Insolite Hawaii: cosa vedere a Big Island, la più grande delle isole dell’arcipelago, nota anche come Hawai’i Island.
Situata all’estremo sud-ovest dell’arcipelago, é da sola grande più del doppio delle altre isole hawaiane messe insieme, ed in continua espansione a causa dell’intensa attività vulcanica.
Nessuna sorpresa quindi nello scoprire che i suoi abitanti amano riferirsi a lei con il “nomignolo” di Big Island.
E’ un’isola speciale, diversa dalle altre, forse più autentica e variegata, e con una serie di particolarità che la rendono decisamente unica ed insolita.
Qui il mare, le spiagge assolate, le onde da surf e la magica accoglienza polinesiana sono solo piacevoli (e rilassanti) dettagli di una cartolina fatta di natura incontaminata dalla struggente bellezza, di sentieri impervi, foreste pluviali, vulcani ancora attivi, antichissimi centri cerimoniali, baie segrete, piantagioni di caffè e piccoli ed autentici nuclei rurali lontani anni luce dal turismo frenetico delle zone più ambite (Waikiki e Ka’anapali, tanto per citare le più famose) di Ohau e Maui.
Aggiungete quasi 500 km di coste che alternano spiagge di sabbia bianchissima, nera, olivastra o color ambra, la montagna più alta del mondo (misurata dalla sua base nel fondale marino), una bizzarra comunità di cowboys hawaiani, miti e leggende quanto basta ed un vulcano attivo da ben 30 anni, il Kilauea, che continua a riversare in mare colate di lava aumentando progressivamente la superficie dell’isola.
Capirete ben presto perché vale la pena dedicare un lungo ed approfondito soggiorno a quella che a parer mio resta indiscutibilmente l’isola più affascinante dell’arcipelago.
La zona più ricca ed accattivante dell’isola é sicuramente la Kona Coast, la cosiddetta costa sottovento, circa 100 km di spiagge, cale, siti archeologici polinesiani, piccoli villaggi abitati ed alle spalle colline rigogliose e la foresta che cela il passaggio verso il Parco Vulcani più attivo al mondo.
Punto di partenza ideale (e luogo consigliato per il soggiorno) é Kailua-Kona (non dimenticate di assaggiare la gustosissima birra locale, la Kona Beer nel vicino birrificio) centro nevralgico della costa che nasconde alcuni siti storici di notevole interesse come il tempio sacro di Ahuena Heiau, la prima chiesa missionaria delle Hawaii, Mokuaikaua, risalente alla metà dell’800 e lo splendido Hulihee Palace, una sorta di palazzo reale utilizzato in passato dal re Kameahamena I, oggi preziosissimo museo.
Se capitate da queste parti l’ultima domenica del mese ricordate che nel pomeriggio nello spiazzo antistante il palazzo si tengono spettacoli tradizionali di Hula, rigorosamente gratuiti.
Dal porticciolo della cittadina partono numerose escursioni in mare aperto, la più interessante (che mi sento assolutamente di consigliare nonostante il prezzo elevato) è quelle del giro in sottomarino per scoprire i fondali dell’isola, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, tra spettacolari pesci colorati, impressionanti sculture coralline e residuati bellici (pezzi di navi, di aerei e di mezzi da sbarco risalenti alla seconda guerra mondiale).
Da Kona é possibile prenotare anche il non proprio economico ma straordinario giro in elicottero (550 dollari circa) per scoprire l’isola e la sua spettacolare colata lavica dall’alto.
Consiglio tuttavia di spostarsi con l’auto ad Hilo, circa 150 km, dove considerata la vicinanza al parco vulcani l’escursione costa circa 200 dollari in meno, questo perché il costo del carburante incide tantissimo sul prezzo totale.
Proseguendo lungo la costa attraverso la Ali Drive il paesaggio si trasforma, spariscono le poche costruzioni turistiche e appaiono sulla destra una serie di spiagge e cale dalle più disparate tonalità di colore, ideali per il surf e lo snorkeling.
A nord sulle colline le piantagioni del buonissimo Kona Coffee (é possibile visitarne alcune ed acquistare il caffè direttamente in loco) e la pittoresca chiesetta di St Benedict’s, conosciuta come la Chiesa dipinta – o la Cappella Sistina delle Hawaii – per i suoi interni affrescati con motivi hawaiani che si fondono armoniosamente con quelli dell’iconografia classica cristiana.
Fu esattamente in questo luogo che nel 1779 l’esploratore Cook fece celebrare la prima messa dell’isola, ed é qui che ancora oggi, una volta al mese (la seconda domenica di solito), si svolge un’autentica funzione in lingua hawaiana.
Poco distante, tornando sulla costa nella Baia di Kealakekua si trova il sito in cui Cook perse la vita in seguito ad una battaglia con una tribù locale.
Verso la fine della costa, celato da una serie di colline brulle che segnano la vicinanza alla zona vulcanica dell’isola di trova il Pu’uhonua O Honaunau National Historical Park, uno dei più antichi centri cerimoniali dell’arcipelago, considerato ad oggi ancora un luogo importantissimo per la cultura polinesiana.
Le antiche relazioni sociali delle prime tribù stanziatesi nell’arcipelago hawaiano venivano regolate da una legge non scritta, il Kapu, quando qualcuno violava questo sacro codice poteva sfuggire alle severe punizioni recandosi a fare penitenza presso i templi di Pu’uhonua.
