Visitare il Museo del Titanic a Belfast, Irlanda del Nord. Informazioni e consigli per prenotare ed organizzare al meglio l’esperienza.
The Belfast Symphony.
Così veniva definito il ritmo costante dei martelli dei rivettatori che riecheggiava in tutta la città dal cantiere navale di Belfast durante la costruzione, durata due anni, dal 1909 al 1911, del Titanic.
Oggi, a distanza di 100 anni, nel famoso e storico cantiere Harland e Wolff, proprio nel medesimo luogo di allora, é possibile rivivere l’epopea del transatlantico più lussuoso di tutti i tempi in un museo davvero molto singolare.
Inaugurata proprio in occasione del centenario della costruzione del Titanic, ad aprile 2012, questa nuovissima e tecnologica struttura dalla singolare forma di stella a cinque punte, in ricordo della White Star Line famosa e sfortunata compagnia costruttrice letteralmente “colata a picco” col Titanic, consente di scoprire attraverso l’uso del 3D, i filmati d’epoca, i cimeli e i numerosi documenti inediti, la vera, gloriosa e tragica al tempo stesso, storia della nave più famosa al mondo.
E’ come partire per un viaggio a ritroso nel tempo, ci si ritrova catapultati nella Belfast dei primi del’900 in piena rivoluzione industriale, si “incontrano” ingegneri, proggettisti, semplici operai ed attraverso i loro racconti si entra ancora di più nell’atmosfera dell’epoca.
Si passa dal cantiere in fermento attraverso i suoni, le immagini ed addirittura gli odori del metallo incandescente, all’eccitazione della folla per il tanto atteso momento dell’inaugurazione, il Titanic é lì, proprio davanti ai vostri occhi, in tutto il suo splendore, bloccato nel suo bacino di costruzione, pronto ad entrare per la prima volta in acqua.
Ed eccovi all’improvviso nelle cabine di prima classe, assieme ai passeggeri che con l’aiuto dei camerieri si sistemano nelle loro lussuosissime suite, é possibile “toccare” la tappezzeria ed i pregiati componenti d’arredo, c’é anche il tempo di dare un’occhiata agli alloggi di seconda e terza classe, decisamente piu’ spartani, ed ai loro emozionati e talvolta spaesati occupanti, prima di partire per un’incredibile tour all’interno della nave dei sogni.
Dalla parte più bassa dello scafo, come trasportati da un’invisibile pedana mobile, si passa alla grandiosa sala macchine per poi arrivare alla sala da pranzo della terza classe, semplice nelle sue panche di legno e luminosa nelle sue pareti bianche.
Attraverso gli eleganti corridoi della prima classe si arriva al fastoso ristorante, in sottofondo si ascolta la musica che erano soliti ascoltare i suoi illustri ospiti ed in un’attimo ci si ritrova ai piedi dello scenografico scalone dell’orologio, impossibile non pensare a Jack e Rose, i protagonisti del film di James Cameroon del 1996, che proprio quì si ritrovano, in una delle scene più toccanti del film. Pochi istanti e si arriva sul ponte di comando, il timone del Titanic e lì.
Davanti a voi l’oceano.
L’urto improvviso con un iceberg interrompe la magia di questo incredibile viaggio, una drammatica esperienza sensoriale, attraverso le immagini in 3D e gli svariati SOS del marconista di bordo, rievoca le ultime tragiche ore dell’ “inaffondabile” gigante.
Il percorso – attraverso le reazioni del mondo alla tragedia, il processo ai colpevoli, i racconti strazianti dei sopravvissuti, i numerosi film e le leggende ispirate alla vicenda – termina in fondo all’Oceano, nel punto in cui Ballard scopri il relitto del Titanic.
Si può esplorare la nave, entrare in quelle che una volta erano le cabine, “trovare” oggetti, piatti, bottiglie, tazze, incredibilmente rimasti intatti, andare alla scoperta dei “cimeli” sparsi sul fondale, ad una profondità di più di 3000 metri.
Ancora emozionati per l’avventura appena vissuta si esce dal retro del museo per scoprire un’ultima, grande sorpresa.
Il cantiere (le dimensioni del luogo rendono bene l’idea di quanto grande e maestoso potesse essere) del Titanic é lì, trasformato in una sorta di gigantesco monumento alla nave e a quanti morirono, più o meno coraggiosamente, con e per essa.
E’ come se il tempo si fosse fermato proprio in quell’ istante di un secolo fa.
Il Titanic, l’orgoglio dei cantieri navali irlandesi e il fiore all’occhiello della compagnia inglese White Star Line, l’inaffondabile transatlantico osannato dalla stampa di tutto il mondo che dopo due settimane dalla partenza per Southampton giaceva nel fondo dell’oceano Atlantico.
A Belfast qualcuno ironicamente usa ancora dire a proposito della storica nave… made by an Irishman, sunk by a british.
Qui maggiori informazioni sulla visita.