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Il 2019 celebra un anniversario importante per gli Stati Uniti, i 50 anni dell’uomo sulla Luna.
50 anni da quel lontanissimo 20 luglio del 1969 quando il mondo intero seguì col fiato sospeso l’equipaggio dell’Apollo 11 procedere all’allunaggio.
Quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin atterrarono sulla Luna a bordo del LEM mentre Micheal Collins rimaneva in orbita sul modulo di comando in attesa del loro rientro, e quando 6 ore dopo Armstrong mise piede sul suolo lunare pronunciando la famosa frase “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l’umanità”.
Un traguardo raggiunto con un incredibile sforzo da parte della NASA e di tutti gli uomini, scienziati ed astronauti che impegnarono le loro vite – in alcuni casi tragicamente – nel perseguimento dell’obiettivo fissato dal Presidente John Fitzgerald Kennedy durante il suo discorso tenuto alla Rice University di Houston il il 12 settembre del 1962.
“”Abbiamo scelto di andare sulla luna.
Abbiamo scelto di andare sulla luna in questo decennio e fare le altre cose, non perché siano facili, ma perché sono difficili,
perché questo obiettivo servirà per organizzare e misurare il meglio delle nostre energie e abilità,
perché questa è la sfida che siamo disposti ad accettare, che non siamo disposti a rimandare, e che intendiamo vincere“
(John F. Kennedy)
Oggi è possibile rivivere e celebrare questo evento attraverso tutta una serie di luoghi ed itinerari ad hoc negli USA – dai centri spaziali NASA, ai musei, alle basi militari, etc.. – da inserire all’interno di più ampi road trip ed, inoltre, attraverso libri e film cult che rievocano nei minimi particolari protagonisti e tappe dell’allunaggio.
Di seguito un elenco dettagliato di luoghi con informazioni pratiche, consigli e tantissimi spunti per organizzare un coinvolgente viaggio a “tema Spazio”!
Il John Fitzgerald Kennedy Space Center è luogo in cui partirono (e partono ancora oggi) tutte le missioni del programma spaziale della NASA negli anni ’60 e ’70, inclusa quella di Apollo 11 che portò Neil Armstrong e Buzz Aldrin a metter piede sulla Luna nel Luglio del 1969.
Qui oggi è possibile rivivere – nell’originale sala comandi del 16 luglio 1969 – una serie di esperienza multimediali connesse all’evento, inclusa la visita della rampa di lancio e di un’intera area dedicata alla nuova missione della NASA, il pianeta Marte.
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Il Lyndon B. Johnson Space Center è la sede dell’Apollo Mission Control Center, l’originale sala comandi che seguì tutte le missioni Apollo nello spazio, dei laboratori in cui vengono selezionati e preparati gli astronauti per le missioni spaziali, e dell’hangar che contiene uno degli ultimi 3 autentici Saturn V, i razzi utilizzati per mandare in orbita le navette Apollo.
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Storica portaerei USA, utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra fredda e la Guerra del Vietnam, oltre che come nave recupero di missioni spaziali.
Oggi museo, con il nome di Intrepid Sea-Air-Space Museum, in cui poter ammirare oltre a tanti cimeli dedicati alla storia marittima e militare USA, il primo Space Shuttle costruito dalla NASA negli anni ’70, l’Enterprise.
ll National Air and Space Museum è uno dei musei più importanti dello Smithsonian, a Washington DC.
Include e preserva la più ampia raccolta di aerei, vettori e astronavi al mondo oltre ad essere un importante centro di ricerca e tecnologia dell’aeronautica e del volo spaziale in generale.
Tra i tanti cimeli dedicati alla storia del volo e dello spazio, l’originale modulo di Comando di Apollo 11, la navetta che portò in orbita lunare Armstrong, Aldrin e Collins e da cui poi si staccò il LEM che portò sulla Luna Neil Armstrong e Buzz Aldrin.
Lo Space & Rocket Center di Huntsville, Alabama, è la sezione accessibile ai turisti del centro spaziale NASA Marshall Space Flight Center, dove sono stati sviluppati i razzi/vettori che hanno condotto in orbita tutte le missioni spaziali NASA.
Il museo illustra la storia e tutte le copie a grandezza naturale dei missili, oltre ad un interessante esperienza con lo Space Camp, dove i bambini di tutte le età possono entrare a contatto con lo spazio ed il mondo degli astronauti. Esattamente da qui è partita l’avventura della “nostra” Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA tra i protagonisti di una lunga missione sull’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.
White Sands Missile Range è una base militare (visitabile), facente parte di una vasta area militare, circa 3200 km2 nel cuore del Tularosa Basin, istituita dal Governo degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale per avviare una serie di studi speciali sulla missilistica come difesa militare e progettazione in campo spaziale.
Fu qui che nacque il Manhattan Project, gli studi che portarono all’Atomica, detonata poi per la prima volta proprio 90 km a nord di Missile Range, nel sito di Trinity (oggi accessibile solo tramite le visite guidate organizzate dalla base), fu qui che furono portati avanti i primi esperimenti sulla missilistica spaziale ed il volo suborbitale e fu sempre qui che nel 1982 atterrò lo Space Shuttle Columbia.
