In Inglese
“Poi c’è la città chiamata Los Angeles anche se nessuno riesce a vedere
che cosa possa averci a che fare con gli angeli.”
(Jack Kerouac)
Cosa vedere a Los Angeles, immensa, caotica, difficile, spiazzante, eppure a tratti affascinante e sorprendente?!
Capace come pochi altri luoghi al mondo di regalarmi al tempo stesso attimi di pura bellezza e di eccessi al di là di ogni logica comprensione.
Di suggerimenti su cosa vedere a Los Angeles è pieno il web. Parliamo di una delle città più ambite dai viaggiatori italiani, punto di partenza ideale per una serie di emozionanti on the road alla scoperta della California e dei grandi parchi del Southwest. Eppure se ci si ferma ad osservarla tra le righe può offrire ancora, tanto di più.
Voglio raccontarvi di 5 luoghi speciali e brevi percorsi, per molti anche un pò insoliti, che amo particolarmente. Esperienze che spesso non rientrano nel programma della visita della città, specie se si è alla prima esperienza, ma che dicono tanto di Los Angeles, delle sue mille anime, del suo carattere, delle tante etnie che la popolano, persino del suo incredibile ed affascinante passato.
Pronti a scoprirli assieme a me?!
120 anni fa Venice altro non era che una zona paludosa che correva lungo la linea di costa a nord ovest di Los Angeles.
Abbot Kinney, magnate del tabacco, acquistò l’intera area e successivamente ideò e fece scavare un sistema di canali navigabili, con tanto di gondole e gondolieri importati dall’Italia. Dando così origine ad una versione (la sua ovviamente) tutta americana di Venezia.
Oggi Venice è una delle più vivaci e colorate cittadine costiere della California.
Molti dei canali voluti da Kinney sono stati interrati. Ne rimangono solo alcuni che si possono ammirare a partire da Dell Avenue, mentre la vita sociale e culturale della comunità si è spostata sul lungomare e nelle vie limitrofe.
Venice Boardwalk, la strada parallela alla spiaggia, è un vero e proprio human zoo popolato da artisti di strada, ciclisti, acrobati, culturisti e personaggi decisamente originali.
Uno dei percorsi più suggestivi da effettuare, specie se siete appassionati di Street Art e Murales è quello che parte dal Graffiti Park e prosegue su molte facciate degli edifici di Venice. Un progetto realizzato in collaborazione con street artists internazionali che ha come fine quello di educare e raccontare attraverso il colore la multiculturalità, la storia e le persone di questo angolo di California.
Qui potete trovare le tracce e gli itinerari – continuamente aggiornati – dei tour da effettuare in completa autonomia. Oltre a tante altre utili informazioni inerenti la vita e gli eventi in programma a Venice.
Il Getty Center è un complesso architettonico di circa 500.000 mq situato nel cuore delle Santa Monica Mountains. Che include il rinomato e ricchissimo Getty Museum, un centro di ricerca e diversi poli dedicati alla conservazione delle opere d’arte. Un ente interno dedito all’assegnazione di borse di studio per studenti di storia dell’arte ed una serie di giardini spettacolari che mutano, in composizione ed allestimenti, al variare delle stagioni.
Il Museo offre ai visitatori, gratuitamente, (oltre ad una spettacolare vista su Los Angeles) la possibilità di ammirare e studiare l’intera collezione d’arte del milionario John Paul Getty.
Alludo ad un’impressionante raccolta permanente di opere che va dal Rinascimento al Post-Impressionismo. Tiziano, Rembrant, Monet, Manet, Van Gogh (i suoi Iris giustificano da soli l’ingresso e la visita), tanto per citare alcuni degli autori presenti. E ad una serie di mostre temporanee collegate a differenti periodi artistici, organizzate grazie a prestiti o accordi con altri musei di fama mondiale.
Se siete appassionati d’arte valutate di fermarvi per l’intera giornata (volerà, credetemi sulla parola), l’accesso al museo è, come scritto sopra, totalmente gratuito, il parcheggio giornaliero costa 15$, 10$ se si entra dopo le 15.
Se avete più tempo e siete appassionati di arte classica, potete raggiungere in circa 10 minuti d’auto Malibù per visitare la dimora originale di J. Paul Getty, soprannominata Getty Villa. La struttura, che riproduce fedelmente la Villa dei Papiri di Ercolano, include una delle più belle collezioni di arte greca, romana ed etrusca al di fuori dell’Europa.
L’ingresso è gratuito. Tuttavia, è consigliabile prenotare la visita (specificando il numero di partecipanti) almeno una settimana prima sul sito ufficiale.
Il parcheggio giornaliero costa 15$, 10$ se si entra dopo le 15.
Provate ad immaginare un rettangolo di terra, luogo di pace e riposo eterno completamente inglobato dai grattacieli e dalle costruzioni di Westwood. Talmente inglobato da far fatica a trovare l’ingresso, celato in un’anonima traversa di Glendon Ave (al numero civico 1218), immediatamente prima dell’incorcio con Wilshire Blvd.
