In Inglese
Dove dormire nel deserto?
E – soprattutto – dove poterlo fare in sicurezza, magari in campo tendato, supportati da comunità locali, in modo da poter vivere un’esperienza autentica ed indimenticabile?
Dopo la notte trascorsa nel Sahara, sulle Dune dell’Erg Chebbi in Marocco, e quella nel Deserto di Dubai con Desert Safari Dubai Heritage Platinum, è stata la volta dell’Oman e dei tre giorni trascorsi nelle Wahiba Sands, nel Safari Desert Camp, ospite di una genuina ed accogliente comunità beduina.
Un’esperienza forte ed autentica, che ha letteralmente “fatto” – passatemi l’espressione – il mio viaggio in Oman.
“Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla.
E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio”
(Antoine de Saint-Exupery)
Le chiamano “deserto piccolo dell’Oman” – per differenziarle da quello decisamente più esteso a sud-ovest – eppure le Wahiba Sands con i loro 15.000 km2 di dune e distese sabbiose, sterrati, accampamenti di nomadi beduini, carovane di cammelli e tramonti mozzafiato sull’infinito non hanno nulla da invidiare ad altri deserti più “celebri”, al contrario.
Un frammento di Oman suggestivo ed apparentemente infinito che si colloca a sud est di Muscat.
Le “porte d’accesso” sono l’antica Ibra a nord e la vivace cittadina di Sur a est sulla costa e l’Oceano Indiano a Sud. Estremamente semplice e fattibile quindi inserirle in un itinerario classico alla scoperta dell’Oman, un percorso circolare da Muscat a Nizwa.
Le Wahiba Sands sono abitate da comunità beduine che vivono allevando capre e cammelli (questi ultimi prevalentemente per le tradizionali corse annuali), lavorando artigianato locale ed, ultimamente, gestendo alcuni campi tendati per viaggiatori che desiderano effettuare un’esperienza più genuina vivendo giorno e notte a stretto contatto con queste comunità, condividendone pasti, tempi e tradizioni.
La particolare configurazione geografica le rende (soprattutto nella stagione estiva) estremamente “umide”, la conseguenza di questo fenomeno è – oltre alla sopravvivenza di insetti, per lo più lucertole e rari scorpioni, ed alcune specie di piante tra cui le acacie – un’impalpabile e suggestiva nebbiolina che all’alba ed al tramonto si diffonde nelle cosiddette zone basse, nei campi e negli sterrati, creando una netta distinzione di clima e colori tra le alte dune e le vallate.
Uno spettacolo che si fa fatica a descrivere a parole.
Il Safari Desert Camp è un campo tendato beduino delle Wahiba Sands, che si trova a circa 25 km nell’interno a partire dall’ultimo villaggio a nord, Bidiyah.
E’ completamente circondato da dune e da un recinto in legno che ne definisce l’estensione.
L’edificio centrale e le tende ai lati fungono da punto di incontro della comunità e degli ospiti, qui ci si incontra, si fa colazione e si cena assieme, rigorosamente a base di pietanze e prodotti locali, e si partecipa alle danze tradizionali organizzate nel dopocena.
Le abitazioni sono suddivise in capanne (di canne e stoffa) e tende (solo stoffa).
Pur essendo spartane sono pulite, arredate in puro stile beduino e dispongono dei confort essenziali, tra cui il bagno privato (ricordatevi che siamo nel deserto, una doccia tiepida, un lavandino ed un water sono già un lusso) che ha la particolarità di non avere “soffitto”, completamente aperto verso il cielo.
Nel campo non vi è elettricità ed acqua corrente, le abitazioni sono provviste di singole cisterne. E, cosa ancor più importante, non c’è alcun tipo di connessione telefonica o internet.
Un “non luogo” al di fuori del mondo dove rigenerarsi, vivere e condividere assieme ad altri viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo un’esperienza decisamente inusuale.
Nel campo vengono quotidianamente organizzate una serie di escursioni a cui si può scegliere di prendere parte.
Tra queste la cammellata all’alba per ammirare il sorgere del sole sulle colline circostanti, le uscite in 4×4 con i beduini, la scoperta dei wadi e delle oasi circostanti (dove rilassarsi, fare trekking o semplicemente immergersi nelle acque limpide), la possibilità di pranzare in piccole comunità locali ai limiti del deserto e la risalita sulle dune per ammirare il tramonto.
Il momento più magico?
Il termine della giornata, il tepore del sole che lascia progressivamente spazio al freddo della sera, i falò accesi e le centinaia di migliaia di stelle che illuminano la notte nera del deserto.
“La notte arriva nel deserto tutta in una volta, come se qualcuno avesse spento la luce”
(Joyce Carol Oates)
Dormire nel deserto è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, farlo in un campo tendato come il Safari Desert Camp può essere il modo giusto, specie se siete alla vostra prima esperienza.
Immaginate di trascorrere le giornate seguendo i tempi, tradizionalmente lenti e cadenzati, dei beduini, senza rinunciare alla sicurezza di essere comunque assistiti in tutto, sia nel campo che negli spostamenti. Di sperimentare un tipo di soggiorno completamente diverso da quello a cui si è abituati e vivere a stretto contatto con altre persone, con culture ed approcci differenti.
Il consiglio è di partire consapevoli e consci della necessità di avere un certo spirito di adattamento.
E di lasciare letteralmente a casa il superfluo e di lasciarsi poi coinvolgere dall’atmosfera e dall’accoglienza, calorosa e genuina, degli uomini – e delle donne – del deserto.
Potete consultare direttamente il sito ufficiale del Safari Desert Camp per ulteriori informazioni, tour, disponibilità e prezzi.
Tutte le escursioni vengono sempre effettuate in 4X4 con esperte guide locali, nulla è lasciato al caso.
E’ consigliabile utilizzare un abbigliamento comodo per il giorno, solari con alta protezione, repellenti, e qualche capo caldo per la sera/notte, e non essere sprovvisti – a seconda delle escursioni – di scarpe da trekking e/o da tennis.
6 Comments
Ci hai fatto vivere un esperienza fantastica!
Sarebbe stato bello immergersi nel mondo che hai visto, magari tramite un video. A me piace molto viaggiare, ma non lo faccio mai senza il mio drone DJI. E’ diventato un particolare indispensabile nel fare il travel blogger secondo me.
Grazie David.
Il mio miglior mezzo di espressione sono le parole, a cui associo spesso foto di qualità, nulla altro. Lascio fare i video ai professionisti del settore, non si può fare bene tutto.
Buongiorno Simona, posso domandarti se i prezzi sono convenienti per le escursioni direttamente dal camp? Non sono sicura se arrivare in autonomia con un 4×4 al camp e poi fissare al momento ciò che più ci incuriosisce oppure se prenotare prima un tour di un paio di giorni, che fermerà per la notte proprio qui.
Ti ringrazio per i consigli, buon tutto!
Caterina
Ciao Caterina! Io credo ti convenga prenotare prima un pacchetto tutto incluso, ad esempio nel mio camp a capodanno erano full dai primi di dicembre. Io avevo scelto il “Two Day Tours” e mi sono trovata benissimo.
Grazie mille!
Di nulla, felice di poter esser utile. Buona giornata!