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Come organizzare un viaggio in Alaska e – soprattutto – da dove iniziare? In che modo riuscire a scegliere e pianificare un itinerario il più completo e sicuro possibile? Quanti giorni e che budget preventivare? Il periodo migliore per andare? Come spostarsi?”
Sono solo alcune delle domande che mi sono state fatte sui social e via mail durante e dopo il mio recente viaggio in Alaska.
Così ho pensato prima ancora di scrivere l’itinerario completo – forte non solo della mia esperienza sul campo dopo 17 giorni di viaggio ma anche di un lungo e dettagliato studio a priori – di rispondere a tutti i quesiti suddividendoli per argomenti, di modo da poter essere realmente utile e d’aiuto a chi desidera esplorare e scoprire a fondo questo sorprendente ed affascinante stato (il 49° per l’esattezza) USA.
“Per l’amante della natura selvaggia, l’Alaska è uno dei più bei paesi al mondo.”
(John Muir)
Perchè scegliere proprio l’Alaska?
Sicuramente per la natura, incontaminata e selvaggia più che in qualsiasi altro stato USA.
Per una tra le faune più ricche e variegate del paese (tra cui ben tre specie di orsi, alci americane, caribou, montoni, aquile alaskane, volpi rosse, castori argentati, etc..), per gli spazi sconfinati, per le Northern Lights, per i ghiacciai millenari, per i picchi montuosi più alti ed affascinanti e di conseguenza per il notevole numero di sentieri alpinistici e da trekking.
Per la navigazione tra le insenature mozzafiato dell’Inside Passage, l’esplorazione dei più autentici villaggi delle popolazioni Alaskan Athabascan – tra i gruppi di nativi americani più antichi del continente – e per una serie di motivazioni storiche e letterarie che vanno dalla Corsa all’Oro del Klondike al mitico Passaggio nello Yukon, dalle miniere d’oro alle meravigliose pagine di appunti di esploratori come John Muir e John Burroughs fino ad arrivare a Jack London, ai suoi Zanna Bianca, Il Richiamo della Foresta, ed a tutta una serie di scrittori moderni ispirati nel corso del tempo dalle Terre Selvagge del grande Nord.
C’è poi chi sceglie l’Alaska per inseguire il “mito” – positivo o negativo, ognuno ha la sua idea a riguardo – di Into the Wild e di Chris McCandless.
Sappiate che gli Alaskani non amano molto né il libro, né il film, né il dover sempre più spesso esser costretti a “recuperare” quei viaggiatori improvvisati, il più delle volte del tutto impreparati alle condizioni impervie del territorio, arrivati fin qui solo per seguire l’itinerario di Christian e raggiungere il famigerato Magic Bus in cui morì dopo 112 giorni di isolamento nella zona più estrema del Denali National Park.
Una, dieci, cento motivazioni differenti per scegliere di vivere questa indimenticabile esperienza e recuperare maggiori informazioni possibili su come organizzare un viaggio in Alaska.
Non importa quale sia la vostra, ciò che conta è prepararsi per bene, e per tempo, ad un viaggio che non può assolutamente essere improvvisato e che sarà probabilmente uno dei più intensi ed emozionanti della vostra vita.
Il periodo migliore per visitare l’Alaska va dalla fine di maggio alla metà di settembre.
Per il resto dell’anno una consistente porzione di territorio – tra cui l’Inside Passage, il Bush, la parte più interna di Denali, le Isole Aleutine ed alcune aree della Kenai Penisnula – diventa praticamente inaccessibile causa freddo, neve e ghiaccio, e rimangono quindi raggiungibili esclusivamente le zone meno impervie.
I mesi clou, quelli che hanno una maggiore affluenza a livello turistico, sono luglio ed agosto. Data l’alta stagionalità viaggiare in questo periodo può essere sicuramente più dispendioso a livello di alloggi e noleggio auto ed inoltre bisogna fare i conti con zanzare e mosquitos che – ahimè – in questo particolare periodo dell’anno sono presenti anche in Alaska.
Per questioni organizzative personali ho dovuto programmare il mio viaggio in settembre e devo riconoscere che è stata una scelta vincente per una serie di motivazioni.
Innanzitutto la minore affluenza turistica e di conseguenza una lieve flessione nella spesa complessiva del viaggio, la possibilità di vivere l’Alaska in una delle sue stagioni più suggestive, l‘autunno, godendo di un foliage che non ha nulla da invidiare a quello del New England e la fortuna di poter assistere – a me è capitato più volte nello stesso viaggio, sia a Denali che al Circolo Polare Artico nei pressi dello Yukon River – allo spettacolo delle Northern Lights, l’Aurora Boreale alaskana, che qui inizia a mostrarsi a partire dalla fine di agosto.
