ricca, sorprendente e variegata possa essere una città come New York, ancora di più se vissuta nella sua totalità.
Rientrando su Roosevelt Ave non perdete l’occasione di sbirciare negli originalissimi negozi di Botanica (dove si vendono rimedi naturali e “pozioni” di ogni genere), nei variopinti markets dei sudamericani e nei food truck etnici (furgoncini di take away posti sul ciglio della strada) lungo il percorso.
Dopo aver curiosato per un po’ raggiungete la fermata metro 103rd St. Corona Plaza.
Da qui riprendete la linea viola, direzione Manhattan, cambiate a Jackson Heights-Roosevelt Ave per la linea M (color arancio) sempre dirazione Manhattan e scendete a Steinway St, ad Astoria.
Proseguite lungo Steinway St per poche decine di metri verso l’incrocio con la 35th st. prima di svoltare fermatevi per un veloce (o lento, fate voi) spuntino o pranzo messicano da Spot Gourmet al n.34-18, sarete accolti da tre gentilissimi ragazzi messicani che cucineranno per voi qualche tipica specialità del loro paese a prezzi decisamente contenuti, ottimi anche i dolci, il caffè ed il velocissimo wi-fi.
Proseguendo sempre su Steinway St. svoltate a destra sulla 35th e raggiungete il Museum of the Moving Image.
La visita é decisamente consigliata specie se siete amanti del cinema in generale e dei telefilm cult americani, il tutto in un lasso di tempo che va dagli anni ’30 ad oggi.
Si tratta di una vera e propria esperienza in 4d, si rivivono dall’interno le varie fasi di produzione di un film, inclusi gli effetti speciali, le colonne sonore, il doppiaggio e la sceneggiatura.
Ricordate Mork e Mindy, il famoso telefilm che lanciò Robin Williams, o l’Esorcista, il Pianeta delle Scimmie, Mrs Doubtfire, Grease ( e tanti altri)!? Qui potrete trovare i cimeli più sorprendenti e molti dei costumi e delle maschere originali utilizzate sui set.
Se non siete troppo stanchi una volta usciti dal museo, muniti di cartina, raggiungete Wellington Court, 30 minuti circa a piedi o 10 minuti con la fermata metro 30th Ave (linea gialla N e Q).
Nello spazio di pochissimi isolati potrete ammirare una splendida esposizione di murales di street artist provenienti da tutto il mondo.
Si tratta di un progetto volto a trasformare l’intero quartiere (il più vecchio di Astoria) in un’emozionante esperienza di arte pubblica.
La scoperta dei differenti murales (ognuno con il suo nesso logico) é davvero sorprendente, esplorate, scoprite, fotografate e postate sui social, così facendo permetterete al progetto di crescere ed al quartiere di aprirsi ancora di più al turismo.
Riprendete la metro alla fermata 30th Ave per un’ultima importantissima sosta prima di rientrare a Manhattan.
Cambiate a Queensboro Plaza con la linea viola 7 e scendete a Court Sq. Vi troverete nel bel mezzo di Long Island City, nei pressi di un altro importantissimo museo, una sorta di fratello minore del MOMA, il MoMA Ps1.
L’intero complesso si trova al 22/25 di Jackson ed offre in materia di arte contemporanea una più che valida alternativa artistica alle esposizioni di Midtown.
Dal museo raggiungete infine il Gantry Plaza State Park, un tranquillo parco sull’East River famoso per la gigantesca istallazione pubblicitaria della Pepsi-Cola.
Sedetevi su una delle panchine che costeggiano il lungo fiume ed attendete il tramonto, proprio come nel finale (ne ha girati parecchi proprio qui) di un film di Woody Allen, godendovi le prime luci della sera su Manhattan.
La vicina stazione metro Vernon Boulevard-Jackson Ave (linea viola) vi condurrà direttamente a Midtown.
2 Comments
ho percorso parte del tragitto da te consigliato per vedere il queens. complimenti per consigli. ci è piaciuto molto a me e alla mia famiglia
Grazie Mario, il piacere più grande è poter esservi utile!
Grazie per il feedback!