Visitare la New York Public Library, piccolo affascinante gioiello in Beaux Arts della vecchia Nyc.
Uno dei consigli più preziosi da dare nell’organizzazione di un itinerario che porti alla scoperta della New York più autentica e local è quello di ritagliarsi un paio d’ore per visitare la New York Public Library.
“Una città non è una città senza una biblioteca.
Magari pretende di chiamarsi città lo stesso, ma se non ha una biblioteca
sa bene di non poter ingannare nessuno”
(Neil Gaiman)
Il progetto iniziale, quello del 1897, era senza alcun dubbio ambizioso, costruire una biblioteca unica nel suo genere per architettura ed interni, degna degli altri edifici Beaux Arts sorti proprio in quegli anni in tutta midtown a Manhattan.
Un luogo ampio, spazioso, solenne, in grado di contenere milioni di libri e le migliaia di visitatori che si riteneva si sarebbero recati quotidianamente lì proprio per consultarli.
Quando fu inaugurata nel 1911 la New York Public Library aveva ampiamente mantenuto le promesse.
Superati Pazienza e Fortezza, i due fieri leoni di pietra che fanno da custodi all’edificio, oltrepassata l’imponente facciata in marmo bianco – non dimenticate che l’ingresso é gratuito – salite al primo piano ed entrate nella Rose Reading Room, la maestosa sala di lettura principale della biblioteca, attraversatela rigorosamente in silenzio per non disturbare i lettori, fermatevi al centro e guardatevi intorno.
Uno spazio immenso, grande come un campo di calcio, circondato da scaffali ripieni di libri, circa 7 milioni se si considerano anche quelli conservati al piano interrato, intervallati da colonne di marmo sotto un pregievole soffitto a cassettoni di legno intarsiato.
Magari il luogo, se siete appassionati di cinema, potrà sembrarvi anche un po’ familiare considerato che proprio in questa sala, e nell’archivio sottostante, sono state riprese le scene iniziali di uno dei film più amati tra quelli girati a New York, Ghostbusters.
Se invece non riuscite a non pensare al mitico Colazione da Tiffany, allora spostatevi nella Sala dei Cataloghi, é qui che Paul conduce Holly alla scoperta della monumentale biblioteca pubblica di New York.
Procedete verso la sala successiva, leggermente più piccola, la Periodicals Room dove é possibile trovare nel giro di pochi minuti grazie all’attivissimo personale migliaia di periodici provenienti dai più disparati paesi del mondo.
Qui le pareti sono piene di dipinti dedicati, tanto per restare in tema, alle più grandi case editrici di New York.
Prima di uscire concedetevi un pò di tempo per girare nei corridoi laterali dove é facile imbattersi in esposizioni temporanee, alcune delle quali davvero interessanti, di artisti emergenti… per lo più pittori, scultori e fotografi.
Potete fotografare, senza flash ovviamente, e richiedere tutte le informazioni che desiderate alla gentile signora che si trova all’ingresso della Public Catalog Room, sarà ben lieta di offrirvi, cartine, brochure e opuscoli con tutte le ultime novità inerenti la biblioteca e le sue esposizioni temporanee.
Un piccolo consiglio.
Una volta usciti, se il clima lo consente – in realtà basterebbe anche in inverno una bella giornata di sole – comprate un caffè o qualcosa da stuzzicare ai chioschi vicini, girate l’angolo e sedetevi nell’accogliente Bryant Park – per me il parco pubblico più bello e suggestivo della città – a leggere gli opuscoli ricevuti o a rilassarvi per qualche minuto, la zona é coperta da wifi free, proprio come farebbe un vero newyorkese!
“Se possedete una biblioteca e un giardino, allora avete tutto ciò che vi serve.”
(Marco Tullio Cicerone)