Nel caso prendiate in considerazione per il vostro viaggio il mese di settembre ricordate tuttavia che in molte zone – Denali e zone limitrofe, Inside Passage, Kenai Penisnula, Bush – la stagione turistica per molte strutture termina drasticamente il 15 settembre. Si riduce così notevolmente la scelta di alloggi per la restante parte del mese, nonostante il clima possa essere ancora clemente e favorevole.
Gli alaskani sono di natura un popolo accogliente, tuttavia come capita spesso per le comunità che si sviluppano in ambienti estremi, ai confini del mondo, vivono in base ai loro tempi ed alle loro esigenze e non permettono in alcun modo che queste loro abitudini vengano modificate, men che meno dalla presenza di viaggiatori/turisti.
Poche regole per evitare spiacevoli situazioni e risposte.
Siate rispettosi delle persone e del territorio, non aspettatevi un servizio celere – take it easy, mi hanno ripetuto in più occasioni – nelle strutture alberghiere, nei negozi, nei ristoranti o nella semplice richiesta di consigli ed informazioni, chiedete sempre il permesso prima di scattare foto a persone, soprattutto nelle comunità di Nativi Americani.
Per la posizione geografica “estrema” e per la notevole presenza di animali, non solo nei parchi ma anche lungo le strade e nei centri abitati, è opportuno prestare sempre molta attenzione alla propria sicurezza personale.
Non avventuratevi su sentieri che non conoscete senza aver prima consultato i ranger e senza il giusto equipaggiamento, campeggiate solo nelle aree designate a farlo, laddove è consigliato affidatevi solo a guide esperte e non muovetevi in auto in fai da te nelle zone più estreme.
Vi porto l’esempio della bellissima Dalton Hwy, la suggestiva strada che attraverso il passaggio del Circolo Polare Artico collega il Mare Artico con Fairbanks.
E’ – per me a ragione, specie dopo averla percorsa in alcune sue parti – considerata tra le 10 strade più pericolose al mondo. In tanti si avventurano e sono costretti a chiedere aiuto o rientrare dopo qualche centinaio di km a causa degli sterrati, dei dossi, delle curve a picco sul nulla, degli animali che attraversano la strada all’improvviso e della scarsa presenza di distributori e campo telefonico lungo il tragitto.
Il consiglio più importante: non dimenticate mai di controllare le condizioni meteo prima di un’escursione, il tempo in Alaska muta improvvisamente e una splendida giornata di sole può trasformarsi velocemente nella tempesta perfetta.
L’Alaska è immensa.
Non è solo il più grande stato USA, il suo territorio è grande quasi un terzo dell’estensione degli altri 48 stati continentali.
E soprattutto a seconda delle regioni che si visitano cambia notevolmente offrendo paesaggi variegati ed estremamente differenti. Di solito il circuito turistico si concentra sul tratto Anchorage (incluso Turnagain Arm e Mat Su)-Denali-Fairbanks tralasciando completamente aree a mio parere altrettanto belle e suggestive.
So bene che il tempo di permanenza e la spesa in Alaska possono fare la differenza, l’ideale sarebbe programmare un itinerario più articolato a lunga distanza, di modo da avere a disposizione più risorse e disponibilità e risparmiare laddove possibile muovendosi in anticipo con la ricerca dei voli e le prenotazioni.
Il mio consiglio è di ipotizzare un viaggio che non vada sotto i 12/14 giorni (prefetto intorno ai 19/20 gg) e che soprattutto includa l’Inside Passage – a mio parere la parte più bella – possibilmente una porzione della Kenai Peninsula e la Dalton Hwy, almeno fino al Circolo Polare Artico.
Il mio itinerario di 16 giorni è stato sviluppato nel corso di 12 mesi, dopo aver letto libri, svariate guide turistiche e, soprattutto, esperienze dirette di viaggiatori internazionali.
L’ho suddiviso così:
Tutti!
L’auto è il mezzo di trasporto ideale per esplorare in totale autonomia la Kenai Peninsula ed effettuare il tragitto Anchorage-Denali-Fairbanks. I costi di noleggio in Alaska sono più alti rispetto agli altri stati USA per una serie di motivazioni che spiegherò nel paragrafo successivo.
Il treno, consigliatissimo per effettuare il percorso panoramico da Whittier (se arrivate via mare), da Seward (se volete effettuare il percorso a partire dalla Kenai Peninsula) o Anchorage verso Denali NP e Fairbanks.
