In Inglese
Il percorso che costeggia il Mississippi River da Vicksburg fino a Natchez è sicuramente – tra i molteplici itinerari in Mississippi da suggerire – uno dei più suggestivi ed affascinanti.
200 km di storia, antiche piantagioni, dimore antebellum letteralmente consumate dal tempo, vecchie highways che si intersecano, sentieri e spettacolari riserve naturalistiche legate agli Indiani Nativi e celebri campi di battaglia della Guerra Civile Americana.
Un itinerario emozionante che richiede un paio di giorni e che può essere tranquillamente incluso in un road trip lungo la Great River Road o la Natchez Trace Parkway provenendo dal Tennessee o lungo la Blues Hwy 61 direttamente dal Delta del Mississippi o – perché no – come estensione da New Orleans, in 300 km circa.
Vicksburg è un’affascinante cittadina d’altri tempi adagiata su una collina che degrada dolcemente fino alle sponde dello Yahoo River, nel punto in cui il fiume confluisce in un’ansa del ben più grande Mississippi River.
Fu fondata nel lontano 1811 e proprio per la sua importante posizione strategica – un promontorio alla confluenza dei due fiumi, preziosa via di comunicazione verso il Sud secessionista – divenne protagonista di una delle battaglie più feroci ed emblematiche della Guerra Civile Americana, oggi ricordata nell’immenso campo di battaglia del National Military Park.
La città è perfettamente conservata.
Il nucleo del suo centro storico che va dalla collina dell’Old Courthouse fino alle strade acciottolate della Washington St. è costellato di antiche dimore antebellum, molte delle quali sopravvissute alla Guerra Civile.
Come ad esempio la Balfour House, la casa in cui visse una delle più famose “diariste” del conflitto, Emma Balfour, e la Willis Cowan House sede del comando generale dell’esercito confederato che proprio qui firmò la resa il 3 luglio del 1863.
La zona è ricca di vecchie magioni trasformate in b&b, di piccoli, curiosi musei – come il Biedenharn Coca-Cola Museum ed il Lower Mississippi River Museum – e di un numero considerevole di negozi di oggettistica ed antiquariato, spesso legato proprio ai cimeli relativi al periodo antebellum o alla stessa Civil War.
La passeggiata lungo il fiume consente di ammirare i bellissimi murales che illustrano la storia della città e con un po’ di fortuna di vedere attraccare l’affascinante Queen of Mississippi, il battello a vapore che permette di rivivere con una spettacolare crociera sul vecchio fiume d’America, l’emozione di un vero e proprio viaggio nel tempo da St. Paul, in Minnesota fino a New Orleans, in Louisiana.
Il Vicksburg National Military Park si trova nell’immenso parco, un tempo campo di battaglia, che circonda la collina su cui sorge Vicksburg.
Si tratta di un Parco Nazionale a tutti gli effetti, creato nel 1899 per commemorare uno dei più tragici assedi della Guerra Civile Americana.
La posizione strategica della città fece si che i nordisti, i soldati dell’Unione, la prendessero di mira assediandola per ben 47 giorni, con un conseguente ed impressionante numero di vittime, fino all’inevitabile e dolorosa resa dei Confederati, i sudisti, avvenuta a tutti gli effetti il 4 luglio del 1863.
Un 4 luglio talmente difficile da dimenticare che almeno fino al 1960 gli abitanti di Vicksburg, convinti sudisti – cosa che accade ancora oggi in molte cittadine del Sud – si sono rifiutati di festeggiare il quattro luglio inteso come Independence Day, giorno dell’Indipendenza Americana dalle Colonie Britanniche.
Il parco è immenso.
Per visitarlo tutto con calma sarebbe necessaria almeno una giornata intera, con l’auto.
Il consiglio è quello di iniziare dal Visitor Center, con il filmato introduttivo che racconta brevemente le vicende dell’assedio di Vicksburg e successivamente, muniti di cartina ed auto, visitare le postazioni nordiste e sudiste, i vari memoriali ed infine il National Cemetery (le sepolture dei soldati dell’Unione sono separate da quelle dei Confederati).
Non dimenticate di fermarvi ad ammirare la U.S.S. Cairo, esposta sotto una speciale copertura all’interno del parco. Si tratta della prima nave cannoniera corazzata della storia, utilizzata proprio durante la Civil War e recuperata, sorprendentemente intatta, dal fondo dello Yazoo River.
Procedendo verso Sud, lungo la Blues Hwy 61, a circa 65 km da Vicksburg si incontra il piccolo centro di Port Gibson, poco più di un incrocio con alcune splendide case d’epoca, conosciuto anch’esso per un’altra tragica pagina di storia della Guerra Civile Americana, quella della Battaglia di Port Gibson.
