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Cosa vedere a Plymouth, Massachusetts: viaggio nella storia americana, dall’arrivo dei Padri Pellegrini alla nascita del Thanksgiving Day. Breve itinerario per scoprire la città, la Plymouth Plantation e la Mayflower II.
Vi siete mai chiesti dove e come sono nati gli Stati Uniti?
E non parlo della Dichiarazione d’Indipendenza, di George Washington e della Costituzione USA, intendo ancora prima.
Mi riferisco al luogo ed al momento in cui un gruppo di persone mosse dal desiderio di una vita migliore raggiunse le coste di questo immenso paese creando un primo vero insediamento permanente su di un territorio fino ad allora sconosciuto e ad uso e consumo esclusivo delle popolazioni autoctone, i nativi Wampanoag.
Quello che accadde nel lontano 1620 sulla costa dell’attuale Massachusetts, a Plymouth per l’esattezza, quando 102 pellegrini provenienti dall’Europa sbarcarono dalla Mayflower, la nave che li aveva condotti fin lì, dopo un breve approdo nell’odierna Cape Cod, provati e decimati da una difficilissima traversata durata mesi.
Oggi Plymouth é una ridente e solare cittadina della east coast americana, splendidamente inserita nella spettacolare cornice del New England.
D’estate si trasforma in un rinomato centro balneare con ben 6 km di spiagge ed una serie di attività collegate come pesca, sport acquatici e crociere.
D’autunno invece, grazie alla raccolta dei mirtilli, si colora di un sorprendente rosso vinaccia e lentamente si assopisce con i primi freddi invernali per poi risvegliarsi in primavera con i colorati e variegati Farmers Markets.
I segni del suo intenso e significativo passato sono visibili ovunque, si sviluppano lungo un ricco itinerario che conduce per mano il visitatore, coinvolgendolo emotivamente, fino a quel lontano 1620.
Seguendo il Pilgrim Path, un sentiero che dal porto conduce al centro cittadino é possibile visitare a piedi gran parte dei siti storici, esiste tuttavia per i più pigri anche un tram turistico che collega tutte le locations.
Si comincia dalla Plymouth Rock, un piccolo scoglio a ridosso del molo inglobato in una struttura classicheggiante, famoso per essere il luogo in cui effettivamente nacquero gli Stati Uniti d’America.
Mi spiego meglio, sembra che questo macigno, grande poco meno di un’auto, sia il primo posto dove abbiano messo piede i padri pellegrini appena sbarcati.
Poco distante, seguendo la linea del porto, si incontra ormeggiata al suo molo, una perfetta riproduzione della Mayflower, la nave che condusse i Pilgrims Fathers in America.
Il bello é che una volta saliti a bordo (il biglietto é valido per visitare anche altri siti tra cui la Plymouth Plantation) si incontrano attori in abiti d’epoca, che intrattengono gli ospiti con i racconti della terribile traversata.
Molti dei pellegrini, impreparati ad affrontare il freddo invernale e senza scorte di cibo sufficienti, morirono poco dopo lo sbarco di stenti e malattie. Attraversando la strada si raggiunge Coles Hill, l’altura dove sono sepolti ancora oggi, poco distante c’é la statua del capo indiano Massasoit che aiutò i superstiti a sopravvivere.
Rientrando verso il centro di Plymouth in pochi minuti si raggiunge il Pilgrim Hall Museum, la più grande collezione al mondo relativa agli oggetti ed alle arti decorative di quel periodo.
Il sito in assoluto più visitato resta però Plymouth Plantation, una fedele ricostruzione del villaggio dei pellegrini sorto in seguito al loro sbarco (il biglietto di ingresso é lo stesso utilizzato per visitare la Mayflower), situata su di una collina a pochi chilometri dal centro.
Qui tutto é rappresentato esattamente come era all’epoca dello sbarco.
Le case, i campi coltivati, gli attrezzi, gli arredi, addirittura le persone (anche in questo caso attori vestiti in abiti d’epoca), pellegrini che interagiscono con i visitatori rispondendo alle domande, stupendosi tra l’altro della stranezza dei loro abiti e del loro atteggiamento, quasi fossero ancora nel 1620… decisamente affascinante e coinvolgente.
Poco distante é possibile visitare anche la fedele ricostruzione (comparse indiane incluse) del villaggio indiano dei Wampanoag, gli indigeni locali che supportarono ed aiutarono i pellegrini a sopravvivere nei primi difficili mesi in terra americana.
Di certo avrete sentito parlare del Thanksgiving Day, la più grande celebrazione nazionale americana che ricorre verso la fine di novembre, il quarto giovedì del mese per l’esattezza.
Ecco sappiate che… tutto é partito da qui!
Da un’antica usanza indiana mescolata alla gioia e alla gratitudine verso Dio per il primo fruttuoso raccolto dei pellegrini ad un anno esatto dall’arrivo nella nuova patria.
“Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli,
radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina…
per ascoltare lì il pastore
e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni.”
(William Bradford, novembre 1621 – Governatore della prima colonia di Plymouth)
4 Comments
Sempre posti nuovi ed interessanti, i tuoi USA mi piacciono sempre di più.
Grazie x gli spunti
Grazie Anna.
L’intento é proprio quello d mostrare i luoghi più autentici e ricchi degli Stati Uniti, oltre alle solite mete stra-gettonate!!
Bellissimo , non sapevo delle ricostruzioni.
In un tuo prossimo viaggio prendi in considerazione anche la Virginia , jamestown, il primo ( storicamente ) insediamento inglese nel 1607 in America . Il primo delle famose 13 colonie tra cui plymouth, la più popolosa e quella che si è evoluta !
Guarda qui : http://www.nps.gov/jame/index.htm !
Credo ci sia qualcosa anche li . 🙂
Ottimo!!
Grazie, come sempre, degli approfondimenti… 🙂