Visitare la Barnes Foundation, Philadelphia, e la sua nuova mostra sull’arte dei Nativi Americani

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Visitare la Barnes Foundation, Philadelphia, e la sua nuova mostra sull’arte dei Nativi Americani

San Ildefonso Pueblo. Storage Jar, c. 1780. The Barnes Foundation, A389

 

Visitare la Barnes Foundation, a Philadelphia, per scoprire la sua nuova mostra “Water, Wind, Breath: Southwest Native Art in Community”, un’importante esposizione di arte antica a e contemporanea dei nativi americani del Southwest, tra cui ceramiche, tessuti e gioielli provenienti dalle comunità Pueblo e Navajo.

 

San Ildefonso Pueblo. Storage Jar, c. 1780. The Barnes Foundation, A389

 

Visitare la Barnes Foundation: il museo dalle origini ad oggi

Perchè decidere di visitare la Barnes Foundation nel corso di un soggiorno nell’antica ed affascinante città di Philadelphia?

Per passeggiare tra decine di tele di Modigliani, De Chirico, Picasso, Van Gogh, Degas, Renoir, Cezanne, Matisse, Rubens, Tiziano, Paolo Veronese (e molti altri), intervallati da una serie di oggetti d’arte provenienti da differenti periodi storici e continenti, distribuiti apparentemente a caso ma in realtà collocati secondo le dettagliate indicazioni di Albert C. Barnes.

Philadelphia da non perdere: visitare la Barnes Foundation

Ovvero attraverso la ricerca di linee, colori, spazi e luce.

Un impianto museale unico nel suo genere, per collocazione, ispirazioni e chiavi di lettura delle opere d’arte.

Fortemente voluto nel 1922 dal medico e chimico Albert C. Barnes – divenuto milionario grazie all’invenzione del primo farmaco antisettico, l’Argyrol – e con uno statuto estremamente rigido che fino al 1995 consentiva l’ingresso ad un massimo di 200 visitatori al giorno.

Perché come lo stesso Barnes amava ripetere… “solo nella tranquillità e nell’assoluta concentrazione è possibile cogliere l’essenza di un’opera d’arte”.

Qui trovate un articolo interamente dedicato alla Barnes Foundation, alla sua storia ed alle sue esposizioni permanenti.

Philadelphia da non perdere: la Barnes Foundation oggi

Visitare la Barnes Foundation: Water, Wind, Breath: Southwest Native Art in Community, la nuova esposizione sull’arte dei Nativi Americani del Southwest

Nel 2022 ricorre il centenario della fondazione della Barnes Foundation.

Per celebrare questa importante ricorrenza il museo organizzerà nel corso dell’anno una serie di presentazioni ed eventi, a cominciare da “Water, Wind, Breath: Southwest Native Art in Community”, una mostra interamente dedicata all’arte dei Nativi Americani del Southwest – tra cui ceramiche, tessuti e gioielli provenienti dalle comunità Pueblo e Navajo – collocata nella Roberts Gallery ed accessibile al pubblico dal 20 febbraio al 15 maggio 2022.

L’esposizione include circa 100 opere, inclusi oggetti che il Dr. Albert C. Barnes raccolse durante i suoi viaggi in New Mexico nel 1930 e nel 1931, nonché opere di artisti nativi americani contemporanei che mettono in evidenza le connessioni tra manufatti storici ed oggetti d’arte moderna.

 

“Ci auguriamo che questo progetto porti l’arte dei nativi del Southwest all’attenzione di un vasto pubblico

e crei in futuro nuovi percorsi di studio e collaborazione tra comunità native e non native.” 

(Thom Collins)

 

La mostra è organizzata in cinque sezioni principali che evocano i quattro punti cardinali, tra cui la ceramica Pueblo, la tessitura Navajo, la creazione di gioielli in argento e le esperienze del dottor Barnes nel Southwest.

Un’ultima sezione esamina l’importanza della danza Pueblo come pratica duratura fondamentale per la salute e il benessere della comunità.

Squash Blossom Necklace, Navajo, c. 1910–15. Silver alloy from ingots, turquoise, leather; l. 151/4 in. (38.7 cm). The Barnes Foundation, Philadelphia, A69

Visitare la Barnes Foundation: “Water, Wind, Breath: Southwest Native Art in Community, gli oggetti in mostra

Tra le opere in mostra troverete il più antico vaso Pueblo della collezione Barnes, con disegni dei punti cardinali e piume sacre di tacchino selvatico, oltre ad uno dei tessuti ancestrali Navajo, che sarà esposto per la prima volta in più di 20 anni, ed una delle 25 collane di fiori di zucca recuperate dal Dr. Barnes – che amava particolarmente questa forma simbolica di gioielli – durante uno dei suoi viaggi in New Mexico.

Tra le opere di arte moderna, merita una menzione La quarta dimensione di Melissa Cody che racconta del coraggio e della sopravvivenza dei tessitori Navajo dopo la distruzione della loro comunità da parte del governo federale nel 19° secolo e la scultura di Roxanne Swentzell che ricorda la necessità di rinnovare le connessioni dell’uomo con la terra che lo circonda.

Melissa Cody (Diné/Navajo, b. 1983). 4th Dimension, 2016. Wool; 24 × 19 in. (61 × 48.3 cm). Private collection. @melissacody

Per maggiori informazioni sulla mostra e sugli orari di visita vi invito a consultare la sezione dedicata all’esposizione sul Sito Ufficiale della Barnes Foundations.

 

 

Articolo scritto in collaborazione con Barnes Foundation

Photo Credits “Water, Wind, Breath: Southwest Native Art in Community” – Barnes Foundation

 

 

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