Qui si incrociano le tre più famose highways del Sud, la Blues Hwy 61, la Natchez Trace Parkway e la Great River Road, imboccando proprio quest’ultima superato l’incrocio di Port Gibson, procedendo verso il Mississippi River dopo circa 16 km vi imbatterete – circondati da un paesaggio fiabesco, a tratti magico aggiungerei – in uno dei luoghi più suggestivi dell’intera area, Windsor Ruins.
Vi appariranno dal nulla 23 colonne in stile corinzio, completamente immerse nella vegetazione circostante.
Si tratta di ciò che resta della dimora principale della piantagione di cotone di Smith Daniell, risalente al 1861. Le colonne furono commissionate appositamente a St. louis e trasportate lungo il Mississippi River fino a Port Gibson. La casa fu successivamente occupata dalle truppe del generale Grant durante la Civil War, sopravvisse alla guerra ma fu poi distrutta da un incendio nel 1890. Poco distante è possibile visitare anche il piccolo cimitero della famiglia Daniell, celato dal bosco circostante.
L’area ha fatto da sfondo a numerose serie e trasmissioni tv ed al bellissimo Ghost of Mississippi, il film del 1996 dedicato all’assassinio del leader dei diritti civili in Mississippi, Medgar Evers.
Continuando ancora verso sud, rientrando sulla Natchez Trace Parkway, dopo circa 50 km si incontra nei pressi di Stanton – l’ingresso è segnalato dai cartelli stradali – Emerald Mound.
Un antico tumulo precolombiano, il secondo in ordine di grandezza ed importanza degli USA, legato alla cultura degli Indiani Nativi Plaquemine, importante centro cerimoniale risalente al 1200 costituito da una grande piramide dalla punta piatta e da altre due più piccole, sembra in realtà che in origine ce ne fossero otto.
L’accesso al sito è gratuito, si può salire fin sulla cima del tumulo principale per ammirare le altre costruzioni ed il paesaggio circostante.
Da Emerald Mound in 20 km si raggiunge Natchez.
La più antica città sul Mississippi, fondata nel 1716 – quest’anno festeggia i suoi primi 300 anni di vita -dai francesi.
Si tratta di una vera e propria galleria d’arte e/o museo storico a cielo aperto, vanta uno dei distretti storici più antichi ed il più alto numero di case antebellum – ben 668 perfettamente conservate – dell’intera nazione.
Se non fosse per le auto parcheggiate lungo le vie del centro si potrebbe benissimo pensare di essere finiti in un fermo immagine di Via col Vento.
Provate a pensare alle strade acciottolate, alle carrozze (per i turisti), ai lampioni in ferro battuto, ai negozi di antiquariato da cui spuntano manichini con deliziosi abiti d’epoca ed alle vecchie dimore che si susseguono, splendide, una accanto all’altra.
Il momento migliore per visitarla è senza dubbio la primavera durante lo Spring Pilgrimage Season, il momento in cui molte dimore private aprono al pubblico.
Recatevi al Visitor Center per munirvi di cartina e indicazioni per visitarne il maggior numero – volendo si può partecipare anche a tour giornalieri che ne includono diverse – e ricordate che in alcune di queste è anche possibile pernottare, cliccando qui troverete l’elenco completo dei B&B storici in città.
Concedetevi a fine giornata una rilassante passeggiata lungo il Mississippi River, a sud di Franklin St. troverete alcune deliziose locande dove cenare – Magnolia Grill è sicuramente tra le migliori- ed il Saloon che ospitò spesso Mark Twain nei suoi viaggi lungo il vecchio fiume, Under the Hill – Saloon.
L’ultima imperdibile tappa del nostro itinerario si trova a 4 km dal centro di Natchez, al 140 di Lower Woodville Road, la Longwood Plantation.
La bizzarra dimora orientaleggiante voluta da Haller Nutt – facoltoso imprenditore di cotone della zona – per la sua famiglia, un edificio ottagonale iniziato nel 1860 e rimasto incompiuto a causa dello scoppio della Guerra Civile.
L’interno è suddiviso nel lussuoso appartamento al pian terreno – in cui è severamente vietato fotografare – e nella restante, immensa parte superiore rimasta completamente grezza.
Si possono ancora vedere gli attrezzi degli operai e le casse in legno (su alcune si legge il nome dei signori Nutt) fermate lì, come cristallizzate nel tempo, nel momento in cui scoppiò la Guerra Civile e la famiglia in seguito alla prematura morte di Haller Nutt si trovò a dover affrontare un lungo periodo di ristrettezze e difficoltà.
Poco distante dall’ingresso, seguendo un bucolico sentiero immerso nella vegetazione si raggiunge il piccolo e suggestivo cimitero di famiglia.
Anche Longwood Plantation è stata utilizzata come locations per film e serie tv di successo, prima fra tutte True Blood.
Quello che probabilmente risulta essere uno dei miei preferiti itinerari in Mississippi termina qui.
Da Natchez volendo si raggiunge facilmente – in 150 km circa – la capitale del Mississippi Jackson o in poco più la Louisiana con le sue bellissime Baton Rouge e New Orleans.