“I Parchi Nazionali Americani sono, senza dubbio,
il maggior contributo degli Stati Uniti alla cultura del mondo”
(Frank Frase Darling)
Quando si parla di grandi Parchi Americani inevitabilmente il pensiero vola a quelli a ridosso del Southwest, il Gran Canyon, la Monument Valley, la Death Valley, solo per citare i più famosi, o quelli del Great American West.
In pochi in realtà sanno che il Mid East e la East Coast offrono oasi naturalistiche e paradisi incontaminati, entrati di diritto nell’elenco dei Parchi Nazionali degli USA, altrettanto spettacolari ed affascinanti anche se meno noti al turismo internazionale.
Provate ad immaginare 15000 ettari di montagne, sentieri a picco sul mare, coste frastagliate, impressionanti fenomeni naturali, laghi, fiumi ed un numero imprecisato di isolotti e pittoreschi fari che sembrano sbucati come per incanto da un libro di Hemingway o da un quadro di Hopper.
Provate a collocare il tutto nel bel mezzo di un’isola, la Mount Desert Island, al largo della costa sud orientale del New England, nello stato del Maine.
Il risultato?
Il modo migliore per scoprire l’isola, ed il parco al suo interno, é quello di percorrere la Park Loop Road.
Una strada panoramica che in poco meno di 50 km esplora la costa e l’interno passando attraverso gli scenografici tornanti che dalle alture della Cadillac Mountain, la cima più alta della East Coast, ridiscendono fino alla spettacolare distesa della Sand Beach, una lingua di sabbia e sassi, che funge quasi da spartiacque tra il verde acceso della natura che la circonda, il blu intenso dell’Oceano ed il bianco vivo dei fari delle piccole isole che ne consentono l’accesso via mare.
Passeggiando lungo la Sand Beach non é difficile imbattersi in fotografi professionisti, artisti e pittori di acquerelli di un certo rilievo che, pennelli e tavolozza alla mano come nella migliore tradizione bohemien, trascorrono intere giornate nel tentativo di riprodurre su tela gli scorci più emozionanti.
Poco distante, proseguendo lungo la Loop Road, si incontra l’insenatura del Tunder Hole, un fenomeno naturale decisamente unico ed originale.
Una sorta di boato, simile ad un violento tuono (ascoltare per credere…) causato dalla compressione, provocata dal vento forte e delle onde del mare, dell’aria presente nell’anfratto.
Il percorso, durante il quale é facile e frequente incontrare la ricca fauna locale (cervi, volpi, marmotte, castori, aquile), prosegue luno la costa per poi continuare lungo la Peabody Drive verso l’interno del parco attraverso il Somes Sound, una lingua d’acqua che dall’Oceano si insinua nel centro dell’isola per ben 10 km attraverso altri piccoli e pittoreschi centri abitati.
Vale la pena spingersi fino all’estremo sud della parco per visitare il delizioso paesino di Bass Harbor Head, noto soprattutto per l’antico faro del 1858 arroccato su una scenografica collina a picco sul mare, dalla quale si gode una vista mozzafiato.
Presso l’Hulls Cove Visitor Center é possibile munirsi di cartine ed indicazioni per individuare i numerosi sentieri a piedi, in bicicletta e a cavallo che si estendono all’interno dell’Acadia National Park per un totale di quasi 200 km.
Il luogo migliore in cui soggiornare nelle vicinanze del parco, a meno che non si decida di fare camping, é l’elegante e vivace cittadina portuale di Bar Harbor, a pochi chilometri dal visitor center.
Un mix ben riuscito di sontuose ville estive d’epoca (avete presente i Vanderbilt di Newport o gli Astor di New York?), negozietti caratteristici, B&B storici, ristoranti di pesce (non sempre a buon mercato purtroppo), pub in stile marinaro, velieri ed imbarcazioni d’altri tempi.
Oltre alla presenza degli Indiani Penobscot, gli orgogliosi nativi americani del Maine che ancora oggi popolano l’isola e le zone circostanti.
12 Comments
stiamo giusto progettando un viaggio da quelle parti e sembra quasi che tu scriva questi post per me 🙂 grazie!
Grazie a te, lo scopo del mio blog é proprio quello di fornire indicazioni ed info utili sui luoghi visitati ed i viaggi fatti!!
Felice di poterti essere utile 🙂
mai fatte esperienze in camper negli USA? qui comincio a raccontare la nostra: http://gliulivelli.blogspot.it/2014/02/california-dreamin-giorno-1.html magari può far comodo a te!
Grazie!!
Simo che bello.. Mi piace quando parli dei parchi!
E quelle foto, quella natura.. Wow!
Grazie Marika 🙂
WOW! stesso identico viaggio a distanza di pochissimi giorni…incredibile! Boston…New England e poi New York!!!
dovremmo scambiarci qualche opinione!!
complimenti per il blog!!!!
Grazie Paola.
Sempre pronta ad approfondire l’argomento Stati Uniti 🙂
bellissimo articolo, anch’io l’anno scorso ho fatto tutto il New England… la bellezza la pace e la serenità di quei luoghi sono ancora nel mio cuore!!!!!!
Grazie!
Il New England è splendido, assolutamente da consigliare 😉
ciao
grazie per le più che esaustive spiegazioni
grazie
Prego! Felice di poter esser utile.