Cosa vedere a Nashville, the Music City: itinerario, consigli e curiosità per scoprire al meglio la “capitale” della Country Music.
This isn’t Dallas, it’s Nashville!
They can’t do this to us here in Nashville!
Let’s show them what we’re made of. Come on everybody, sing! Somebody, sing!
(dal film Nashville, 1975)
Se New Orleans ha il Jazz, il Blues e l’indimenticabile Bourbon Street e Memphis il Rock, lo Swing e la folle Beale Street… allora Nashville, con la sua caotica Broadway Street, può essere tranquillamente considerata la regina della Country Music.
Difficile condensare in poche parole le sensazioni di un soggiorno nella capitale del Tennessee.
Dal clima, piacevolmente caldo, alla gente, decisamente accogliente, alla musica, assolutamente coinvolgente, al cibo, sinceramente gustoso, magari un po’ troppo se si è di stomaco delicato, anche se un “tantino” pesante. Mai sentito parlare del piccantissimo pollo fritto, piatto tipico della zona?
Dall’atmosfera, totalmente coinvolgente, allo stile, immensamente kitsch (non immaginereste mai la varietà di stivali e cappelli, rigorosamente country, che si possono trovare nei suoi negozi), alle notti, piacevolmente interminabili.
Qui si parla di musica, si ascolta musica e si visitano, come in pellegrinaggio, i luoghi sacri legati all’epopea del country americano.
Come il mitico Ryman Auditorium, giustamente soprannominato The Mother Church of Country Music, la storica sala da concerti del Grand Ole Opry, che ha fatto la storia di questo genere musicale, basti pensare che qui hanno suonato star del calibro di B. B. King, Elvis Presley, Sheryl Crowe e Bob Dylan, ed il fantomatico Studio B della Radio Corporation of America’s, dove sono stati registrati i loro brani più famosi.
Non si può di certo esimersi, poi, dalla visita alla Country Music Hall of Fame & Museum.
Una specie di gigantesco tempio a forma di tastiera di pianoforte in cui sono conservati i cimeli, manco a dirlo, delle più grandi star del Country, con tanto di stelle incise – stile Hollywood – nel percorso antistante l’ingresso.
Giornate intense che lasciano spazio a lunghe nottate di musica e svago sulla Broadway così come in Printers Alley, un pittoresco vicolo del downtown, decisamente piccolo, caratterizzato dalla presenza di una serie di locali in stile Bourbon Street in voga sin dagli anni’40.
Una vera e propria sbornia di musica, emozioni e divertimento.
Per di più gli appassionati di storia americana, di Guerra Civile (Nashville assieme a Memphis fu a lungo occupata dall’esercito dell’Unione) e di due dei suoi più illustri personaggi – il Presidente Andrew Jackson, una sorta di eroe nazionale del Tennessee, e l’esploratore Davy Crockett – possono scoprire le collezioni inedite e gli oggetti originali esposti nel ricco ed interessante Tennessee State Museum.
Per non parlare poi delle antiche piantagioni – visitabili in giornata – situate nei dintorni della città (circa 20 km dal downtown), The Hermitage (appartenuta allo stesso Presidente Jackson) e The Belle Meade Plantation.
So, welcome to Nashville, the Music City!
7 Comments
fantastico!!! bellissimo connubio musica-viaggio… belle le foto.. e belle le sensazioni
Wow grazie… ☺️
Devo riconoscere che Nashville ed il country hanno davvero un fascino particolare!!
E vedrai poi quando scrivero’ del “black gospel”…
io ho assaporato un clima simile ad Austin, nel texas, lo scorso dicembre…. allora non vedo l’ora della notifica del prossimo post 🙂
Questi sono i commenti che mi stimolano a far meglio…
beh direi che sei già ad ottimi livelli 🙂 [e sono esigente di palato io.. ]
Si puo’ sempre migliorare, comunque grazie, davvero…