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Cosa vedere a Savannah: il mio itinerario, assieme ad impressioni, spunti, informazioni e consigli per la visita
Te ne accorgi dall’accento, più stretto e marcato e dalla difficoltà nell’intavolare una discussione.
Dal clima decisamente più caldo ed umido, specie sulla costa, dal cibo che diventa meno speziato ma più cremoso, difficile trovare da queste parti pesce o carne che non siano avvolti da qualche salsa o condimento speciale.
Dall’atteggiamento e dall’accoglienza – decisamente friendly – delle persone e dai ritmi della giornata, meno frenetici e decisamente più rilassati.
I segnali, dopo un lungo viaggio dal Tennessee sono inequivocabili… é la Georgia, di nuovo.
Questa volta però non nella sua fertile pianura come era capitato lo scorso anno ad Atlanta ma nella sua costa frastagliata, tra fiumi, insenature ed isolotti, più precisamente nell’incantevole Savannah!
Immaginate un intero centro storico suddiviso in piazze, completamente ricoperte di verde ed adornate da querce secolari, strade acciottolate ed antiche dimore antebellum, alcune tra le più belle e preziose di tutti gli Stati Uniti d’America.
Immaginate una storia vecchia più di duecento anni che rivive ogni giorno nelle facciate degli edifici, nei racconti delle guide che accolgono i visitatori al loro interno, nell’atmosfera decisamente d’altri tempi.
Avete presente Via col Vento, Rossella, Melania e la petulante zia Pittipat che guarda caso era proprio di Savannah?!
Se non fosse per le auto che girano nel centro storico, si potrebbe tranquillamente pensare di essere finiti in pieno ‘800.
Magari poco prima della sanguinosa Guerra di Secessione, tra le sontuose dimore dei nobili e dei commercianti di cotone, i miseri alloggi degli schiavi neri, il vecchio Colonial Park Cemetery in cui riposano gli eroi della Georgia, le carrozze con i cavalli, lo scalpitio cadenzato degli zoccoli che risuona nelle strade ed i magazzini di cotone, rigorosamente in mattoni rossi, sul porto fluviale.
Se dovessi elencare tra i miei consigli per la visita a Savannah un itinerario da seguire nel labirinto di edifici storici e monumenti della città, direi che i luoghi storici e le dimore che proprio non possono mancare all’appello sono molteplici.
Una spettacolare villa in stile Regency, famosa per aver avuto ben 20 anni prima della Casa Bianca di Washington l’acqua corrente e per l’Haint Blue (letteralmente blu fantasma), il colore pastello utilizzato per il soffitto degli alloggi degli schiavi per scacciare gli spiriti maligni, ricavato secondo antiche tradizioni africane da una miscela di indaco e gusci di conchiglie e per lo splendido giardino all’inglese.
L’affascinante casa di Jim Williams, mercante d’arte di Savannah divenuto celebre col film “Mezzanotte nel giardino del bene e del male”.
La mia preferita, una villa in stile Tidewater i cui interni, tutti rigorosamente originali, offrono uno spaccato realistico di quella che doveva essere la vita a Savannah nella metà dell’800.
Un edificio in stile Federal, appartenuto ad un commerciante della media borghesia, decisamente più semplice negli arredi ma perfettamente preservato. Non solo le stanze di rappresentanza del pian terreno ma anche le camere private della famiglia, tutte rigorosamente originali, con tanto di arredi, oggetti personali, abiti e dipinti. Si ha quasi la sensazione che al di là della porta d’ingresso il tempo si fermato nella Savannah di 200 anni fa.
Nel bel mezzo del centro storico, un’oasi di pace e quiete tra antiche tombe di personaggi più o meno illustri dove, raccontano le zelanti guide, la notte é facile incontrare fantasmi (organizzano per gli interessati apposite visite notturne, i Ghosts Tour), spiriti o quant’altro.
La passeggiata lungo la River Street sul Savannah River dove gli antichi magazzini per lo stoccaggio del cotone sono stati trasformati in ristorantini tipici, negozi (qui si producono le migliori nocciole caramellate del sud) e pub alla moda.
Imperdibile la cena all’Old Pink House dimora storica del 1770, annoverata come National Landmark, che offre piatti della tradizione del sud misti al fascino e all’eleganza di una struttura decisamente d’epoca.
Considerata la fama dei cuochi e l’importanza del sito conviene sempre prenotare con almeno un giorno d’anticipo.
I prezzi sono medio-alti ma l’esperienza culinaria e non solo merita uno “strappo” al budget.
2 Comments
da visitare quindi in una giornata? mi stai facendo sognare un sud che non immaginavo:-)
Si Chiara direi che in una giornata si può fare, magari selezionando le dimore di cui parlo, due/tre basteranno per farsi un’idea.
Felice di rendere giustizia al “vecchio” affascinante Sud 🙂