Passeggiando per il centro in rispettoso silenzio é ancora possibile scorgere qualche fedele intento alla manutenzione dei luoghi sacri.
Un’area di circa 1000 km quadrati che include la cima del Vulcano Mauna Loa ed i suoi 200 km di sentieri.
Le vere attrazioni del parco restano la Caldera del Kailauea, attiva da ben 30 anni, e la sua colata lavica della East Rift Zone che riversandosi direttamente nell’oceano da un canale laterale contribuisce ad aumentare ed a modificare di continuo la superficie dell’isola.
Esistono due strade percorribili per i visitatori, la prima la Crater Rim Drive gira attorno alla Caldera, la seconda la Chain of Craters Road scende verso la zona delle colate laviche.
All’estremità orientale del parco é inoltre possibile visitare il Thurston Lava Tube, una galleria al di sotto di una foresta scavata nel giro di poche ore da un fiume di lava, poi esuritosi nel tempo.
Uno splendido giardino naturale di orchidee formatosi a causa del caldo umido e delle frequenti piogge.
La città sulle alture, ideale per una breve sosta, presenta un piccolo agglomerato urbano, alcune attività commerciali, il Lyman Museum and Mission House, un museo che ripercorre la storia e l’evoluzione dell’intera area e l’Imiloa Astronomy Center of Hawai’i, che ripercorre con l’ausilio dell’astronomia la storia ed i miti delle migrazioni polinesiane.
Situata nel nord est dell’isola, la sacra montagna di Big Island, misurata dalla sua base nelle profondità dell’Oceano Pacifico sarebbe da considerarsi la montagna più alta del mondo.
Una sola strada percorribile per raggiungere la cima, la Saddle Road, dove si affollano numerosi osservatori internazionali e dove é possibile prendere parte a diverse escursioni, per informazioni e prenotazioni bisogna rivolgersi all’Onizuka Center for Interational Astronomy.
Una delle strade panoramiche più spettacolari dell’intera isola che tra rocce a picco, burroni e cascate raggiunge attraverso l’Hwy 240 la Waipi’o Valley, una delle più belle vallate dell’intero arcipelago.
Per raggiungere la spiaggia sottostante é necessaria una passeggiata di circa 2 ore.
Avreste mai pensato che nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, a quasi 1000 m sul livello del mare vive prolifica ed attiva una comunità di cowboys e mandriani?
Il Parker Ranch fu fondato agli inzi dell’800 da un marinaio proveniente dal Massachusetts con la passione per l’allevamento del bestiame, che sposò la nipote di Kamehamena I, dando origine al ranch più grande e strutturato (ben 91.000 ettari) di tutti gli Stati Uniti.
Quasi tutti i Ranch sono visitabili, inclusi musei e dimore storiche, troverete informazioni dettagliate e cartine presso il Parker Ranch Visitor Center.
Per visitare l’isola di Big Island è consigliabile noleggiare un’auto, ritirandola magari negli aeroporti di arrivo (che sono due, uno a Kona e l’altro ad Hilo).
E’ possibile muoversi con i bus pubblici Hele On, ce ne sono alcuni che per pochi dollari effettuano il giro dell’isola ma non é possibile comunque raggiungere tutti i luoghi elencati nella guida sopra.
Se si ha intenzione di visitare a fondo l’isola conviene senza dubbio l’auto mentre se si decide di restare sulla più turistica Kona Coast allora si può anche valutare la scelta del bus.
Kona é sicuramente la zona ideale dove soggiornare per qualche giorno di relax.
Per le sue bellissime spiagge, le attività e le strutture che offrono alloggi e ristorazione per tutte le tasche e le esigenze.
Tra l’altro l’estrema vicinanza con l’aeroporto ne fanno un punto di partenza ideale per esplorare l’intera isola.
8 Comments
Hai fatto l’escursione in sottomarino? Ma che figata!! Si può dire :)!!!
Si esatto!!
Si puo’ dire, una gran figata, soprattutto la sensazione di scendere sul fondale dell’Oceano Pacifico… 😉
Ma che meraviglia quest’isola!
Sai che non avevo mai sentito di un’escursione in sottomarino?!? Grande, Simona! =D
Anche se mi chiedo se ne avrei il coraggio…;P
Grazie Antonella.
L’escursione é assolutamente da consigliare, anche se un pò cara, circa 150 dollari.
Il momento peggiore é quello della discesa, man mano che la pressione dell’acqua aumenta si avverte un pò di disagio ma una volta sul fondale passa tutto… e dopo é una gran figata!! 😉
Salve Simona,
Le escursioni che suggerisci sono state fatte in autonomia o con agenzie locali?
Ovviamente non mi riferisco al sottomarino e al giro aereo!
Grazie e complimenti, sei fonte di grande ispirazione
Eleonora buonasera, le escursioni le ho fatte tutte tranquillamente da sola (eravamo in due per essere precisa) muovendomi in auto, quelle in sottomarino ed in elicottero si possono prenotare nelle agenzie turistiche di Kona anche il giorno prima.
Ciao, ottimo post. Grazie mille per aver condiviso. In che periodo ci sei stata? Noi stiamo pensando ad Agosto 2020.
Ciao Noemi, grazie!
Sono stat a Big Island in novembre ed in aprile.