In Inglese
Graffiti e Street Art a New York: 5 murales, tour e percorsi tematici da non perdere – tra Manhattan, Brooklyn e Queens – per scoprire una selezione del meglio dell’arte di strada newyorkese. Informazioni pratiche, consigli e spunti per approfondire.
Graffiti e Street Art a New York, un’offerta immensa e variegata.
Impossibile riuscire a condensare in un solo articolo tutti gli itinerari ed i tour tematici, i nuovi murales e gli eventi dedicati quartiere per quartiere.
Così ho preferito selezionare e raccontare i luoghi ed i percorsi che preferisco per colori, messaggio dell’autore e posizione e che naturalmente conosco personalmente, sperando che questo elenco possa essere utile nella pianificazione del vostro prossimo viaggio a New York.
Non posso iniziare a parlarvi di Street Art, Murales e Graffiti senza nominarvi quelli che ad oggi – dopo la distruzione di Five Pointz – costituiscono i due più bei percorsi newyorkesi dedicati alla cosiddetta “arte di strada”, The Bushwick Collective e Welling Court Mural Project.
Bushwick é un ex quartiere operaio nel nord-est di Brooklyn, a poca distanza dalla più famosa Williamsburg.
Ci si arriva con la linea L della metro che parte da Union Square e in una ventina di minuti raggiunge la fermata di Jefferson Street. Fino a pochi anni fa l’intera area era off limits non solo per i turisti ed i visitatori ma addirittura per le forza dell’ordine, poi man mano le cose sono cambiate grazie soprattutto agli abitanti del quartiere.
L’impulso più forte è venuto da Joe Ficalora.
Nativo di Bushwick, Joe nel 1991 ha visto morire qui suo padre, falciato dai colpi di una pistola durante una sparatoria in strada. Cresciuto, si é impegnato in ogni modo affinché l’intera zona potessero divenire un luogo più sicuro.
Convinto che la rinascita debba necessariamente passare anche dall’arte e dalle sue manifestazioni più originali, Joe ha creato The Bushwick Collective, un’esposizione permanente di street art che racconta non solo il grande desiderio di rinnovamento ma anche i sogni, le storie, i progetti, i pensieri e le speranze di un’intera comunità.
Qui un articolo dettagliato sulla storia di Bushwick, su come muoversi e sul migliore percorso da seguire.
Per rimanere aggiornati sui nuovi murales o sugli eventi organizzati nel quartiere potete seguire l’account Instagram ufficiale del progetto, qui.
Welling Court Mural Project è un progetto volto a trasformare l’intera zona – quella di Welling Court, il più antico nucleo abitativo di Astoria – in un’emozionante esperienza di arte pubblica.
Nel 2009, i suoi residenti, guidati da Jonathan Ellis, decisero all’unanimità di impegnarsi per migliorare l’estetica del quartiere, motivati anche dalle iniziative portate avanti da The Bushwick Collective.
Il Welling Court Murals Project ha preso il via ufficialmente nel 2010 ed ora oggi espone murales di più di 150 artisti provenienti da New York e da differenti paesi nel mondo, tra cui Greg Lamarche e Queen Andrea.
Per visitare i murales di Welling Court, prendete la linea metropolitana N o W fino alla fermata Astoria-Ditmars Boulevard. Da lì camminate a piedi verso ovest su Astoria Boulevard per 10-15 minuti fino a raggiungere la 12th street.
Nello spazio di pochissimi isolati potrete ammirare una splendida esposizione di murales di street artist provenienti da tutto il mondo.
Per rimanere aggiornati sui nuovi murales o sugli eventi organizzati nel quartiere potete seguire l’account Instagram ufficiale del progetto, qui.
Un’esperienza singolare nella storia e nell’arte di strada newyorkese al prezzo di un biglietto della metro.
La Second Avenue Subway è in realtà un prolungamento della Linea Q, voluto per rendere l’Upper East Side più accessibile ed alleggerire così il traffico della linea metro di Lexington Ave.
Un progetto presentato ufficialmente nel 1920 e reso impraticabile nel tempo dai problemi conseguenti alla Grande Depressione prima e da quelli relativi alle due Guerre Mondiali poi, ripreso più volte a partire dagli anni ’80 e reso operativo finalmente il 1 gennaio del 2017.
Tre nuove fermate metro, 72th – 86th – 96th, ed un avveniristico sistema di accessi nelle rispettive stazioni arricchito dalle opere di street artist di fama internazionale del calibro di Chuck Close, ViK Muniz e Jean Shin.
