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Tra le cose da fare in Alaska – nell’organizzazione di un itinerario che porti alla scoperta dei suoi luoghi più suggestivi ed interessanti, a livello paesaggistico ma anche storico e tradizionale – non deve mancare la possibilità di riuscire a percorrere almeno in piccola parte una delle strade più famose e rappresentative d’Alaska, la Dalton Highway.
Bellissima, impervia, difficile, annoverata – posso dire a ragione, dopo averne attraversato solo la prima spettacolare parte – tra le 10 strade più pericolose al mondo.
La Dalton Hwy è il simbolo di un’altra sorprendente Alaska.
Quella dell’oleodotto Trans Alaska Pipeline che arriva fino al Mare Artico, della magica Foresta Boreale, delle Northern Lights, dello Yukon River, della Tundra, dei paesaggi da fine del mondo e degli uomini coraggiosi – gli Gli eroi del Ghiaccio o Ice Road Truckers – che quotidianamente la attraversano con enormi camion e lavorano in condizioni impervie per renderla più sicura.
La James W. Dalton Highway, meglio nota come Dalton Highway o Alaska Route 11, è una autostrada lunga 667 chilometri che taglia letteralmente l’Alaska in due, da sud a nord, partendo dalla Elliot Hwy a circa 135 km a nord di Fairbanks fino ad arrivare alla cittadina di Deadhorse, Prudhoe Bay, sul Mar Glaciale Artico.
Fu costruita nel 1974 per fornire l’aiuto e le strutture necessarie all’edificazione dell’oleodotto Trans Alaska Pipeline System, un condotto petrolifero che oggi segue parallelamente tutta la Dalton Hwy, per poi proseguire verso sud fino al porto di Valdez, e che trasporta una quantità pari a 700 mila barili di petrolio al giorno (il viaggio ha una durata media di circa 11 giorni alla velocità di 6 km all’ora) dal Mare Artico al Golfo d’Alaska.
Fino alla metà degli anni ’90 la Dalton Highway è stata a tutti gli effetti una strada privata, oggi è aperta alla libera circolazione pur rimanendo di fatto connessa alla manutenzione dell’oleodotto.
Riuscire a percorrerne almeno il primo tratto, fino a raggiungere il Circolo Polare Artico, e godere dei suoi suggestivi panorami, della ricchissima flora e fauna locale (orsi, alci, marmotte, volpi rosse, aquile, etc..) ed avere in un determinato periodo dell’anno – dai primi di settembre ad aprile – la possibilità di ammirare l’Aurora Boreale lungo il suo tragitto permette di vivere, con le dovute attenzioni, un’esperienza complessa, bellissima ed emozionante al tempo stesso.
Viaggiare lungo la Dalton Highway non è semplice.
Si tratta di una strada lunga, per non dire infinita, non così larga da consentire un passaggio comodo in entrambi i sensi di marcia, per lo più sterrata, spesso rasente burroni e precipizi con una pendenza che in alcuni tratti supera il 12% e con frequenti guadi e voragini causate dal gelo invernale e dalla pioggia, incessante in alcuni periodi dell’anno.
Si sviluppa lungo un percorso in cui è praticamente impossibile avere qualsiasi tipo di connessione telefonica o internet e gli unici due distributori di benzina si trovano a distanze impossibili da coprire con un solo pieno.
E’ sconsigliato vivamente a turisti e viaggiatori di percorrerla in autonomia, a meno che non si abbia una grande dimestichezza di guida in condizioni estreme, un’ottima conoscenza del percorso ed una valida preparazione per poterla affrontare tutta.
Le autorità locali in tal caso suggeriscono – dopo aver noleggiato un auto che risponda ai requisiti richiesti, dovete far presente la vostra destinazione al Rent a Car a cui vi rivolgete – di partire con almeno due guidatori per veicolo, di portare con voi una ricetrasmittente, due ruote di scorta, liquido refrigerante, almeno due pieni carburante e batterie di riserva, coperte, acqua, cibo e generi di prima necessità. E’ inoltre obbligatorio viaggiare con le luci accese anche di giorno.
Il mio consiglio spassionato è quello di rivolgersi ad uno dei Tour Operator locali che offrono questa tipologia di tour. Sia in gruppo che personalizzati, con pernottamenti, fino al Circolo Polare Artico o anche fino a Deadhorse.
Gli autisti, di solito esperte guide locali, conoscono molto bene il percorso e le sue insidie, i fuoristrada sono attrezzati per qualsiasi necessità – inclusi pezzi di ricambio, ricetrasmittente, cibo e bevande calde – e vengono incluse nelle soste tutte le tappe del percorso con relative spiegazioni.
Per quel che concerne la mia personale esperienza, dopo un’accurata selezione mi sono affidata al 1st. Alaska Tours scegliendo un tour personalizzato da Fairbanks fino al Circolo Polare Artico con notte allo Yukon River Camp per ammirare l’Aurora Boreale e rientro il giorno successivo.
Un’esperienza molto bella che mi ha permesso di godere in tutta sicurezza, grazie al supporto di una guida specializzata e soprattutto con “i miei tempi”, di luoghi, momenti, incontri e panorami indimenticabili.
Di seguito il mio itinerario dettagliato, settembre 2018:
Il percorso completo fino a Deadhorse prevede da Gobblers Knobb altre 4 soste:
Quali guide, mappe, testi e racconti per prepararsi al meglio ad un viaggio sulla Dalton Highway?
Le migliori – purtroppo reperibili solo in lingua inglese – le trovate cliccando qui.