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Cosa vedere ad Hannibal, tranquilla cittadina del Missouri, dolcemente adagiata sul Mississippi River?! Mi vengono in mente un Mark Twain adolescente, la sua casa, i vecchi amici di giochi e i luoghi che hanno ispirato e dato vita ai personaggi dei suoi romanzi più famosi, tra tutti Tom Sawyer ed Huckleberry Finn.
Hannibal é poco più di un villaggio fatto di piccole case col recinto in legno, viottoli sterrati, vecchi passaggi a livello, negozi che profumano di torta di mele appena sfornata, marciapiedi in mattoncini rossi e lampioni che ricordano un’epoca lontana.
Arrivandoci in macchina dalla collina che lo sovrasta con i finestrini aperti a causa dell’afa si avverte l’odore pesante e umido del grande fiume che gli passa accanto. Non lo si vede subito, perchè l’intera cittadina é protetta da un alto argine ma lo si percepisce, potrebbe quasi accadere di sentire il fischio del piccolo battello a vapore che parte per la sua traversata giornaliera.
Superata la collinetta infatti il Mississippi é lì, in tutta la sua apparente calma, immenso ed imponente, con tutto il suo carico di storie ed aneddoti da ascoltare!
Hannibal é un luogo davvero unico al di fuori dello spazio e del tempo, genuinamente autentico, porta con sè il ricordo di un’America lontana che forse non esiste più e racconta ai suoi visitatori una vecchia ed affascinante storia.
Avete presente il grande scrittore americano Mark Twain quello che lo stesso Ernest Heminway ha definito il padre della letteratura moderna americana, ricordate le avventure di Tom Sawyer e quelle di Huckleberry Finn?
E se vi dicessi che i loro personaggi sono realmente esistiti e che i luoghi in cui sono state ambientate le loro vicende sono reali?
Mark Twain visse ad Hannibal per gran parte della sua adolescenza, dal 1839 al 1853.
Lui stesso ammise in seguito che nella stesura dei suoi due romanzi più famosi si ispirò ai personaggi e ai fatti accaduti proprio quì durante la sua permanenza. Impossibile per chi ha letto almeno le Avventure di Tom Sawyer non riconoscere, camminando per le strade acciottolate della cittadina, i luoghi descritti con tanta precisione, i paesaggi, le case e persino alcuni “odori”.
Cosi’, come catapultati nel mondo fantastico di Tom e Huck, ci si ritrova ai piedi delle due statue di bronzo che ne ricordano le “gesta”, le uniche due in tutti gli USA mi dicono dedicate a personaggi di fantasia.
Poco piu avanti sulla sinistra, parallelamente al corso del Mississippi, si incontra il Mark Twain Boyhood Home and Museum, un intero isolato storico, comprendente otto edifici, legato ai due romanzi.
C’é la casa di Mark Twain, la sua camera al primo piano da cui era solito calarsi di nascosto proprio come Tom Sawyer e lo steccato bianco fresco di vernice con tanto di secchio e pennello (non vi sembra vagamente familiare?), c’é l’abitazione di Tom Blankenship, il figlio dell’alcolizzato cui Twain si ispirò per il personaggio di Huck Finn, c’é il Justice of the Peace Office dove lavorava suo padre e la casa del suo primo amore Laura Hawkins che sembra abbia ispirato il personaggio di Becky.
C’é ancora l’Hannibal Courier Post il piu’ antico giornale dello stato, in cui Twain trovò lavoro come giornalista, il Java Jive la vecchia caffetteria del centro che sforna, provare per credere, i muffins double chocolate più buoni del Missouri e più avanti la Museum Gallery in cui é possibile ripercorrere virtualmente le vicende dei suoi romanzi anche attravero il dramma della schiavitù, legale a quei tempi in Missouri, detestata da Twain al punto da essere condannata severamente in tutti i suoi scritti.
Come non pensare all’amicizia tra Huck e Jim, lo schiavo nero che aiuta a fuggire.
A circa quattro km dal centro si trova la Mark Twain Cave, le grotta in cui Mark Twain, al secolo Sam Clemens, era solito rifugiarsi a giocare. Nelle Avventure di Tom Sawyer questa caverna era il luogo in cui si nascondeva il disonesto e malvagio Injun Joe.
E poi c’é il Mississippi, uno dei luoghi preferiti da Twain e dai suoi protagonisti.
Si sale sul Mark Twain Riverboat, un piccolo battello a vapore, per esplorare quella porzione di fiume, si ammira la cittadina da una prospettiva diversa, ancora più piccola vista dal Mississippi, si ascoltano vecchie canzoni e si presta attenzione a ciò che si potrebbe “incontrare” lungo il percorso.
C’é chi giura di aver visto Huck e Jim allontanarsi furtivamente sulla loro zattera!
“Tutta la letteratura moderna statunitense viene da un libro di Mark Twain, Huckleberry Finn.
Tutti gli scritti Americani derivano da quello.
Non c’era niente prima. Non c’era stato niente di così buono in precedenza.”
(Ernest Hemingway)
10 Comments
Grazie per questo post, questa è la vera e autentica America!
La vera ed affascinante America, esatto…
Grazie a te per le tue parole.
Scorci di autenticità. Quegli angoli d’America che non è facile trovare e che tu racconti magistralmente.
Quando finalmente ci andrò anche io per la prima volta, saprò a chi chiedere consigli 🙂
Un abbraccio Simo!
Grazie Farah, davvero… ^_^
Amo il mondo nella sua totalita’ ma devo riconoscere che gli States esercitano si di me un fascino davvero potente…
Per le info sono a tua disposizione 😉
Certo che li hai girati gli Stati Uniti te. Bellissimo anche questo racconto, alla prossima
Anna
Grazie e… alla prossima!! 🙂
Ogni spunto, è meglio del precedente! Senza fretta si scopre l’ America autentica.Continuo a leggerti! Grazie , Simo!
Grazie a te!!
Hai detto bene, senza fretta… l’America è immensa è sorprendente!
Un’emozione incredibile, davvero!
Il periodo della storia americana che più adoro, Mark Twain, il battello a vapore…
Se avessi visitato questo luogo di sicuro non sarei riuscita a dormire.
Grazie per questo post! <3
Grazie a te!!
A breve arriverà anche il racconto della sua casa in Connecticut ?