Visitare San Jose – nata come El Pueblo de San Jose de Guadalupe – significa esplorare ancora una volta un’altra California.
Una California fatta di percorsi e luoghi insoliti, originali e coinvolgenti.
Dall’innovazione, la sperimentazione e la tecnologia del The Tech Museum of Innovation alla storia dei coloni spagnoli, dell’annessione agli USA e delle splendide dimore vittoriane del cuore storico del suo downtown.
Dal cibo etnico e dalla movida serale di San Pedro Street, alla zona messicana e a quella giapponese, alle vetrine luccicanti di Santana Row, passando per la misteriosa Winchester Mistery House, per la splendida Mission San Jose a Fremont e per quello che è a ragione considerato uno dei maggiori musei (e distretti originali) storici all’aperto, l’History Park.
San Jose è la terza città del Golden State, dopo Los Angeles e San Francisco.
Nota per essere il più grande agglomerato urbano della Silicon Valley ed indiscussa “Land of genius”, terra di (grandi) geni.
È la più antica colonia spagnola, prima città e prima capitale – perse il “titolo” per 10 giorni di pioggia – dello Stato della California.
È la terra dei ranch, delle farm, delle “Missions” francescane, dello shopping e delle Startup e delle grandi aziende di tecnologia ed informatica. Ed è – come se non fosse abbastanza – allegra, aperta, solare, vivace, immensa (lo è davvero), colorata, vivibile ed accogliente.
Una città per tutti ma a misura d’uomo, che merita di essere scoperta, vissuta ed assaporata al pari delle sue più note “sorelle” maggiori, le altre metropoli della California.
Per visitare San Jose al meglio è opportuno considerare almeno due pernottamenti in modo da sfruttare il pomeriggio dell’arrivo e l’intera giornata successiva per riuscire ad esplorarne più zone possibili.
La scoperta non può che iniziare dalla zona del downtown, più precisamente dalla Plaza De Cesar Chavez, il cuore storico del primo insediamento spagnolo.
Qui si alternano edifici storici e strutture ultramoderne, tra cui il San Jose Museum of Art con le sue splendide collezioni d’arte ispanica e contemporanea ed il modernissimo Tech Museum of Innovation, un contenitore di esperienze tecnologiche e multimediali che spaziano dallo studio dei terremoti, alla robotica, alla genetica fino ad arrivare alle esplorazioni spaziali.
Proseguendo lungo Market Street si raggiunge San Pedro Street che culmina nel vivace mercato coperto di San Pedro Square Market – dove è possibile degustare sia piatti locali che di differenti cucine dal mondo – e che ancora conserva orgogliosa due delle più antiche costruzioni delle città, l’antichissimo Peralta Adobe risalente al primo originario nucleo spagnolo e la Fellon House, una bella dimora in stile vittoriano di metà ‘800 appartenuta alla figlia di un ricco proprietario terriero messicano.
Entrambe le dimore sono visitabili su prenotazione, qui maggiori informazioni.
Si tratta del museo storico “all’aperto” della città, situato all’interno del Kelley Park poco fuori downtown.
Qui nel tempo sono state radunate tutte le vecchie costruzioni legate alla storia della città, hotel, case, vecchie pompe di benzina, un antico tempio cinese, persino il prototipo di una torre elettrica progettata alla fine dell’800 che avrebbe dovuto illuminare l’intero centro cittadino e le carrozze dell’antica linea di tram che oggi compiono per turisti e visitatori il giro completo all’interno del parco.
L’History Park è aperto dal martedì alla domenica, di solito dalle 12 alle 17, l’ingresso è gratuito.
Ad ovest del downtown si estende la più vivace e moderna zona della città, Santana Row.
Un quartiere caratterizzato da grandi e freschi viali alberati, negozi, ristoranti, locali, hotel e strutture in pieno mexican e mediterranean style in cui è più che consigliabile trascorrere pomeriggi e serate in pieno relax e magari pernottare.
Poco distante dal cuore pulsante di Santana Row – 5 minuti a piedi – si incontra la Winchester Mistery House, l’enigmatica ed affascinante dimora-labirinto annoverata tra le case più “possedute” d’America, costruita da Sarah Winchester, erede milionaria del marchio delle carabine Winchester, per “intrappolare” gli spiriti adirati delle vittime dei “suoi” fucili.
Sarah aveva perso precocemente marito e figlia (e probabilmente anche la ragione) e vicina da sempre ad ambienti del paranormale si era convinta che la scomparsa dei suoi cari fosse collegata alla rabbia ed al dolore causati dall’utilizzo dei Winchester nella sanguinosa Guerra Civile.
Qui trovate la storia completa, i dettagli della visita e tutte le informazioni per prenotare il tour guidato.
Si tratta di una delle più antiche e prospere missioni di religiosi spagnoli non solo di San Jose ma dell’intera California.
La Mission San Jose nacque alla fine del 1700 con l’intento di “convertire” ed educare il grande gruppo di nativi presenti nelle zone circostanti e divenne in breve tempo una delle più ricche ed operose.
Oggi è possibile visitare la bellissima chiesa (in parte ricostruita a causa del terribile terremoto del 1868) in adobe, il piccolo cimitero alle spalle ed il museo allestito in alcune vecchie strutture della missione in cui vengono illustrati lo stile di vita dei monaci e dei nativi, le attività giornaliere ed antichi e preziosi manufatti legati all’opera dei religiosi.
La Mission San Jose si trova nella zona di Freemont, nei pressi della Mission Peak Regional Preserve ed è aperta ai visitatori tutti i giorni dalle 10 alle 17.
Al momento della mia visita il biglietto d’ingresso era di 5$.
Come scrivevo sopra il luogo ideale per pernottare a San Jose e rilassarsi dopo una giornata di visite è sicuramente la zona di Santana Row.
Io ho soggiornato presso l‘Hotel Valencia, un bellissimo albergo di charme in Mediterranean Style – con una ricchissima e gustosa prima colazione inclusa nel prezzo – nel cuore di Santana Row Ave, esistono tuttavia differenti offerte di soggiorno (per varie fasce di prezzo) in zona.
Alcuni consigli per mangiare, testati personalmente: