Buenos Aires, la storia ed i luoghi delle “madri” della Plaza de Mayo.
Nel 1976 la giunta militare guidata da Jorge Rafael Videla prese, con un atto di forza, il potere in Argentina, fu l’inizio della cosiddetta guerra sporca.
Tutti gli oppositori eliminati senza alcuna pietà, civili per lo più giovani, spariti letteralmente nel nulla, convinti che la loro protesta potesse cambiare le cose. Bendati, torturati, imbottiti di tranquillanti e poi fucilati o gettati nel Rio de la Plata nei tristemente famosi voli della morte.
Molte giovani donne incinta aderenti alla protesta, prima di essere uccise, furono fatte partorire in cliniche segrete ed i loro figli dati illegalmente in adozione alle famiglie dei militari fedeli al regime.
Oggi, a distanza di anni, ogni giovedì, le madri ormai anziane di questi giovani dispersi assieme ai padri, ai fratelli e agli amici si riuniscono nella Plaza de Mayo proprio davanti alla Casa Rosada, per chiedere giustizia, per poter dare finalmente sepoltura ai loro figli, per poter conoscere i loro nipoti.
Assistere alla loro composta e dignitosa protesta mette quasi i brividi, ad uno ad uno elencano i nomi dei loro cari scomparsi rispondendo per loro presente, perchè non dimenticano, non vogliono e non possono dimenticare.
Il loro simbolo, un fazzoletto bianco annodato al collo.