In Inglese
“Don’t let it be forgot, that once there was a spot, for one brief shining moment,
that was known as Camelot”
(Non lasciare che sia dimenticato, che una volta c’era un luogo,
per un breve splendente momento, conosciuto col nome di Camelot)
Camelot, The Musical, 1960
Negli Stati Uniti il termine “Camelot“, ispirato al leggendario regno di Re Artù, viene spesso utilizzato (fu in realtà la stessa Jackie Kennedy a usarlo per prima in un’intervista poco dopo la morte del marito) per indicare il breve periodo, dal 1960 circa al 1963, in cui il clan dei Kennedy con a capo John Fitzgerald Kennedy, 35° Presidente degli Stati Uniti d’America, raggiunse i vertici della politica americana.
Per molti un’epoca d’oro, quasi idilliaca se non altro per le speranze di un promettente e roseo futuro riposto tutto nelle mani e nelle azioni di un giovane ed affascinante presidente e bruscamente interrotto con il suo assassinio avvenuto a Dallas il 22 novembre del ’63.
Disquisizioni politiche a parte (difficile riuscire ad immaginare quanto e se quel roseo futuro si sarebbe poi materializzato se JFK non fosse morto) resta il fatto che la storia e l’epopea dei Kennedy ha ispirato negli ultimi 50 anni (e continua a farlo ancora oggi) una serie infinita di libri di politica e dibattiti, di biografie non autorizzate, romanzi storici ed addirittura film e serie tv.
Un fascino ed un’attenzione senza fine che ha determinato nel corso degli ultimi anni anche un sensibile interesse turistico in molti dei luoghi americani in cui il presidente e la sua famiglia vissero i momenti clou della loro affascinante, singolare e per certi versi drammatica storia.
JFK nacque e visse parte della sua breve vita a Boston ed anche durante la presidenza rimase legato visceralmente alla sua città natale al punto da tornare spesso e volentieri, anche solo di passaggio per raggiungere la residenza estiva di famiglia a Hyannis Port, Cape Cod.
Proprio nella splendida capitale del Massachusetts (decisamente una Boston da vedere, scoprire e raccontare) si trovano alcuni dei siti più significativi del suo passaggio ed uno splendido museo dedicato interamente al periodo della sua presidenza.
Che siate appassionati del genere o semplicemente curiosi di scoprire luoghi, storie, aneddoti e cimeli legati ad una delle famiglie più carismatiche (eccessi inclusi) della storia americana, ecco un ricco itinerario con indicazioni specifiche (e suggerimenti per muoversi da soli) che vi porterà nell’arco di una giornata a rivivere e scoprire i momenti più significativi ed affascinanti della Camelot d’America.
Il “viaggio” non può che cominciare da Brookline, un piccolo centro alle porte di Boston.
Al numero 83 di Beals Street, un lungo viale alberato circondato da decadenti (ed inquietanti) dimore dei primi del ‘900, sorge il John Fitzgerald Kennedy National Historic Site, la casa in cui JFK nacque il 29 maggio del 1917 e dove visse parte della sua infanzia.
L’intero edificio é oggi un suggestivo museo (sorprendentemente gratuito) gestito dal National Park Service. Fu allestito con cura alla fine degli anni ’60, poco dopo l’assassinio di Dallas, grazie alla collaborazione ed al supporto della madre del presidente, Rose Kennedy.
La visita é davvero interessante e non solo per la quantità di oggetti appartenuti ai membri della famiglia Kennedy, per il “famoso” letto della stanza al primo piano, “quello accanto alla finestra per garantire maggiore luce durante il parto“, in cui nacque JFK o per la piccola camera in cui trascorse, circondato da libri di storia e miti della letteratura classica, i primi anni di un’infanzia segnata dalla malattia e dalla debolezza fisica.
Grazie alle spiegazioni della guida ed al video iniziale dove la stessa Rose Kennedy racconta aneddoti ed episodi inerenti la vita nella casa si comprende quanto sin da piccoli Joe, Jack, Bob e Ted siano stati educati, istruiti e preparati (con metodi sorprendentemente moderni per l’epoca, in un ambiente aperto e stimolante in cui tutto era confronto e dibattito, alimentato sempre da un sano agonismo) a raggiungere ed assumere importanti cariche istituzionali.
La casa é aperta al pubblico dal 23 maggio al 31 ottobre dalle 9.30 alle 17 (l’ultimo accesso é quello delle 16), dal 1 novembre al 21 maggio invece é visitabile solo su appuntamento preso con almeno due settimane d’anticipo.
Per raggiungere il JFK Historic Site da Boston prendete la Greenline della metro e scendete alla fermata di Coolidge Corner. Attraversate la linea ferroviaria ed imboccate Harvard Street fino a girare a destra su Beals Street, la casa é a circa 900 m dall’incrocio.
