Cosa vedere a Québec City, un angolo di Francia nel cuore del Canada. Informazioni, spunti e consigli per organizzare la visita.
A Québec ci sono arrivata in treno da Montreal.
Poche ore di viaggio ed un radicale cambiamento di scenario, attraverso un paesaggio di fine inverno che – strano effetto – tanto mi ricorda quelli autunnali della Normandia.
Vaste pianure inevitabilmente segnate dal recente passaggio della neve, intervallate quà e là da colline ed alberi ancora spogli.
Di tanto in tanto un piccolo villaggio, una chiesa in lontananza e le tipiche casette basse e colorate con i tetti spioventi, le finestre piccole ad arco ed i comignoli fumanti, segno di una primavera che propio non vuol saperne di arrivare.
Giunta alla Gare dù Palais, la stazione ferroviaria ai piedi della collina, l’impressione di essere nel vecchio continente diventa ancora più reale.
Man mano che ci si avvicina alla Vieux Québec, la città vecchia, le strade diventano più strette ed acciottolate, le case e gli edifici quasi tutti in pietra grigia ed il vociare di alcuni ragazzi in strada rivelano i segni di un’architettura ed una lingua decisamente familiare… e’ la storia di questa singolare città a fugare ogni dubbio.
Scoperta dall’esploratore francese Samuel de Champlain intorno al 1600, dopo essere appartenuta per qualche anno agli inglesi, fu restituita ai francesi divenendo di fatto il simbolo indiscusso della Nuova Francia nel nuovo continente. Nonostante nel corso dei 200 anni successivi sia stata oggetto di scontro tra le due potenze europee, Québec ha sempre rifiutato l’appartenenza alla cultura anglosassone ed al Canada stesso tanto da preferire ancora oggi come lingua ufficiale (… e non solo quella) il francese.
Provate a cercare qualcuno che, pur conoscendolo, abbia voglia di rispondervi in inglese.
Il bello di Québec é che quasi tutti i luoghi d’interesse sono visitabili a piedi.
E’ divisa pincipalmente in due zone, la Basse Ville, la città bassa, il nucleo più antico con i musei storici, le pittoresche viuzze, i negozietti ed i piccoli edifici che costeggiano su due strade parallele il fiume San Lorenzo e convergono nella bellissima Place Royal e la Haute Ville, la città alta dove si trovano le grandi costruzioni, le Cattedrali, la cattolica e la protestante, i vecchi monasteri, la Terrace Dufferin che offre le vedute più belle sul San Lorenzo e l’Ile d’Orleans, e lo storico Chateau Frontenac, l’imponente e fascinoso hotel, il piu’ fotografato al mondo sembra, che domina tutta la collina nota come Cap Diamant.
Fu proprio qui che Winston Churchill e Franklin Delano Roosvelt, assieme al primo ministro canadese, misero a punto il piano per lo sbarco alleato in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale ed é quì che vive Santol, il simpatico ambasciatore canino canadese.
Le due zone sono collegate tra loro, oltre che dalle ripide vie, da una serie infinita di scale a picco sul Cap Diamant e cosa che consiglio di provare da una pittoresca funicolaire che per soli due dollari canadesi in un minuto e mezzo copre la distanza dalla Terrace Dufferin alla Rue du Petit Champlain, considerata una delle vie più strette e antiche dell’America settentrionale.
Tanto per rimanere in tema di primati, che a Québec son davvero tanti, alle spalle dello Chateau Frontenac sorge l’impressionante complesso della Cittadella Fortificata, la piùantica del Nord America.
Si tratta delle fortificazioni costruite per la difesa della città a metà del 1700 dagli Inglesi e poi riutilizzate dai Francesi. La passeggiata lungo il perimetro delle mura é davvero piacevole così come la vista sul fiume.
Proseguendo verso il lungofiume non si può tralasciare il giro del Vieux Port, il vecchio porto, un prolungamento della città bassa.
Si incontrano negozi e ristorantini tipici ed é proprio da quì che da maggio a settembre partono le escursioni in barca per le Cascate Montgomery e l’Ile d’Orleans.
Poco distante in Rue Saint Paul uno dei locali più autentici della città, il Buffet de l’Antiquaire.
Che siate o meno amanti della cucina del posto che, guarda caso ha una leggera familiarità con quella francese, questa é un’esperienza culinaria che tocca fare,almeno una volta anche se, ad essere sincera, io poi ci son tornata anche una seconda.
Oltre le mura della città vecchia si estende quella più moderna, la Grande Allée, che conserva però alcuni edifici notevoli come l’Hotel du Parlement, una grande struttura in stile impero che ospita l’Asseblée National, l’Assemblea Legislativa Provinciale che si svolge manco a dirlo rigorosamente in lingua francese.
Ogni mezz’ora dal molo che si trova alla fine di Rue Dalhousie partono i traghetti per la cittadina di Lévis, sull’altra sponda del San Lorenzo. Il prezzo di andata e ritorno é davvero irrisorio, solo la traversata sul fiume vale il biglietto.
Lévis si trova su un’altura, é una tipica cittadina del Canada Orientale, ricca di negozietti d’antiquariato, caffé e boulangerie deliziose. L’unico inconveniente per raggiungerla sono le rampe di scale che la separano dal molo.
Una volta arrivati in cima però la vista su Québec ed il corso del San Lorenzo ripaga di tutta la fatica fatta.
10 Comments
Mi piace vederti comparire in gran parte delle fotografie. E’ una cosa che facciamo spesso anche noi, le rende più personali e vive!
Grazie e’ una cosa alla quale tengo molto… il viaggio fa parte di me e i miei racconti sono inevitabilmente filtrati dalle mie impressioni, essere presente in alcune foto significa darne un’ulteriore conferma!!
Questa volta le vertigini mi sarebbero venute sulla funicolare!:D in ogni caso Brava Simo! Molto interessante, come sempre :*
Gentile come sempre, grazie…
Wow viaggi bene e scrivi ancora meglio.Brava!!!
ma che gentile, grazie…
Che bella Simo! Grigina proprio come una città Nord Europea, come piace a me! 🙂
Sono stata a Montreal 2 anni fa e a saperlo mi sarei spostata qui…
Bella, vero??
Montreal e’ decisamente piu’ citta’… comunque Quebec merita, hai una piu’ che valida scusa per ritornare!!
Sii è vero… E a dire la verità non mi aveva fatta impazzire… Anche perchè, forse, chi era con me mi ha fatto “scalare” il monte a mezzogiorno a 35 gradi… Per poi vedere il quasi nulla per l’umidità che c’era… Ahh!! E va beh, la Putine valeva la tappa 🙂
Io Montreal l’ho vista a fine inverno, l’umidita’ c’era lo stesso… l’ho trovata carina nel suo centro storico ma, ad essere onesta, preferisco Quebec 😉