La mia prima volta, ormai 20 anni fa, nella Monument Valley.
Sul confine tra Utah e Arizona, all’interno del Colorado Plateau, un vastissimo altopiano semidesertico che comprende ben 4 stati USA, un’opera d’arte “modellata” nel corso dei secoli da fiumi ed agenti atmosferici, un’immensa arena ove le forze del tempo e della natura si sono scontrate con la materia grezza della terra e nulla può nascondere o attenuare i segni della battaglia (cit.).
Immensa, potente e silenziosa, la Monument Valley.
Ci si arriva dalla Highway 163, una lunga strada dritta, tipicamente americana, che piomba in discesa nella valle, regalando un effetto ottico incredibile.
Si ha come la sensazione man mano che ci si avvicina di “planare” nel bel mezzo della Valley.
Lo scenario lascia realmente a bocca aperta, una distesa di terra rossa, polverosa, che lo sguardo fatica a contenere considerata la sua ampiezza.
Nel mezzo strani monoliti, dalle forme più strane e bizzarre, dominano la valle “vigilando” su di essa come custodi giganti, immobili, come se fossero pronti a muoversi, incredibilmente ed inaspettatamente, al primo segnale di pericolo.
La Navajo Nation Reservation, un’associazione per la tutela della riserva indiana che é proprietaria della valle, creata dalle tribù native che ancora risiedono nella zona, si occupa di promuovere e mantenere la bellezza di questi luoghi antichissimi, organizzando delle escursioni a pagamento all’interno della Monument Valley a cavallo o in fuoristrada.
Una guida indiana, riogorosamente Navajo, vi introdurrà ai segreti della valle, alle sue storie e leggende.
Fermatevi ad “ascoltare” il vento che passa attraverso i monoliti, creando suoni sempre nuovi e diversi, assaporate il lungo viaggio nella vallata su strade sterrate alla scoperta di scorci sempre più sorprendenti, fatevi ricoprire dalla sottile polvere rossa trasportata dal vento, vi sembrerà di essere finiti in un’altra epoca.
Potrebbe anche capitarvi di “incontrare” indiani a cavallo armati di arco e frecce che inseguono un gruppo di cowboys, in stile western.
Immaginazione, suggestione, miraggio o un set cinematografico, considerato che nella valle si girano parecchi film del genere?
Decidete voi.
8 Comments
sicuramente un bel viaggio è un bel posto da visitare .
la fase pre-viaggio è una delle mie preferite…
Anche la mia… e’ li che il mio viaggio prende vita, un lavoro quasi certosino che poi in viaggio mi ha sempre “ripagata” con bellissime sorprese.
Partire preparati e’ il modo migliore per riuscire a scoprire poi, sul campo, qualcosa di nuovo, di diverso, di sorprendente!!
Buon divertimento…
il ricordo più emozionante del mio viaggio… quei luoghi… fuori stagione…
la monument valley, forse perche’ , ancora vivo il ricordo di mio padre che ogni dopo cena guardava i fil western , questo posto per me e’ stato il piu’ bello dell’ovest.L’alba sulla valley vista dalla terrazza del the view restera’ indelebile nella mia mente
Ciao Simona, mi trovo adesso nella Monument Valley! È uno di quei posti unici dove puoi trovare la terra nella sua immensa bellezza primordiale.. Una condizione che noi “urbani” non conosciamo. È talmente bella che nessuna fotografia può renderle giustizia e nessun commento può realmente trasmettere quello che la sola contemplazione ed ammirazione può dare..
Ciao Piero, grazie della tua emozionante testimonianza ?
non vedo l’ora….
grazie