Se non avete molto tempo a disposizione il consiglio è quello di concentrarvi sulle prime due fermate che sono le più suggestive, di entrare quindi nella 72th e scendere all’86th per ammirare installazioni artistiche e murales e poi rientrare compiendo il percorso a ritroso verso la vostra successiva destinazione.
L’accesso alla femata metro della 72th Street si trova all’incrocio con la 2nd Ave.
Sono tantissimi i murales in giro per gli USA dedicati all’indimenticato Kobe Bryant, uno dei più grandi giocatori della storia dell’NBA morto, assieme a sua figlia Gianna e ad altre 7 persone, il 26 Gennaio 2020 in un incidente che ha coinvolto l’elicottero su cui viaggiava nei pressi di Calabasas, California.
Voglio segnalarvi quelli che a parer mio sono i due più bei murales di New York rivolti alla sua figura – mi sono stati entrambi suggeriti dalla guida newyorkese Kiara di Paola di New York City 4 All – così durante il mio ultimo viaggio in città sono andata ad ammirarli di persona.
Il primo si trova al Barclays Center di Brooklyn, podo distante dal suo ingresso, nell’incrocio a destra con Pacific Street. E’ dello street artist Andaluz ed dedicato a Kobe, a Gianna ed a tutte le vittime dell’incidente.
Il secondo si trova a Chinatown, all’incrocio tra Hester ed Eldridge Street, ed è interamente dedicato a Kobe ed a sua figlia Gianna.
E’ opera di Madsteez, un bravissimo street artist newyorkese che ho avuto la fortuna di incontrare proprio a Chinatown mentre terminava gli ultimi dettagli del suo murale.
Un nuovo murale “colora” ed arricchisce la passeggiata dell’High Line, nel medesimo luogo in cui precedentemente l’artista berlinese Dorothy Iannone dipinse Our Liberties, le tre Statue della Libertà a seno nudo con la citazione ai versi del poema di Emma Lazarus inciso ai piedi dell’originale Statue of Liberty a Liberty island.
Si tratta di The Baayfalls dell’artista Jordan Casteel, famoso per la ritrattistica e per le espressioni facciali dettagliate dei suoi personaggi.
Il murale è una versione ingrandita del suo dipinto del 2017 con lo stesso nome.
Mostra Fallou, una donna con cui l’artista ha stretto amicizia durante la sua frequentazione del The Studio Museum ad Harlem, insieme a suo fratello Baaye Demba Sow. I due sono ritratti assieme davanti al banco fuori dal museo dove Fallou vende i suoi cappelli fatti a mano.
Quando il fratello di Fallou arrivò dal Senegal, Casteel chiese loro di sedersi per un ritratto, e loro accettarono con entusiasmo.
Sulla High Line troverete oltre opere d’arte, tra graffiti, statue e composizioni futuristiche, vi basterà percorrerla in buona parte per vederle tutte.
Poco distante, all’incrocio tra la 10th Ave e la W 22th Street (zona Chelsea), vi segnalo il rivoluzionario Mount Rushmore di Kobra – perfettamente visibile dall’High Line – con Andy Warhol, Frida Kahlo, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat al posto dei 4 Presidenti USA.
Lo street artist di Brooklyn, Tristan Eaton, ha dipinto nel 2013 – si tratta di uno dei lavori di street art più longevi in città – un murale interamente dedicato ad Audrey Hepburn nel cuore della Little Italy di Manhattan.
Eaton ha pensato a delle linee in bianco e nero con motivi interni di colore astratto per ricreare il viso inconfondibile ed accattivante della celebre ed indimenticata attrice Audrey Hepburn. Senza dubbio uno dei miei preferiti a New York City.
Il murale si trova al 176 di Mulberry St, su una parete esterna del celebre Caffe Roma.
Per essere sempre informati sui nuovi progetti vi invito a consultare il sito ufficiale di Street Art Nyc, una finestra sempre aperta su tutto ciò che accade, artisticamente parlando, nelle strade della città.
Un sito continuamente aggiornato, ricco di spunti ed idee – tra cui percorsi tematici, tour, eventi ed iniziative organizzate da distretti e quartieri – per rendere il vostro soggiorno newyorkese ancora più intenso e speciale.
“Il mondo non è altro che una tela per la nostra immaginazione.”
(Henry David Thoreau)
Contattaci per il tuo viaggio negli USA
2 Comments
Amo la street art. I murales dedicati a Kobe Briant sono a giusta ragione in ogni parte del mondo. E, visto il suo legame con l’Italia, ce ne sono moltissimi anche qui da noi. Sarebbe bello fare un tour tutto italiano alla ricerca di murales e graffiti dedicati a questo grande sportivo. 😉
Ciao Raffaella!
Si sarebbe davvero bello, dovremmo informarci se in Italia qualcuno già li organizza.