I miei viaggi.
Ho sempre pensato che il mio gene dei viaggi, ricchissima eredità di due meravigliosi ed instancabili vagabondi, cresciuto con me abbia modificato (di 360° circa…) la mia personale visione del mondo ed influito su molti, se non quasi tutti gli aspetti del mio carattere, accentuando non solo la mia natura nomade e curiosa ma anche la spiccata predisposizione nel coltivare, alimentare e soddisfare le passioni.
La mia strada é la traccia di una passione.
Il mio viaggio si realizza o meglio ancora trova la sua ragione di essere nella scelta di più strade, diverse eppure stranamente ed illogicamente connesse che insieme creano il percorso… intenso e vissuto sempre come se fosse l’ultimo ( carpe diem, ricordate??), é fatto di sensi (i cinque sensi…), di sogni da realizzare e di luoghi della memoria.
Nel mezzo c’é la vita, ci sono i sorrisi, la gioia, la stanchezza, la delusione, le sorprese improvvise e qualche immancabile ed a volte quasi “necessaria” difficoltà!
Quando é la strada ad essere la meta indiscussa del viaggio, on the road.
In auto attraverso un’interminabile highway del Minnesota, nel nord degli States, alla ricerca del paesaggio perfetto.
E’ la libertà del movimento, é la percezione della strada, quella vera e dei suoi mutamenti.
L’odore dell’aria fresca che entra da un finestrino aperto, i colori del giorno che cresce, la via che senti scorrere sotto il pedale dell’acceleratore, il sapore di un caffè, quasi sempre troppo lungo, sulle labbra ed il silenzio degli spazi immensi rotto improvvisamente dal rumore del clacson di un grosso tir che annuncia il suo passaggio.
Quando la strada é il mezzo prezioso che ti conduce verso il sogno.
In volo (é pur sempre una strada, non trovate??) verso l’Isola di Pasqua, un luogo desiderato, voluto, cercato, entrato, diversi anni addietro, prepotentemente nei miei pensieri grazie ad un libro di storia, un’ insegnante speciale ed un’innata passione per l’archeologia che non ti lascia scelta.
E’ un cammino sicuramente singolare, sulle nuvole direi. Lo assapori, lento ed intenso quasi a volerlo centellinare, man mano che la meta si avvicina perchè é esso stesso parte del sogno (che si sta già realizzando) e non ne vuoi perdere neanche un attimo.
Quando la strada é un cammino a ritroso nella storia di un paese, del mondo intero e dei suoi uomini simbolo.
Ti ritrovi così a percorrere a piedi i due chilometri del National Mall di Washington, onorando attraverso decine di memoriali i caduti di tutte le guerre, ripensando alle grandi manifestazioni ed alle storiche contestazioni che nel corso degli anni si sono svolte lungo questa verde striscia di terra ed acqua che unisce il Congresso degli USA alla Casa Bianca passando per il Washington Monument fino al Lincol Memorial.
Ed é proprio qui sulle scale che conducono alla grande statua di Abramo Lincoln che ti volti ad osservare la strada fatta e la scritta ai tuoi piedi incisa nel marmo I Have a Dream proprio nel luogo in cui un piccolo grande uomo, Martin Luther king parlò di un sogno da realizzare.
Perché chi si ferma ha più vita, ma chi va ha più strade.
Francisco Galvez
Io ho scelto di andare, comunque!
4 Comments
L’isola di pasqua…che sogno meraviglioso!! Mi vengono i brividi solo a pensarci, a immaginare, leggendo le tue parole. Splendide anche le altre 2 strade, ma quella di mezzo…beh mi ha proprio rapita!
Grazie Luna… l’Isola di Pasqua e’ unica per posizione, storia e caratteristiche, un sogno!!
Arrivo solo ora e me ne scuso, ma non avrei mai immaginato fi trovare “I have a dream” quando io ho inserito la stessa frase nel post x la stessa iniziariva!
Gemelle diverse??
Questo mi fa immensamente piacere…