Sempre a Brookline si trovano (entrambe oggi ancora in attività) a breve distanza la St Aidan’s Church (al 201 di Freeman St.), la chiesa in cui JFK fu battezzato, e la Edward Devotion School (al 345 di Harvard St.) la scuola elementare frequentata dai fratelli Kennedy.
Nell’autunno del 1936, seguendo le tradizioni di famiglia, JFK entrò nella prestigiosa università di Harvard, nella vicina Cambridge.
Come matricola visse prima nell’edificio del campus soprannominato Weld Hall e successivamente si spostò nella Winthrop House, oggi denominata “Kennedy Suite” ed utilizzata per discorsi e convegni.
E’ possibile scoprire ulteriori aneddoti e curiosità inerenti la permanenza di JFK a Cambridge partecipando ad un Hahvahd Tour. I tour sono gestiti da studenti universitari ed il prezzo, partire da 9,99$, varia a seconda della tipologia scelta.
Cambridge si raggiunge con la Redline della metro, la fermata Harvard si trova proprio nella piazza adiacente l’ingresso dell’Università.
Nel centro della città di Boston in prossimità dei siti turistici più famosi potete segnare sulla mappa alcuni dei luoghi simbolo dell’ascesa politica di JFK.
Al 122 di Bowdoin Street, sul lato est dello State House, si trova l’edificio che ospitò la residenza ufficiale (appartamento n.36, terzo piano) di Kennedy (e del suo entourage) durante la Campagna per il Congresso, utilizzata poi anche durante la presidenza.
Mentre nel seminterrato del 131 di Cambridge Street, all’epoca dei fatti una sezione della Boston Public Library, oggi trasformata nell’Old West Church, JFK e sua moglie Jackie consegnarono le schede elettorali l’8 novembre del 1960, il giorno prima dell’elezione per la presidenza.
Senza dimenticare la statua in bronzo di JFK alla Massachusetts State House e la Rose Kennedy Greenway, un ettaro e mezzo di parco e di piante delle più svariate specie in prossimità del waterfront cittadino con panchine e food-truck, dedicato alla memoria (ed all’impegno profuso negli anni per la città) della madre del Presidente Kennedy.
L’itinerario non può che concludersi a Columbia Point, nel tempio designato alla memoria perenne del 35° presidente degli Stati Uniti d’America, il John F. Kennedy Presidential Library & Museum.
Una delle 10 prestigiose biblioteche presidenziali americane e l’unica del New England, un progetto ambizioso in una location unica (direttamente sulla Dorchester Bay) scelta appositamente da Jackie Kennedy.
Si tratta di un museo che ripercorre fedelmente grazie ai filmati inediti messi a disposizione dai familiari di JFK, agli oggetti ed ai cimeli storici, l’epoca della presidenza Kennedy.
L’esperienza voluta dello “You are there” (del sentirsi fisicamente in quel periodo, in quelle determinate situazioni) é il motore che spinge il visitatore a seguire gli eventi cronologici lungo il percorso, come ad esempio la campagna elettorale per la Casa Bianca o la delicatissima fase dei Thirteen Days e della Crisi dei missili a Cuba.
E poi ci sono gli abiti da cerimonia ed alcuni gioielli utilizzati dalla First Lady, la scrivania personale di Bobby Kennedy, una riproduzione in scala di alcuni ambienti della Casa Bianca ai tempi di JFK, incluso lo studio ovale con dentro il mobilio originale ed addirittura il suo amatissimo Victura, il cutter regalatogli dai genitori a 15 anni, utilizzato per anni nelle acque di Cape Cod.
Una sorta di specialissimo viaggio nel tempo e nello spazio, un modo originale di conoscere la storia di quella che ad oggi viene considerata quasi alla stregua di una casa reale, la Camelot dei Kennedy.
Alcune informazioni utili.
Columbia Point si raggiunge con la Redline della metro, la fermata é quella di JFK/UMass.
Dalla stazione metro parte ogni 20 minuti uno shuttle gratuito che attraverso il Campus della University of Massachusetts Boston raggiunge la JFK Library e l’EMK Institute, altra interessante costruzione, una sorta di scuola di politica per le future generazioni (qui trovate ulteriori informazioni a riguardo) dedicata al Senatore Ted Kennedy, fratello John.
“Pochi avranno la grandezza per raggiungere la storia, ma ciascuno di noi può agire per cambiare
qualcosa nel mondo, e nell’insieme di tutte queste gesta sarà scritta la storia di questa generazione”
(John Fitzgerald Kennedy, a proposito di Camelot..)