Il tango alla Boca, Buenos Aires.
Un pensiero triste che si balla, nato a Buenos Aires verso la fine dell’800 nel barrio della Boca.
Nato dalla nostalgia degli immigrati per la loro terra e per le loro famiglie, dal distacco, dalla solitudine.
E’ il lamento in musica, l’espressione di un dolore interno che attraverso la danza diventa non solo visibile ma addirittura percepibile, nei movimenti dei ballerini, nelle espressioni dei loro dei volti, nel linguaggio dei loro sguardi.
Le musiche del Bandoneon, la piccola fisarmonica usata proprio per il tango, sono il frutto delle influenze delle vecchie melodie spagnole, italiane e polacche, lmentre le parole del Lunfardo, l’autore dei testi, sono l’espressione di sentimenti che spaziano dall’amore, all’amicizia, alla passione, al tradimento.
Nel tango a Buenos Aires c’è tutta la storia di un popolo, che soffre, che lotta, che ama, che vive.
Il Tango non è una danza ma una ossessione.
Per il tanguero è una parte della vita come mangiare e dormire.
Erotica e appassionata, inquietante e malinconica, che coinvolge non solo il corpo ma anche l’anima.
(Carlos Gavito)
2 Comments
I balli tipici sono lo specchio dei luoghi dove si riflette la cultura, il modo di essere, la vita e l’anima della gente.
Esatto… il tango argentino e’ l’anima del suo popolo, appassionato, nel bene e nel male, e vivo!!