In Inglese
Difficile offrire consigli, esperienze e spunti su cosa fare a Chicago senza correre il rischio di perdersi nel racconto delle sue storie, dei percorsi, degli eventi e dei suoi (tanti) personaggi.
Chicago è il frutto di una sorprendente armonia di contrasti.
E’ la città “che lavora” e che al tempo stesso non rinuncia a divertirsi nei locali del River North dopo le 5 p.m.e nella miriade di eventi in programma dalla piacevole stagione estiva fino ad arrivare al gelido inverno.
E’ la città dell’arte “a tutti i costi”, nei musei, sulle pareti degli edifici, per strada e dell’architettura più ambiziosa e suggestiva, che si specchia orgogliosa sulle acque del lago Michigan, del modernissimo ed accattivante Loop, del luccicante Magnificent Mile, della ricchissima Gold Coast ed allo stesso tempo delle decine di quartieri etnici in cui è possibile vivere e testare ogni tipo di esperienza culturale e gastronomica.
E’ la città dei Cubs, delle leggende metropolitane, delle serie tv e dei film cult, del blues, della Deep Dish Pizza e del paradisiaco Chicago Hot Dog.
E’ la città dei sogni e dal “passato difficile” che apre alle pianure del midwest e dà origine alla mitica Route 66.
E’ la città di Eliot Ness – l’uomo che incastrò Al Capone – di Quincy Jones, di John Belushi, Patti Smith, Walt Disney, Jack Ruby – l’uomo che uccise l’assassino (o presunto tale) del Presidente Kennedy – Michelle Obama ed Hilary Clinton.
That’s Chicago!
Una meravigliosa contraddizione in termini – ancora un’altra America – che merita molto più di una fugace visita di un giorno.
Di seguito i (primi) 10 luoghi e percorsi da non perdere – che mi sento di consigliare personalmente – per scoprire, vivere ed “assaggiare” il meglio della Windy City.
“E’ impossibile per il visitatore occasionale cercare di tenere il passo con Chicago.
Lei cresce e si sviluppa più velocemente delle profezie che la riguardano”
(Mark Twain)
Non credo esista un modo migliore per entrare in contatto con Chicago che concedersi una rilassante passeggiata per il Millenium Park.
Una sorta di “zona franca” tra i grattacieli del Loop e l’apparente quiete delle acque del Lago Michigan, considerata – a ragione – “una delle aree pubbliche più piacevoli e divertenti degli Stati Uniti”.
A cominciare dalle sue bizzarre istallazioni artistiche tra cui spicca incontrastato The Bean, al secolo The Cloud Gate dell’artista Anish Kapoor. Una scultura argentea a forma di “fagiolo gigante” – da qui il soprannome The Bean – che riflette nei modi più inverosimili gli edifici del Loop regalando ad ogni visitatore foto ricordo decisamente uniche ed originali.
Un consiglio.
Non dimenticate di fermarvi ad ammirare i giochi di luce ed ombra del Jay Pritzker Pavilion, un gigantesco palco per orchestra – con un interessante cartellone di concerti dalla tarda primavera a fine estate – a forma di guscio, che fotografato dalla giusta prospettiva incornicia letteralmente i grattacieli del loop.
Attraversato il Michigan Avenue Bridge, Michigan Ave si trasforma per circa un chilometro e mezzo in una delle vie dello shopping più famose d’America, il Magnificent Mile.
Una fila interminabile di negozi monomarca, costruzioni ardite ed edifici di alto valore storico tra cui la Tribune Tower del magnate Robert Rutherford McCormick in cui furono volutamente incastonati frammenti di alcuni tra le più famose costruzioni al mondo, come la Muraglia Cinese, il Taj Mahal, il Partenone, Westminster, etc.
La passeggiata prosegue deviando a destra per il Navy Pier, un suggestivo molo che si inoltra sul Lago Michigan con giostre ed attrazioni per famiglie, e continua fino al John Hancock Center, il complesso che include il grattacielo da cui – accedendo al punto di osservazione 360 Chicago al 94th piano – è possibile godere una delle viste (in assoluto la mia preferita) più suggestive al tramonto sulla città ed il lago.
Il modo migliore per scoprire il Loop – il quartiere degli affari della città – e tutti i suoi “scorci”?!
Rigorosamente a piedi seguendo un particolarissimo tour fai da te di arte pubblica.
Nel 1978 il Chicago City Council approvò un’ordinanza (tutt’ora in vigore) secondo la quale parte dei fondi raccolti per l’organizzazione urbana doveva essere destinata al restauro delle opere d’arte già presenti e all’acquisto di nuove.
Untitled di Picasso, le installazioni di Mirò, Chagall e la curiosa Monument With Standing Beast di Jean Dubuffett, affettuosamente ribattezzata dai cittadini di Chicago “Snoopy nel frullatore”, sono solo alcune delle opere che si possono incontrare nel loop seguendo questo semplice itinerario – che trovate qui – in poco meno di un paio d’ore.
Non esagero – credetemi sulla parola – nel dirvi che il Chicago Art Institute è nella mia top ten dei musei da visitare nel mondo.
