Devo ammettere che ci ho messo un pò a raccogliere le idee e a pensare di scrivere di Santiago del Cile, in genere quando si tratta di raccontare dei miei viaggi sono letteralmente un fiume in piena, le parole vengono fuori una dietro l’altra semplicemente, incastrandosi tra di loro come in un grande puzzle ricco di colori ed immagini, pieno di tutte le sensazioni, i ricordi, le emozioni che ho vissuto.
Santiago del Cile, capitale dello stato più lungo, 4300 km circa, al mondo e probabilmente anche il più stretto considerato che nel tratto più ridotto misura appena 200 km, é una delle città più strane e singolari che io abbia mai visitato, é una città “al contrario”.
Situata ai piedi delle Ande, in una vasta e fertile pianura che degrada lentamente verso l’Oceano Pacifico, questa grande metropoli cilena, con una superficie superiore ai 500 kmq, poco ha a che vedere con le altre famose capitali del Sudamerica che si contraddistinguono da sempre per la loro impronta coloniale, per la fortissima influenza spagnola ed il carattere decisamente latino-americano.
Santiago del Cile, pur avendo in comune con queste ultime un passato di conquistadores e colonialismo spagnolo, ha completamente cancellato questa fase della sua storia.
E’ una città moderna, nel vero senso della parola, dedita alla costruzione di quartieri sempre più avvenieristici, con grattacieli in grado di competere con quelli delle megalopoli americane, con grandi parchi cittadini, centri commerciali, moderni e tecnologici osservatori astronomici, perchè il Cile ha una posizione geografica tale da consentire una visione delle costellazioni unica al mondo.
Il ridotto centro storico, bellissimo e ricco ai miei occhi di elementi che richiamano al passato coloniale, come la Plaza de Armas, la Cattedrale, il Municipio, i venditori ambulanti, gli anziani cileni che si riuniscono in strada per giocare a dama, i Bar con Piernas, cioé con le gambe, dove il caffé viene rigorosamente servito da donne in minigonna e tacchi, i venditori di cielo, mi piace chiamarli così, che affittano i telescopi per ammirare le stelle…. é in realtà molto degradato ed anche un pò pericoloso rispetto alla periferia, sicura e moderna che ne ha preso decisamente il posto nei cuori degli abitanti.
Così nei week end si preferisce passare il tempo nei quartieri alla moda di Lastarria e Bellas Artes, ricchi di locali, ristoranti, spazi espositivi o andare al Cerro San Cristobal, una collina con tanto di funicolare, dalla quale si gode una splendida vista della città e dove si possono visitare uno zoo ed un giardino botanico.
Un discorso a parte va fatto per il Barrio Bellavista, un vivace e tipico quartiere moderno e modaiolo che però conserva nei colori vivaci delle abitazioni e nelle stradine strette e acciottolate, le caratteristiche tipiche dei quartieri sudamericani.
E’ qui che il famoso poeta cileno, il premio Nobel Pablo Neruda fece costruire una casa per la sua compagna Matilde, La Chascona dal nome della sua folta e spettinata chioma.
Una dimora eccentrica ed intrigante proprio come lui, ispirata al mare e ai suoi colori, assolutamente da visitare.
2 Comments
Ciao Simona come stai ? sono passati degli anni pero ancora ti ricordo non so se tu ancora mi ricordi, sono stato la tua guida a Santiago del CIlE E VALPARAISO , sono lieto di vedere in queste parole la impronta che questo viaggio a lasciato in te,
Adesso sto lavorando un po di piu nel preparare prodotti un po diverse, viaggi in tutto il CILE , paso a paso per scoprire meglio questo bell paese, non so se tu ancora sei appasionata per i viaggi. solo volevo un tuo aiuto per promozionare questi viaggi .
Ti saluto di cuore dal Cile.
Juan
Ciao Juan, mandami l’indirizzo email del tuo sito