Il McKinley Express arriva a Talkeetna nelle vicinanze del Denali NP, mentre l’Explorer arriva fino a Fairbanks con una serie di fermate lungo percorso tra cui Talkeetna e Denali NP. Si tratta di treni efficientissimi con vagoni semi trasparenti che offrono una visuale spettacolare sul percorso.
Potete prenotare la tratta che preferite sul sito ufficiale dell’Alaska Railroad.
E la nave?
Se volete esplorare l’Inside Passage avete solo tre possibilità, spostarvi in Seaplane (il che equivale a prenotare almeno 4/5 voli), utilizzare i traghetti di linea, che hanno orari scomodi e non arrivano ovunque, o effettuare una crociera di 5/7 gg che da Vancouver, uno degli accessi canadesi all’Alaska, vi permetterà di attraversare tutto lo stretto e le insenature attraverso la meravigliosa Alaska Marine Highway, l’unica Hwy marittima degli USA che attraversa in 1667 km tutto l’inside Passage. Ho optato per la crociera per poterlo percorrere tutto e fermarmi nei vari insediamenti di nativi e locali lungo i canali.
Avevo letto cose meravigliose su questo lembo di terra alaskana sospeso tra Canada e Oceano Pacifico del Nord ma ero perplessa sulla scelta della crociera e della nave, considerato che non amo particolarmente la vita di bordo ed i tempi “morti” che comporta. Dopo un’attenta selezione ho deciso per una compagnia alaskana molto forte sul territorio – la Princess – che lavora esclusivamente con guide e nativi locali sostenendo le loro comunità e che organizza durante la navigazione una serie di incontri con ranger e studiosi dell’Inside Passage.
E’ stata la scelta migliore che potessi fare, in base alla mia esperienza l’Inside Passage vale da solo il viaggio in Alaska.
L’Alaska costa.
Si è vero, viaggiare in questa meravigliosa terra è più costoso che effettuare un on the road nel South West USA o nel New England ma non impossibile, non esageriamo. Ho trovato molto più dispendiosi da un punto di vista economico il Cile e l’Isola di Pasqua, la Patagonia Argentina, un Capodanno in Russia all’Hotel National a Mosca o le US Virgin Islands.
L’Alaska è un paese lontano da tutto e in parte inaccessibile durante i lunghi mesi invernali, molti beni primari sono importati e di conseguenza tutto ha un costo maggiore. Gli Alaskani in quanto residenti usufruiscono di alcuni vantaggi come la possibilità di cacciare e pescare in riserve naturalistiche diversamente inaccessibili (il Preserve nella dicitura di molti National Park sta ad indicare esattamente questo) o dei bonus sugli stipendi e sulle tasse.
Il mio consiglio è di muoversi in netto anticipo con le prenotazioni ed i voli in modo da avere più scelta e la possibilità di trovare prezzi migliori.
Come ho scritto più volte un viaggio del genere non si improvvisa, va organizzato nei particolari per una questione di sicurezza in primis e poi per tutto il resto.
Detto questo, per fare due conti:
Ricapitolando.
L’Alaska è una destinazione cara ma non inaccessibile e considerando la bellezza e la spettacolarità del viaggio che vi aspetta, vale la pena fare qualche piccolo sacrificio per vivere questa esperienza a 360°, senza privarsi di nulla.
Contattaci per il tuo viaggio negli USA
14 Comments
Ciao! dopo aver letto il tuo splendido racconto corredato da tante belle foto, abbiamo finalmente deciso di realizzare il nostro sogno di fare un viaggio in Alaska in agosto. Abbiamo già prenotato la crociera con Princess Cruise (abbiamo pensato che se ha convinto te…….) , poi 4 giorni a terra intorno al Denali. Volevo comunque chiederti: ma quali sono le escursioni assolutamente da fare in crociera?? perchè sono tutte parecchio care ma non vorremmo perdere le “imperdibili”. Inoltre le dovremmo prenotare secondo te prima di partire dall’Italia o si può fare anche quando siamo già a bordo????
grazie!Ogni tuo suggerimento sarà ben gradito!! non vorremmo sbagliare!!
Francesca e Gianni
Ciao Francesca, mi dici quali tappe fa la crociera così ti consiglio le escursioni?
Non tutte le navi effettuano lo stesso percorso.
Per la prenotazione… diciamo che le più importanti conviene prenotarle da casa, puoi sempre e comunque annullarle se cambi idea.
Simona
Ciao Simona. Sono in fase di pianificazione per il 2020.