Solo le sale dedicate agli impressionisti e poi i Van Gogh, Dalì, Picasso, Wood ed Hopper valgono il prezzo del biglietto, 25 $ intero, accesso incluso nel Chicago Go Pass.
Il consiglio è scarpe comode ed almeno una mezza giornata a disposizione per non perdervi il meglio delle collezioni.
Per quanto io preferisca la vista sulla città dal John Hancock Building non posso non consigliare – specie se siete a Chicago per la prima volta – l’esperienza dello Skydeck della Willis (es Sears) Tower, l’edificio più alto al mondo dal 1973 al 1998.
Godetevi Chicago da una terrazza in vetro trasparente dello spessore di “appena “4 cm.
Non si può dire di avere realmente “assaggiato” Chicago senza aver trascorso una serata in uno dei suoi locali di Blues per assistere ad una live session.
Il Chicago Blues è una reinterpretazione molto local del genere, molto più ruvida e forte.
Un’esperienza intensa connessa spesso e volentieri a quella del soul food (il cibo dell’anima degli afroamericani) che vi regalerà un ricordo unico ed indelebile della Windy City al di fuori dei circuiti più turistici.
I luoghi migliori per viverla?
Rosas’s Lounge nel South Side ed il Buddy Guy’s Legends nei pressi del Chicago Art Institute.
Senza ombra di dubbio una delle esperienze più belle da vivere a Chicago.
Effettuare una crociera speciale per scoprire dapprima lo skyline cittadino dal lago Michigan e poi alcuni dei grattacieli più famosi ed originali della città attraverso i suoi canali.
Dopo l’incendio devastante del 1871 Chicago divenne uno dei poli più importanti dell’innovazione architettonica del paese, l’intero profilo della città venne totalmente reinventato grazie alla costruzione di edifici avveniristici progettati nel tempo da architetti del calibro di Daniel Burhnam, John Root e Frank Lloyd Wright.
Le crociere della Chicago Architecture Foundation partono dal molo sotto il Michigan Avenue Bridge e durano solitamente 90 minuti, in periodi di alta affluenza turista è consigliabile prenotare per tempo.
Due delle cose che non dovrebbero mai mancare in un viaggio a Chicago sono la Deep Dish Pizza ed il Chicago Hot Dog.
Due vere e proprie istituzioni gastronomiche cittadine da gustare rigorosamente nei locali d’origine, Pizzeria UNO nel caso della Deep Dish Pizza – il luogo in cui questa speciale pizza multistrato è nata nel 1943 – e Portillo’s nel caso del Chicago Hot Dog amato particolarmente dai locals per la varietà di hot dogs e cheese steak, la qualità dei prodotti usati e la rapidità del servizio.
Entrambi i locali si trovano nel River North nei pressi del Magnificent Mile e sono frequentatissimi, soprattutto nel weekend. Il consiglio per evitare code ed attese è di prenotare un tavolo per tempo alla Pizzeria Uno e non arrivare da Portillo’s nel clou degli orari di punta.
Wicker Park è probabilmente la zona di Chicago che amo di più.
E’ la Chicago delle piccole librerie indipendenti e degli autori locali, dei caffè dove fermarsi a leggere o semplicemente ad osservare la vita scorrere, dei locali etnici, della musica live e dei negozi vintage.
E’ la Chicago di “Appuntamento a Wicker Park”, un bellissimo film del 2004, della street art, di una delle più grandi comunità ukraine del Mid West, delle Chiese Ortodosse e del profumo di pampushky, soffici panini a base di olio e aglio, e vareniky, l’equivalente dei pierogi polacchi, appena sfornati.
Il mio consiglio è di concedersi un lento pomeriggio tra Wicker Park e la sua arteria principale, Damen Ave, fino a raggiungere la nuova 606 High Line, l’ex Blooimingale Trail.
Curioso che proprio nel quartiere in cui nacque nacque Frank Baum, l’autore del Mago di Oz, l’inventore (passatemi il termine) della famosa “strada di mattoni gialli”, sia nata una nuova strada sopraelevata – altrettanto magica ed entusiasmante – da una vecchia linea ferroviaria in disuso.
Come per l’High Line newyorkese, un percorso accattivante che attraversa una parte della città tra natura, scorci, istallazioni artistiche e giochi di luce e colore.
Il Wrigley Field è uno degli stadi più vecchi della Major League di baseball, la sua costruzione risale al 1914, e la squadra che ospita, quella dei Cubs, una delle più particolari.. vi basti pensare che non vince un campionato dal 1908.
Una storia, ed un luogo, incredibili.
Sarà il fascino vintage del Wrigley Field, il profumo degli hot dog caldi sugli spalti dello stadio o la curiosità in merito alla storia dell’anatema della capra Murphy e del suo proprietario, Billy Goat (gestore dell’omonima nota taverna Billy Goat Tavern), che cacciati da un incontro di campionato a causa dell’animale maleodorante lanciarono una maledizione per cui la squadra non avrebbe vinto mai più nulla (ed in effetti ad oggi è ancora così).
Se siete in città quando i Cubs giocano in casa lasciatevi tentare dalla possibilità di assistere ad un loro incontro o al massimo di partecipare ad una delle visite guidate infrasettimanali della struttura, con aneddoti e curiosità incluse.
Credetemi, non ve ne pentirete!