Il Westwood Village Memorial Cemetery ospita le tombe ed i sepolcri di alcuni tra i più famosi attori ed artisti americani del 1900.
A cominciare da quello di Marilyn Monroe, al cui fianco oggi riposa il “re” di Playboy, Hugh Hefner, che acquistò di proposito il costosissimo loculo accanto nell’intento di… “trascorrere la vita eterna vicino alla donna più bella del mondo”.
Dopo che Joe di Maggio – ex amatissimo marito di Marilyn – scelse di tumulare qui il feretro della sua ex-moglie, il Westwood Village Memorial Cemetery divenne uno dei luoghi più ambiti per “l’eterno riposo”. Così pian piano divenne oggetto di interesse (e di acquisto di loculi) per attori, dive, milionari ed artisti.
Qui riposano, oltre a Marilyn Monroe, Billy Wilder, Jack Lemmon, Walter Matthau, Dean Martin, Peter Falk, Gene Kelly, Natalie Wood, Frank Zappa, Burt Lancaster, Truman Capote, e molti altri ancora.
Per l’elenco completo e la mappa per visitare il cimitero in autonomia cliccate qui.
Un breve itinerario per godersi alcuni luoghi storici, molto local, di Downtown Los Angeles che non molti conoscono.
Si comincia dall’imponente Union Station, la vecchia stazione ferroviaria della città, che risale agli anni ’30 del 1900. All’interno, un mix di stile spagnolo e moresco. Qui sono stati girati tanti film e serie tv di successo.
Per poi proseguire con una sosta al El Pueblo de la Reina de Los Angeles. Un monumento nazionale che include alcune delle costruzioni più antiche della città, la Old Plaza Church e la Avita Adobe, e la colorata ed allegra Olivera Street, in pieno mexican style.
Potete poi proseguire verso il Los Angeles City Hall, l’antico municipio cittadino. Costruito con la sabbia proveniente da tutte le contee della California e l’acqua delle sue 21 originarie missioni spagnole.
Al suo interno una spettacolare cupola ricoperta di piastrelle di ceramica rinomata per l’acustica perfetta. Mentre all’esterno un’iconica torre di 28 metri, divenuta nel tempo il simbolo di Downtown. Ed utilizzata come sede del Daily Mirror nella serie tv Superman.
Tappa finale il Grand Central Market.
Una sorta di mercato alimentare risalente al 1917 dover poter acquistare prodotti freschi locali o provenienti dai più disparati paesi. E, perché no, fermarsi a pranzare con la gente del posto.
Da qui potete facilmente raggiungere alcuni dei luoghi più iconici ed affascinanti di Downtown.
Tra cui The Last Bookstore, una libreria indipendente ricavata all’interno di un ex-banca, con tanto di tunnel, oblò, mensole e scaffali interamente realizzati con vecchi testi. Il Biltmore Hotel, l’Angels Flight Railway, il Bradbury Building, il MOCA – Museum of Contemporary Art e la Walt Disney Concert Hall. Oltre alla fotografatissima installazione artistica Urban Light, situata all’ingresso del Los Angeles County Museum of Art. Creata da Chris Burden nel 2008 è composta da un numero impressionante di lampioni risalenti agli anni ’20 e ’30, perfettamente restaurati. La maggior parte di loro una volta illuminava le strade del sud della California.
Il Griffith Park è un immensa riserva naturale distribuita su circa 20 km quadrati di colline, vallate, boschi e prati.
Fu regalato alla città dal magnate Griffith J. Griffith alla fine del 1800 con l’intento di “offrire a chiunque un luogo di pace e relax alle porte di una sempre più chiassosa ed affollata Los Angeles”.
Al suo interno c’è il Griffith Observatory. Che, oltre a regalare uno dei panorami più suggestivi sulla città e sull’Hollywood Sign, è sede dello Zeiss Telescope, accessibile anche in notturna. Oltra che di un Planetaruim, di una Hall of Science e di un piccolo museo dedicato. L’ingresso è gratuito.
Se avete tempo da dedicare all’esplorazione dell’area non dimenticate di raggiungere il Greek Theater. Una sorta di anfiteatro “greco” inserito in un contesto paesaggistico da favola, in cui d’estate si tengono concerti di musica classica e leggera. E di valutare una sosta al Griffith Park Carousel per ammirare una delle più vecchie giostre del paese, risalente al 1926 e perfettamente funzionante.
Qualche informazione in più sull’Hollywood Sign.
Se la foschia non vi consente di ammirarlo e fotografarlo al meglio dal Griffith Observatory, allora il mio consiglio è quello di raggiungere il prato del Lake Hollywood Park. O diversamente North Beachwood Drive, all’altezza del Besant Lodge, per riuscire a scattare una foto con una perfetta prospettiva rispetto alla scritta.
Qui, trovate un articolo completo con tutti i luoghi da cui è possibile ammirare l’Hollywood Sign.