Carroll Gardens cosa vedere: guida al quartiere più caratteristico e local di Brooklyn. Itinerario, tappe, curiosità e consigli.
Carroll Gardens è un antico, caratteristico e tranquillo quartiere di Brooklyn, conosciuto (e molto amato dai newyorkesi) per la presenza di una forte comunità italo-americana, per gli spazi verdi, per le strade storiche e per alcune tra le più belle case a schiera ottocentesche in pietra rossa e mattoni dell’intera New York City.
Ci si arriva comodamente in metro da Manhattan con le linee F e G, Carroll St è la fermata consigliata per intraprendere un percorso a piedi alla scoperta di Carroll Gardens e delle zone limitrofe, tra cui le altrettanto imperdibili Cobble Hill e Red Hook.
Di seguito un pò di storia e informazioni sulla zona ed un breve itinerario per effettuare una piacevolissima passeggiata di un paio d’ore nella Brooklyn più local e meno nota.
L’area, originariamente considerata parte di South Brooklyn, fu inizialmente colonizzata da immigrati irlandesi e norvegesi ma nel tempo si sviluppò poi come enclave italiana e francese.
Il nome Carroll deriva da Charles Carroll Primo Senatore del Maryland ed unico firmatario cattolico della Dichiarazione di Indipendenza.
Durante la Rivoluzione Americana, proprio in questa zona Carroll guidò un reggimento di 400 uomini contro gli Inglesi, circa 300 furono uccisi negli attacchi, ma il quartiere fu comunque liberato e successivamente, nel 1853, rinominato in suo onore.
La seconda parte del nome – ovvero i Gardens – deriva invece dai grandi giardini frontali delle case in bronwnstone di quello che oggi è divenuto il Carroll Gardens Historic District, un distretto composto da 134 originali case a schiera costruite tra il 1860 e il 1880, alte dai due ai tre piani.
Le dimore, in parte abitate ancora dai discendenti delle famiglie originarie, sono principalmente in stile neogreco e tardo italiano, con cortili elegantemente recintati e giardini paesaggistici curati nel dettaglio.
La John Rankin House – la trovate al 440 di Clinton Street, una strada ricca di splendide case d’epoca – è uno dei siti menzionati nel National Register of Historic Preservation di Brooklyn, definita dalla Landmarks Preservation Commission come “una delle più belle residenze del revival greco a New York City”.
Una dimora del 1840 appartenuta al ricco mercante John Rankin, pensata e progettata come mansion di campagna, all’epoca infatti era completamente circondata da terreni agricoli e si affacciava direttamente sull’Upper New York Bay.
Oggi la proprietà – a detta dei vicini frequentata da strane presenze e numerose apparizioni soprannaturali – è occupata da un’impresa di pompe funebri (che ironia!) che ha rinnovato solo alcuni ambienti, restaurando e mantenendo intatte molte caratteristiche architettoniche originali, inclusi molti arredi, i caminetti vittoriani e la splendida scala francese in legno di noce, oltre ad un”autentica carrozza Studebaker del 1888 utilizzata per i funerali di alto livello.
La Brooklyn Farmacy & Soda Fountain si trova nella vecchia farmacia degli anni ’20 Longo’s, al 513 di Henry Street.
Dopo la sua chiusura il negozio rimase come congelato nel tempo. Gli spazi interni, il mobilio, i vasi dei medicinali e dei vari rimedi, il pavimento in piastrelle, i cassetti in legno, i soffitti in lamiera e il bancone in marmo di sei metri con i suoi nove sgabelli rossi che girano su stessi, seppur impolverati rimasero al loro posto, quasi tutti perfettamente conservati.
Nel 2010, dopo un attento restauro mirato a salvaguardare e valorizzare l’originale mobilio interno, negli stessi locali ha aperto The Brooklyn Farmacy & Soda Fountain che serve classici come gelati in tazza o in cono, torte, banana split, brownie ed un’infinità di gustosi milkshake.
Oltre a fungere da set per shooting e pubblicità e video rigorosamente vintage, come quello delle Bandana Split del 2011.
Carroll Park rappresenta il centro di aggregazione ed il cuore pulsante di tutta Carroll Gardens.
In qualsiasi periodo dell’anno troverete sempre attività e persone intente ad allenarsi, a passeggiare, leggere o meditare.
Durante i weekend di primavera, estate ed autunno il parco offre un ricco cartellone di eventi, principalmente per giovani e famiglie, senza contare le rappresentazioni all’aperto di “Shakespeare in Carroll Park” – tra le più amate e replicate Molto rumore per nulla, Romeo e Giulietta, Giulio Cesare e Riccardo III – proprio come accade nel più celebre Central Park di Manhattan.
In Carroll Gardens vive una grande comunità italo-americana che fa perno attorno ai due principali negozi di alimentari della zona, i Caputo’s, che preservano gelosamente atmosfera e prelibatezze tradizionali del Sud Italia.
Nel 1924 la famiglia Caputo, appena arrivata dalla Campania, aprì l’omonima pasticceria, Caputo’s Backery al 329 di Court Street, poco dopo essersi stabilita in zona. Inizialmente venivano prodotti e venduti solo due o tre tipi di pane, ma l’attività crebbe in fretta tanto da essere considerata oggi una delle più antiche ed apprezzate panetterie di New York City.
Il consiglio – dopo aver interagito con proprietari e avventori, quasi tutti italo-americani e sempre ben disposti a chiacchierare di Italia, di parenti lontani e di tradizioni – è quello di acquistare i loro panini rustici o i buonissimi tranci di pizza al taglio e poi di gustarseli comodamente seduti su una delle panchine del vicino Carroll Park.
A soli sei isolati dalla panetteria, al 460 di Court St, troverete invece Caputo’s Fine Foods, un negozio di alimentari nato negli anni ’60 che rifornisce l’intera comunità di prodotti tipici italiani, tra cui formaggi, pomodori in scatola, olio d’oliva e salumi.
Dennett Place è considerata una delle strade più “oscure” di Brooklyn.
Tranquilli, nulla di inquietante o pericoloso.
Strada “oscura” nel senso che molte delle abitazioni hanno porte d’ingresso in miniatura a livello della strada che conducono a scantinati, cucine o camere da letto poco illuminati che si sviluppano tanto sopra che sotto il piano di calpestio.
Una situazione così particolare da aver spinto i local a chiamare le dimore di Dennett Place, abitate per lo più da italo-americani, le “Case Hobbit” o anche le case di “Cat’s Alley” per la presenza di numerosi felini che si aggirano indisturbati di porta in porta.