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Visitare New York City Fire Museum: storia ed emozioni nel museo dedicato ai Vigili del Fuoco di Nyc. il racconto dell’esperienza ed i consigli e le info per organizzare la visita.
“New York City ha la fortuna di avere un gruppo di pompieri
che vince la paura di servire gli altri”
(Michael Bloomberg)
FDNY, una sigla che in molti di voi avranno sicuramente notato, anche solo di sfuggita, passeggiando per le vie di Manhattan e degli altri boroughs di New York.
E’ l’acronimo del New York City Fire Department, il dipartimento che gestisce, amministra e organizza le caserme dei vigili del fuoco di tutta la città, i Firemen o Firefighters per intenderci.
Uomini diventati eroi nell’immaginario collettivo non solo per il tipo di lavoro svolto, quasi sempre ai limiti della personale sicurezza per garantire quella altrui, ma anche per il supporto e il prezzo pagato in termini di vittime nei tragici eventi seguiti agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.
Il Corpo dei vigili del fuoco di New York nacque spontaneamente nel lontano 1737 dalla coraggiosa decisione di numerosi volontari di unirsi e creare una sorta di comitato speciale per gestire le emergenze e le problematiche scaturite dall’improviso incremento demografico della città.
Solo nella seconda metà dell’800 il gruppo divenne un vero e proprio dipartimento metropolitano con tanto di preparazione militare, corsi di formazione specializzati (per diminuire gli incidenti e l’alto tasso di mortalità sul lavoro), dipendenti stipendiati e regole ferree alle quali attenersi specie durante gli interventi di salvataggio.
Ad oggi il FDNY vanta una comunità di 12.000 persone che tutelano ed all’occorrenza intervengono su una popolazione di quasi 8 milioni di residenti, in un’area metropolitana di circa 300.000 miglia quadrate.
Pochi sanno che nel West Village al 278 di Sping Street, poco prima di incrociare Hudson Street, all’interno di una storica caserma del 1904 si trova il New York City Fire Museum, un’esposizione permanente sulla storia del Fire Department e dei suoi Firemen, dalla nascita fino ad oggi.
Il museo é articolato principalmente su due piani, conviene partire dal secondo per ripercorrere in ordine cronologico gli eventi che hanno scandito i 200 anni di storia del Corpo.
Ci si ritrova davanti ad enormi carrozze ottocentesche utilizzate per trasportare le botti d’acqua e le pompe per spegnere gli incendi o a foto e oggetti d’epoca inerenti le Bucket Brigades, le cosiddette “brigate dei secchi“… avete presente le interminabili file uomini in cui ci si passava i secchi colmi d’acqua??
Si scopre, sorpresi, che il simbolo del Corpo, una croce rossa con le iniziali FDNY, si ispira a quello della Croce Maltese, il principio è inequivocabile… Chi indossa questo distintivo é pronto a sacrificare se stesso per difendere gli altri!
Ed ancora ci si imbatte in vetrine piene di oggetti curiosi, targhe, riconoscimenti, megafoni di diversa fattura ed età, maschere anti fumo, copricapi da lavoro tra i più originali e differenti e ritagli di giornale in cui vengono riportati gli episodi più significativi del Corpo.
E poi ci sono i nomi dei pompieri deceduti in servizio, le loro uniformi, gli attrezzi del mestiere, pompe, tubi, manicotti fino ad arrivare ai modernissimi camion rossi che oggi sfrecciano con i loro lampeggianti per le vie di New York.
Il momento più emozionante della visita é senza dubbio quello in cui si raggiunge al pian terreno la sala che commemora gli eroi dell’11 settembre 2001.
Sapevate che in quel solo, indimenticabile, maledetto giorno il FDNY perse ben 343 uomini?
In questo toccante memoriale sono raccolti i nomi e le foto di tutti i vigili del fuoco deceduti, tra cui il capo del Corpo, il cappellano, 14 capi battaglione, 17 capitani, 46 tenenti e 264 firefighters, alcune divise usate quel giorno e parte di quel che resta di 90 camion ed ambulanze andati completamente distrutti.
Si avverte il dolore, la parola pain ricorre di continuo nei discorsi del vigile a cui rivolgo alcune domande, ma si percepisce anche tanto orgoglio ed un’istintiva sensazione di essere parte di qualcosa di grande, speciale ed irrinunciabile.
“E’ stato un attacco dovuto ad una estrema mancanza di umanità di alcuni
che ha portato a straordinari atti di coraggio e di dedizione di altri.
Nessun gruppo incarna il senso di devozione e di servizio tanto quanto il FDNY”
(Nyc, 11 Settembre 2011 – Ground Zero, 10 anni dopo)
Il New York City Fire Museum si trova al 278 di Spring Street, la linea metro più vicina per raggiungerlo é quella blu di Spring Street.
L’ingresso si aggira sui 6 dollari (in realtà si tratta di un’offerta più che di un biglietto).
Il museo é aperto dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 17.00 e la domenica (controllate sempre prima sul sito che non ci sia qualche ricorrenza speciale) dalle 10.00 alle 16.00.
4 Comments
ma sei meglio della lonely planet!
Interessante, nn ne sapevo nulla del museo nè del memoriale, grazie 🙂
Oddio meglio della Lonely, noooo… 🙂
Mi piace curiosare e trovare posti diversi, specie quando si tratta di NY, e questo museo merita davvero la visita.
Ci sono stata anche io la scorsa estate. Scoperto quasi per caso, passeggiando fra le vie intorno. Uno dei posti più significativi e più veri di New York…
Concordo Paola!!
Un vero peccato perderselo… poi se si ha la fortuna di incontrare qualche firefighters che abbia voglia di raccontare la sua esperienza!!