Autunno nelle Marche, il mio itinerario alla scoperta di borghi e sagre.
Da Monte Cerignone a San Sisto, passando per Frontino e per il bellissimo Convento di Montefiorentino.
L’arrivo dell’autunno nell’entroterra marchigiano-romagnolo segna l’inizio di un periodo denso di festività e di itinerari enogastronomici ad esso collegati, quello delle Sagre.
A partire dalla costa fino a raggiungere la porta degli Appennini non c’é borgo o paese che non abbia il suo alimento tipico da festeggiare con stand gastronomici, deliziosi ristorantini improvvisati, variopinti banchi di prodotti tipici (e di stagione) e musica dal vivo con l’immancabile orchestra di liscio.
Senza dubbio il modo migliore per trascorrere i primi week end di ottobre, passeggiando, curiosando, assaggiando qualche primizia, godendo degli ultimi caldi raggi di sole e delle splendide vedute che molti di questi luoghi offrono.
Così, spingendosi nelle zone limitrofe, oltre alle peculiarità gastronomiche delle realtà locali si scoprono tradizioni e borghi storici di incredibile interesse.
Questo week end partita alla volta dell’ormai storica Festa del Fungo Porcino, che si tiene annualmente l’ultimo fine settimana di settembre ed il primo di ottobre nel piccolo centro abitato di San Sisto, ho scoperto lungo il percorso un parco naturalistico incredibilmente bello ed un borgo medievale dalla posizione spettacolare.
La strada che dalla costa conduce a San Sisto é di per sè molto scenografica.
Partendo da Cattolica, quasi sul confine tra le due regioni, si attraversa un tratto di terra romagnola lungo Morciano di Romagna, Osteria Nuova e Taverna per poi passare nelle Marche il cui primo centro abitato è la piccola località di Fratte, nota per un’altra famosa sagra che si svolge quasi nello stesso periodo, quella dei Fagioli con le Cotiche.
Da qui in poi la strada si apre ad uno scenario da favola.
Le colline si intervallano dolcemente a vallate e piccoli tratti in pianura e la vista, specie nelle giornate limpide, si perde fino alle prime montagne degli Appennini. Si incrociano numerose cittadine e borghi storici, come ad esempio quello di Monte Cerignone, famoso per il suo Palio estivo in luglio, una tre giorni di feste, giochi, danze e cibo in chiave medievale.
Poco più avanti Carpegna, una cittadina ai piedi dell’omonimo monte, primo avamposto appenninico, nota localita sciistica invernale e a sinistra lo splendido Parco Naturalistico del Sasso Simone e Simoncello, due giganteschi speroni di roccia che dominano le alture circostanti ed ai cui piedi si aprono numerosi itinerari escursionistici.
A poche decine di km, incastrato tra due colline, il paese di San Sisto, invaso in occasione della festa dei funghi da numerosi ed invitanti banchi si prodotti gastronomici.
Dopo aver fatto un giro e mangiato un piatto tipico a base di porcini (polenta, tagliatelle, arrosto, tutto rigorosamente fatto in casa, fate un pò voi…) riprendete la macchina e spingetevi verso ovest in direzione Frontino.
Pochi minuti e apparirà, in cima ad un’altura, uno spettacolare borgo in pietra.
Prima di salire in cima fate una sosta, l’ingresso é proprio sulla strada, nell’antico Convento di Montefiorentino, risalente al fondatore del suo ordine, San Francesco d’Assisi.
Un’autentica oasi di pace, uno dei conventi più grandi e suggestivi di tutte le Marche, perfettamente conservato tanto nelle strutture che negli arredi.
All’interno alcuni tesori inestimabili, prima tra tutte nella Chiesa del convento, la Cappella fatta costruire dai Conti Oliva nel 1484 che conserva sul piccolo altare una Pala riproducente una Madonna con Bambino e Santi opera di Giovanni Santi, il padre di Raffaello, e poi il Chiostro e lo splendido refettorio, senza contare gli idilliaci giardini che lo circondano.
Meta finale, come in un crescendo di emozioni e spettacolarità, l’antico borgo di Frontino.
E’ il più piccolo comune della provincia, circa 1000 m sul livello del mare, un’origine romana (Castrum Frontini) ed un’evoluzione singolare in seguito alle dominazioni succedutesi. Il suo Castello dalla cui sommità si gode una vista spettacolare, é stato oggetto di desiderio (e di aspri conflitti) di Conti, Duchi e persino del Papato, prima di rientrare definitivamente nella sfera d’influenza dei Duchi di Montefeltro.
Passeggiare per le sue stradine, prendendosi del tempo per scoprire gli scorci sulla vallata e le piccole abitazioni in pietra é quasi inevitabile, i pochi abitanti del centro storico sono cordiali e ben disposti a fornire qualche informazione in più.
Per approfondimenti su itinerario in auto di tre giorni, con tutti i consigli su dove mangiare e dormire, cliccate qui.
Che siano le Sagre autunnuali, le Festività Natalizie, i primi tepori primaverili o i Palii estivi, che sia per un pomeriggio o meglio ancora per un intero weekend, non esitate a spingervi fin qui.
Questa terra, bella ed accogliente, merita di essere scoperta, apprezzata e valorizzata.
2 Comments
Ma che bello, come fai a conoscere tutti questi posticini?
Quando verrò da quelle parti chiederò consigli a te.
Complimenti per il tuo lavoro
Anna
Grazie Anna, fa piacere sapere che i miei post sono graditi ed utili.
Per i consigli, quando vuoi…