Mi piacerebbe avere più dettagli, però, delle tue escursioni e degli spostamenti. Non mi è chiaro quando e dove scendi dalla nave, e se ci scendi per poi risalirci ogni sera. Quanto sei rimasta sul treno, se ci hai pernottato… se hai anche campeggiato e se avevi quindi attrezzatura o se hai sempre dormito in alloggi.
Insomma, anche in maniera sintetica, quali sono gli spostamenti che hai fatto (di luogo e di mezzo di locomozione).
Ho letto anche al link IL MIO ITINERARIO DI 16 GIORNI ma non mi è chiaro.
Non perchè voglia copiarti l’itinerario, ma piuttosto per capire come e cosa si può fare con la nave e se è il mezzo giusto per il tipo di viaggio che ho in mente.
Grazie
Ciao!
Io ho attraversato l’Inside Passage con la Princess, una volta prenotato ho studiato per bene le escursioni(per lo più trekking di varie difficoltà) presenti sul loro sito (le loro guide sono nativi americani e sono tra le migliori in zona, col senno di poi posso confermarlo) per le varie tappe (sempre in giornata, la sera rientravo in nave) e le ho selezionate in base alle mie esigenze personali. Le mie soste son state Icy Strait Point, Hoonah, Juneau, Skagway, Glacier Bay e College Fjord. Solo a Skagway invece ho prenotato personalmente un day tour privato per raggiungere le “terre selvagge” con il White Pass & Yukon Route Railroad e con fuoristrada.
Per l’inside Passage Si può scegliere di muoversi in autonomia con traghetti e idrovolanti, ma io sono partita in settembre (per loro quasi inverno) e le corse erano già molto ridotte rispetto a luglio/agosto, quindi ho definitivamente optato per la Princess.
Una volta sbarcata ho preso l’Alaska Railroad per raggiungere Talkeetna (circa 6 ore di viaggio, non ho pernottato a bordo), da qui un bus per Denali (dove son rimasta un giorno e mezzo circa) e poi uno per Fairbanks. Qui ho noleggiato auto con driver esperto (la Denali Hwy è abbastanza impervia ed è meglio non avventurarsi se non si ha esperienza di guida in situazioni estreme) per raggiungere il circolo polare artico e pernottare allo Yukon Camp, per l’aurora boreale.
Da Fairbanks ho volato su Anchorage, ho noleggiato un’auto e mi sono mossa in autonomia nella Kenai Peninsula e nel Mat Su.
Ho sempre dormito – oltre ai giorni in nave – in cabin, lodge e in due occasioni hotel.
Ciao Simona, mi piacerebbe visitare l’Alaska ad agosto… Secondo te adesso è troppo tardi per iniziare a organizzare il viaggio?
Non è tardissimo, io inizierei a guardare subito voli e alloggi, più aspetti più quello che resta ha prezzi improponibili!
è consigliato questo viaggio per 1 persona di 80 anni e 3 di 74?
Se in buona salute, direi che il viaggio in nave assolutamente di si, per il resto del percorso eviterei i trekking più pesanti (consiglio il tour in bus a Denali NP) e spezzerei i lunghi spostamenti.
Ciao, dove hai alloggiato ad Anchorage? grazie!
Al Home2 Suites by Hilton Anchorage/Midtown, comodo e vicino l’aeroporto soprattutto per raggiungere la Kenai Peninsula, purtroppo Downtown Anchorage ha strutture davvero molto scarse, anche di catene alberghiere. Amici che ci son stati di recente consigliano il SunStar Alaska Bed and Breakfast LLC.
Ciao Sto iniziando a organizzarmi per la prossima estate… Puoi precisare per favore dove hai concluso la crociera della Princess, e quale percorso hai fatto dopo lo sbarco?
Grazie
LUCA
Trovi tutto l’itinerario qui https://www.simonasacri.com/america/stati-uniti/viaggio-in-alaska-itinerario-16-giorni.php
Grazie per la risposta. Visto il tuo itinerario, considerando che noi avremo meno giorni a disposizione, ti chiedo un consiglio su come proseguire dopo lo sbarco a Whittier dalla crociera: è meglio (nel senso di cosa sarebbe più bello visitare…) recarsi ad Anchorage per poi visitare la penisola del Kenai…oppure proseguire con la Princess col loro ( e tuo) itinerario fino a Fairbanks e di qui rientrare in aereo ad Anchorage?
Grazie ancora
Luca
Io direi che è meglio proseguire secondo il mio itinerario, mi sono trovata molto bene con i tempi e così sono riuscita poi a fare con calma la Kenai in chiusura di viaggio. Il volo su Anchorage è veloce tra l’altro.