“Grazie a Dio il Chelsea Hotel non è mai stato rispettabile, e con l’attuale gestione non lo sarà mai!”
(Arthur Miller, dopo aver soggiornato al Chelsea Hotel dopo la fine del suo matrimonio con Marilyn Monroe)
Il Chelsea Hotel è un vecchio, affascinante ed iconico hotel di New York, situato al 222 West della 23rd Street di Manhattan, tra la Seven e l’Eight Avenue.
Quando fu inaugurato, nel 1894, questo imponente edificio in mattoni rossi e decorazioni in ferro battuto con motivi floreali risultava essere la costruzione più alta dell’intera New York City.
Nato con l’idea di dare vita ad un singolare condominio di lusso – fu progettato nel 1883 dall’eccentrico architetto francese Philip Hubert nel tentativo di creare un edificio in cui tutti potessero vivere liberamente e “senza limiti” – a causa dei problemi finanziari dei costruttori fu poi utilizzato per differenti destinazioni d’uso e trasformato definitivamente in hotel solo nel 1905.
Si distinse sin da subito, oltre che per l’eccentricità dei suoi ospiti, per il suo stile a metà strada tra il gotico vittoriano e l’art déco, per le camere arredate con gusto ricercato, le vetrate colorate, i bagni e le scale in marmo e le ringhiere in ferro battuto lavorate ad arte.
Nel corso del 1900, alternando gestioni fallimentari a periodi di fama internazionale, il Chelsea Hotel ha ospitato, alimentando così la sua fama di hotel bohèmien, trasgressivo e talvolta persino “maledetto”, scrittori, artisti ed attori celebri come Mark Twain, Dylan Thomas, Tennessee Williams, Jack Kerouac, Uma Thurman, Stanley Kubrick, Jane Fonda, Jimi Hendrix, Tom Waits, i Pink Floyd, perfino Madonna.
Oltre a Andy Wahrol che proprio qui ambientò il suo film “Chelsea Girls” nel 1965, Leonard Cohen che in una delle stanze dell’hotel compose la canzone Chelsea Hotel #2 e Bob Dylan, che vi scrisse Sad-Eyed Lady of the Lowlands.
La storia del Chelsea Hotel New York, dei suoi “eccessi” e degli eccentrici personaggi che lo hanno frequentato, è stata magistralmente raccontata nel libro del 2019 Hotel Chelsea: Living in the Last Bohemian Haven, a cura di Ray Mock, Colin Miller, Gaby Hoffmann e Alex Auder.
Non molti sanno che Dylan Thomas, noto poeta inglese, assiduo frequentatore dell’hotel, morì in una delle sue camere il 9 novembre del 1953, dopo aver partecipato ad una gara alcolica alla White Horse Tavern, nel tentativo di superare il record di 18 bicchierini di whisky consecutivi, era risaputo che Thomas fosse un alcolista. Uscito dal locale completamente ubriaco inciampò e sbattè la testa sul marciapiede riportando un edema cerebrale, causa presunta della sua morte avvenuta il giorno successivo proprio al Chelsea Hotel dopo le dimissioni dal St. Vincent Hospital.
Venticinque anni dopo, il 12 ottobre del 1978 in questo hotel si consumò un altro evento tragico le cui dinamiche dei fatti rimangono ad oggi ancora un mistero. Nancy Spungen, fidanzata di Sid Vicious il bassista del gruppo punk Sex Pistols, fu ritrovata morta nella stanza n.100 dell’hotel. La colpa ricadde su Sid, sotto effetto di stupefacenti al momento dell’arresto, considerato che sull’arma del delitto, un coltello regalatogli dalla stessa Nancy, vennero ritrovate le sue impronte. Uscito su cauzione pochi giorni dopo, Sid morì di overdose il primo febbraio del 1979.
Ad ascoltare i racconti di chi ha soggiornato nella struttura – specie nella famigerata camera n.100 – sembra che non fosse insolito udire passi, voci e musica nei corridoi ed imbattersi in figure ed ombre fugaci le cui descrizioni coincidevano proprio con quelle di Nancy e del poeta Dylan Thomas.
“Ho adorato questo posto, la sua eleganza squallida e la storia che custodiva in modo così possessivo.
Così tanti avevano scritto, conversato e discusso in queste stanze vittoriane dall’aspetto di una casa delle bambole.
(…) Così tante anime di passaggio si erano sposate, avevano lasciato un segno o erano morte qui.”
(Patti Smith)
Dopo un lungo periodo di oblio, aste – le vecchie porte delle camere che ospitarono Bob Dylan e Leonard Cohen sono state vendute per più di 100.000$ – nuovi proprietari ed infiniti lavori di restauro, nel 2022 il Chelsea Hotel, completamente rinnovato, ha riaperto i battenti come The Hotel Chelsea.
Un hotel di lusso – questa la sua presentazione ufficiale – che continuerà tuttavia, secondo quanto affermato nel comunicato stampa, a mantenere, fedele negli interni e nelle atmosfere, un legame speciale con la sua storia e la memoria dei personaggi che lo hanno popolato (e reso celebre) nel suo lungo ed intenso passato.
Chelsea Hotel New York: storie, leggende e personaggi
Maggiori informazioni per prenotare il vostro soggiorno al The Hotel Chelsea, qui.
Articolo con link affiliati Booking.com & amazon.it