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Il Meteor Crater National Landmark, è un cratere della circonferenza di tre chilometri e mezzo e di quasi 600 metri di profondità generato 50 milioni di anni fa dalla caduta di un meteorite gigantesco nel bel mezzo dell’Arizona, nei pressi di Williams.
Fu utilizzato dalla NASA per la preparazione e gli allenamenti degli astronauti di diverse missioni APOLLO, poiché il fondo del cratere fu studiato e selezionato dagli scienziati del programma spaziale come una delle superfici terrestri più simili al suolo lunare.
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Craters of the Moon National Monument & Preserve è uno spettacolare Monumento nazionale e naturalistico dell’Idaho.
Include la più grande estensione di lava di basalto e di crateri vulcanici del paese, per questo e per la sua singolare conformazione – ad attraversarlo in alcune sue parti si ha come l’impressione di essere sulla luna – fu utilizzato dagli astronauti subito dopo Apollo 11, per lo studio della geologia del territorio e dei relativi campioni, per prepararsi alle successive missioni sulla Luna.
Di seguito alcune proposte di viaggio da Tour Operator specializzati sulla destinazione, per chi volesse usufruire di un viaggio già organizzato – in gruppo o in fly & drive – nei minimi dettagli.
Se il sole muore e Quel giorno sulla Luna – entrambi della nota giornalista italiana Oriana Fallaci – sono a mio parere i libri da leggere per prepararsi non solo emotivamente ma anche a livello tecnico alla visita delle location sopra citate e soprattutto per comprendere come andarono realmente le cose quel magico Luglio del 1969.
Oriana Fallaci trascorse per circa 5 anni, dal 1964 al 1969, lunghi periodi nel Johnson Space Center di Houston, per documentare come inviata dell’Europeo il programma spaziale della NASA, da Gemini ad Apollo 11.
Ebbe modo di conoscere quasi tutti gli astronauti, con molti strinse anche rapporti di amicizia, e di formarsi tecnicamente su tutte quelle che poi furono – e che lei raccontò nel dettaglio – le fasi dell’allunaggio.
Nei suoi due libri, il primo del 1965 ed il secondo del 1970 – racconta la forza, il coraggio, la determinazione ma anche le paure, le difficoltà e le problematiche di questi uomini speciali che scelsero prima di tutto il resto, prima ancora delle loro famiglie, la Luna. Oltre a riportare in diretta (molti brani del libro sono le trascrizioni delle conversazioni telefoniche fatte con la redazione dell’Europeo) l’intera avventura dell’Apollo 11, dal lancio a Cape Canaveral in Florida, all’allunaggio seguito con la stampa internazionale nell’Apollo Mission Control Center di Houston.
Di seguito i link ai due testi:
Di seguito i trailer dei film più rappresentativi della “Corsa allo Spazio” della NASA negli anni ’60.
Quelli di vedere assolutamente prima di partire!
La storia di Neil Armstrong, dell’astronauta – e soprattutto dell’uomo – che per primo mise piede Luna, il 20 Luglio del 1969. Il programma Apollo, dal principio alla Luna, visto e raccontato attraverso le vicende pubbliche e personali di Armstrong.
La vera storia della Missione Apollo 13, terza – dopo Apollo 11 e 12 – a dover allunare.
Divenne celebre per la famosa frase di James Lowell “Hey Houston, abbiamo avuto un problema qui”, quando un’esplosione a bordo del modulo di comando non solo impedì ai tre astronauti di raggiungere la luna ma complicò non poco il ritorno sulla terra.
Splendido film del 2016 tratto dal libro di Margot Lee Shetterley, ed ispirato a sua volta da una storia vera, “Figure Coraggiose: la storia delle donne afroamericane che aiutarono a vincere la Corsa allo Spazio”.
Racconta con estrema forza ed ironia, attraverso le reali esperienze di tre matematiche e scienziate afroamericane, non solo una parte importante del programma spaziale della NASA, ma anche uno dei periodi storici più discussi dell’America negli anni ’60, quello legato alla segregazione razziale negli stati del Sud.
Film tratto dal romanzo di Tom Wolf The Right Stuff – La Stoffa Giusta.
Racconta la storia e le vicissitudini dei primi astronauti inviati nello spazio, visti non solo come grandi eroi ma soprattutto come uomini.
Qui trovate l’articolo inerente il Convegno in BIT 2019 – Dall’America allo Spazio. 50 anni dall’Apollo 11 attraverso luoghi, itinerari, film, musica e viaggi “spaziali” – organizzato dalla Visit USA Italy, a cui ho preso parte come relatrice assieme ad altri soci, al Presidente Olga Mazzoni, al Dott. Luca Urbani (ex astronauta) e alla Dott.ssa Letizia Davoli, giornalista e conduttrice del programma tv C’è Spazio.
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