In Inglese
Un piccolo mondo antico, avvolto in un idilliaco scenario da fiaba.
Se dovessi raccontare Concord in poche parole non credo riuscirei ad offrirne una descrizione più calzante.
Incredibile pensare che questa deliziosa cittadina del New England, inserita in un contesto paesaggistico stupefacente, che regala il meglio di sé nel tipico foliage autunnale, abbia svolto un ruolo determinante nell’evoluzione storica, letteraria e tradizionale dell’intero paese.
Concord é l’America dei primi coloni, delle lotte per l’indipendenza, del pensiero libero e del conseguente desiderio di libertà (nel suo senso più puro e profondo) che ha dato vita a qualcosa di grande e sorprendente, gli Stati Uniti d’America.
Concord é una storia raccontata nel tempo, senza fretta, attraverso i suoi personaggi, le sue antiche dimore e locande, le graziose verande con i fiori alle finestre, il vecchio cimitero di campagna, i piccoli stores lungo la Main Street, ed i suoi abitanti che, generazione dopo generazione, con cura ne custodiscono i ricordi più preziosi.
Concord é un libro aperto, pronto per essere sfogliato e per condurre per mano il lettore nelle vicende dei personaggi più cari della letteratura americana.
Concord é Jo, Meg, Amy e Beth che rivivono quotidianamente le loro avventure di Piccole Donne, é la Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, é il pensiero profondo di Emerson –Non andare dove il sentiero ti può portare. Vai invece dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia– é l’amore incondizionato per la natura di Thoreau.
Un luogo al di fuori del tempo e dello spazio, in cui é semplice arrivare ma da cui é davvero difficile andar via, non senza almeno la promessa di un ritorno.
Arrivare a Concord é semplice, circa 35 km in auto da Boston seguendo per buona parte del percorso la Massachusetts Route 2 in direzione ovest. Diversamente si può raggiungere anche con la linea ferroviaria della Fitchburg Line attiva dal lunedì al venerdì da North Station (valutate tuttavia che alcuni siti storici sono fuori dal centro e necessitano comunque di un auto per essere raggiunti).
La vicinanza alla capitale del Massachusetts consente l’escursione in giornata anche se l’ideale sarebbe pernottare in città (magari durante un itinerario on the road) per godere a pieno dell’atmosfera e dell’esperienza.
Concord é decisamente piccola, poco più di un villaggio, eppure annovera un numero consistente di luoghi storici e locations da visitare.
L’ideale é, una volta arrivati, iniziare la visita dalla sua centralissima Monument Square. Nell’adiacente Visitor Center (tra l’altro nel retro esiste un comodo parcheggio auto) potrete rifornirvi di mappe ed ulteriori informazioni.
Da qui a piedi si raggiunge in pochi minuti e con una piacevole passeggiata il vecchio e pittoresco Cimitero di Sleepy Hollow, in Bedford Street.
Qui sono sepolti tutti i personaggi di spicco della storia cittadina, inclusi gli eroi delle Guerre d’Indipendenza e di Secessione. Il luogo più coinvolgente sia da un punto di vista emotivo che paesaggistico é la collina dell’Authors’ Ridge (seguite le indicazioni verso l’area est del cimitero) dove riposano alcuni degli autori più importanti della letteratura americana (di cui accennavo sopra) prima tra tutti Louisa May Alcott, l’autrice di Piccole Donne.
Lasciato il cimitero, sempre da Monument Square é possibile raggiungere a piedi, in circa mezz’ora con un’idilliaca passeggiata tra alcune delle più belle case storiche cittadine (o in 5 minuti in auto se lo preferite), il Minute Man National Historic Park.
Si tratta del luogo in cui il 19 aprile del 1775 si svolse la battaglia (rievocata ogni anno durante il Patriots’ Day) che diede origine alla Guerra d’Indipendenza Americana. L’intero parco é un’area storica di grande valore che ripercorre con indicazioni e siti originali l’intera vicenda.
Poco distante la bellissima Old Manse, la dimora di Nathaniel Hawthorne, l’autore della Lettera Scarlatta, e di sua moglie Sofia.
Verso la fine del 1800 Concord divenne il rifugio di scrittori e letterati (non a caso rientra di diritto nella top list del cosa vedere in Massachusetts), attratti non soltanto dal paesaggio bucolico e dalla storia del luogo ma anche dal nascente ed innovativo movimento filosofico trascendentalista.
Spostandovi con l’auto potrete visitare le loro splendide dimore e ritrovarvi nelle stanze in cui furono composti dei veri e propri capolavori.
Le imperdibili sono quelle di Orchard House – che per storia ed emozioni merita un racconto a parte – la casa in cui Louisa May Alcott visse, compose ed ambientò Piccole Donne, vi sembrerà sul serio di essere finiti nel libro come per incanto, e la vicina casa del filosofo Ralph Waldo Emerson.
Non si può lasciare Concord senza fermarsi (a circa 4 km dal centro) a Walden Pond, la riserva naturalistica nella quale Henry David Thoreau visse per circa due anni a stretto contatto con la natura, in una capanna di legno senza acqua e luce.
Il risultato di questa incredibile esperienza fu il suo Walden Pond, Vita nei boschi ad oggi il manifesto indiscusso del movimento ecologista mondiale.
Il Colonial Inn vanta una tradizione ed una storia decisamente unica.
La sua posizione centrale, proprio nella Monument Square, lo rende il luogo ideale dove fermarsi per pranzo (la cucina é davvero squisita ed il personale gentilissimo) o, se possibile compatibilmente con i tempi e la disponibilità, per la notte.
La locanda, risalente al 1719, ebbe un ruolo di primo piano nella Guerra di Indipendenza. Venne utilizzata prima come magazzino per le armi dei rivoluzionari e successivamente come ospedale provvisorio per i feriti.
L’intera struttura, curatissima nei particolari, ha decisamente un fascino d’altri tempi ed é annoverata tra le dimore storiche più “possedute” della zona.
Sembra infatti che le “presenze” in questione (o fantasmi come preferite), collegate grazie ai racconti dei testimoni al periodo in cui nella locanda venivano curati i soldati moribondi, siano particolarmente attive nelle stanze al primo piano. Il personale sarà lieto, dietro vostra richiesta naturalmente, di raccontarvene i particolari.
Provate a pernottare nella famigerata camera 24 e mi direte.
4 Comments
Che meraviglia questo posto.
Sembra di essere lì, grazie Simona
Grazie a te Anna!
Piacere mio riuscire a “portarvi” con me…
È incredible quello che fai… e che riesci a suscitare. Fantastica. Grazie ancora.
Viaggio molto anche io (perlopiù Oriente)… gli States “toccati” poche volte. Almeno ora so… sappiamo a chi rivolgerci.
Grazie
Alessio grazie, sei troppo gentile.
Io ci metto tutta la passione che ho, amo e conosco profondamente questo paese, il mio intento è quello di raccontarlo a 360 gradi, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
Molti pensano che gli States siano solo grandi città e parchi ma non è assolutamente così… c’è tanto da scoprire e da capire.
Spero di poter essere davvero utile a tanti con il mio lavoro.
Ti auguro buon viaggio e buona vita 🙂